Bright Memory: Infinite – Recensione
Il tanto discusso Bright Memory: Infinite effettua oggi il suo debutto dopo anni di early access e rinvii. Attenzione però che Bright Memory e Bright Memory: Infinite sono due giochi distinti: il primo citato è uscito nel 2020 mentre Bright Memory: Infinite viene lanciato oggi, 21 Luglio 2022. Il titolo è stato sviluppato da PLAYSIM e FYQD studio ed è un reboot del Bright Memory del 2019. Ma basta chiacchiere, ecco la recensione di Bright Memory: Infinite!
Trama
Le vicende narrate prendono parte nel 2036 in una città futuristica di stampo palesemente orientale, d’improvviso appare un grosso buco nero nel cielo che causa delle collisioni con un altro misterioso mondo parallelo, così la SRO (Supernatural Science Research Organization) per indagare sullo strano avvenimento schiera in campo i suoi soldati. Viene poi scoperto che il grosso buco nero potrebbe essere nato a partire da un antico mistero così la protagonista del gioco, Sheila, si recherà sul posto per capire cosa stia succedendo e fermare il tutto.
La storia del gioco, che si presenta in modo molto lineare, scorre in fretta verso i titoli di coda: ho infatti impiegato a difficoltà normale solo 1 ora e 29 minuti per completare la storia senza nemmeno andare di fretta e raccogliendo gran parte dei collezionabili. Il fulcro del titolo è infatti il gameplay.
Gameplay
Il titolo è un frenetico sparatutto in prima persona in cui si affrontano ondate di nemici alternati a scontri con enormi boss. Sheila avrà a disposizione 5 armi: un fucile d’assalto, un fucile a pompa, una pistola semiautomatica, un cecchino e una formidabile katana. Ogni arma presenta una modalità di fuoco secondario e potrà essere potenziata trovando delle reliquie nascoste, unici collezionabili del gioco. Sheila è equipaggiata anche di un guanto che può respingere o attirare a sé i nemici e lanciare una corda che funge da rampino per raggiungere zone lontane altrimenti inaccessibili a piedi.
I nemici da affrontare non variano molto e gli enormi Boss, sebbene facciano sentire il giocatore una formica dinanzi alla loro imponenza, vengono sconfitti molto facilmente. Interessanti invece le combo che possono venire fuori utilizzando la katana (specie se potenziata) e le armi a distanza. Alcuni nemici una volta abbattuti possono essere giustiziati brutalmente con epiche mosse di arti marziali premendo X o quadrato. Durante l’avventura è presente solo una brevissima fase stealth dalla durata di circa 5 minuti mentre il resto dell’esperienza è tutto proiettili e spadate.
Grafica e aspetto tecnico
Dal punto di vista grafico è stato svolto un lavoro eccellente non troppo lontano da titoli AAA, soprattutto considerando il basso budget e il fatto che è stato sviluppato da una sola persona. Bright Memory: Infinite gira infatti su Xbox Series X in un fluidissimo 4K 60 fps oppure a 120 fps e 2160p. Ottimo il Ray Tracing (opzionale) che non porta lag indesiderato nemmeno nelle fasi in cui sono presenti molti elementi a schermo. Molto apprezzati gli stacchi di camera dalla prima alla terza persona che rendono le cut scene molto più cinematiche. I modelli dei personaggi sono molto ben realizzati se si passa sopra alle animazioni facciali rimaste qualche anno indietro.
Per essere stato sviluppato da una sola persona, Zeng Xiancheng, Bright Memory: Infinite è comunque un valido sparatutto dalla grafica spettacolare contenente alcune meccaniche interessanti. Nonostante ciò l’esperienza è veramente troppo breve e proprio per questo non riesce a sviluppare una trama che con più tempo a disposizione poteva decisamente essere più interessante. Il talento di Xiangcheng non si discute e se nel prossimo progetto sarà accompagnato da un team di esperti ne uscirà fuori sicuramente un gioiello.
Pro
- Gameplay divertente
- Graficamente spettacolare
- Prezzo molto accessibile
Contro
- Brevissimo
- Storia troppo lineare e semplice
- Fasi stealth mal inserite