Brothers: a Tale of Two Sons
Brothers: a Tale of Two Sons è una favola delicata dalle tinte pastello, che ci aveva già colpito a suo tempo, con la sua dolce malinconia, su Pc, Playstation 3 e Xbox 360, ormai un paio di anni fa. Ora i due fratellini ritornano su current gen, e vediamo se la poesia della prima versione si è mantenuta intatta anche in quest’ultima tecnologicamente pompata.
Due fratelli
Il gioco nel prologo ci fa conoscere la vicenda dei due protagonisti, ossia due fratellini a cui la vita riserva fin da subito delle gran brutte sorprese. Cominceremo il gioco assistendo alla morte della madre dei due e alla conseguente grave malattia del padre. Tale morbo, scopriremo, potrà essere guarito solamente attraverso il ritrovamento dell’Acqua della Vita, ossia una potente quanto rara medicina che sarà in grado di ridare la salute a chiunque la beva.
Questa è la nostra missione. Cominceremo quindi a controllare la coppia di fratelli alla ricerca di questo elisir di lunga vita, muovendo le loro mosse in maniera pressoché simultanea. Con la levetta destra infatti controlleremo i movimenti del fratello minore mentre con la levetta sinistra il fratello maggiore. Dovrete quindi sviluppare fin da subito una buona coordinazione occhio-mano per poter padroneggiare al 100% questo particolarissimo gameplay. Il gioco comunque si calibra tutto su ritmi piuttosto blandi quindi non avrete eccessiva fretta, e i checkpoint saranno molto frequenti.
L’unione fa la forza
Il fulcro dell’intera esperienza sta proprio nella cooperazione tra i due giovani protagonisti. È evidente una certa sinergia, anche se durante l’intera esperienza di gioco le differenze di età e di corporatura dei due personaggi influenzano parecchio il gameplay, andando così a impreziosire e ad arricchire tale formula di gioco. Il fratello più giovane è inoltre molto meno maturo rispetto al maggiore e quindi quando si relazionerà agli altri personaggi non giocanti lo farà sempre in maniera molto scanzonata, mentre l’altro fratello sarà sempre piuttosto diplomatico. La caratterizzazione non si ferma qui, ma riguarda anche la diversa attitudine nei confronti degli altri elementi non giocanti, come ad esempio il rapporto con la musica o con gli animali.
C’è tutto un mondo intorno
Il gioco per essere completato necessiterà di almeno tre ore, e una volta usciti dal primo villaggio – ricco di personaggi interessanti e side quest – potremo avventurarci per una natura aspra e selvaggia che ci regalerà scorci molto suggestivi. Potremo anche esplorare ruderi in rovina e compiere salti tra questi complessi architettonici. Dovremo sempre e comunque misurare al meglio i nostri movimenti per non incorrere in pericoli inutili.
Il gioco vi colpirà nel profondo dell’emotività soprattutto osservando gli stati d’animo dei due fratelli che cambieranno repentinamente anche in base alle condizioni atmosferiche, così come in base a dove si troveranno. Giorni di sole e di pioggia si alterneranno con frequenza, così come potremo attraversare fiumi in piena, lande ghiacciate o ancora esplorare grotte misteriose. Il destino dei due fratelli è sempre e comunque incerto, e infatti la morte è sempre dietro l’angolo, tenendo il giocatore costantemente in tensione e in uno stato di perenne incertezza. Ci ritroveremo in situazioni strambe, come camminare sul ciglio di un burrone, stare a bordo di una macchina volante o ancora solcare li cielo sopra una grande aquila. In questi casi, e non solo, proveremo questo particolare senso di incertezza. Ciò aumenta comunque in maniera esponenziale la voglia di proseguire con il titolo per arrivare finalmente ai titoli di coda. Il grado di sfida è livellato parecchio verso il basso per dare maggiore spazio alle emozioni. L’esperienza infatti è sia immersiva che altrettanto rilassante, con spunti digressivi che vanno al di là della semplice linearità della storia.
[signoff icon=”quote-circled”]Brothers: a Tale of Two Sons è una vera e propria fiaba emotiva basata sulla metafora della continua ricerca dell’uomo al fine di trovare il proprio scopo ultimo. Un titolo poetico e delicato dalle tinte pastello che è particolarmente adatto ai più piccoli ma comunque sempre evocativo, anche per coloro che sono più cresciuti. Il gioco ha oramai più di due anni, ma questa conversione per current gen non ha fatto altro che potenziare i punti di forza di questo titolo. Chiunque non l’abbia provato in precedenza è caldamente invitato a farlo.[/signoff]