Bravely Default II – Recensione
Il 2020 è stato un bellissimo anno per gli amanti del gioco di ruolo alla giapponese. Il JRPG sta tornando infatti a essere uno dei generi di punta dell’attuale scena videoludica grazie a produzioni sempre più grandi e a titoli qualitativamente molto validi. Da questo punto di vista, Square Enix è sempre stata la compagnia più legata a questo genere e Bravely Default II è la nuova proposta della compagnia giapponese per gli amanti del genere. Noi, grazie a Nintendo e Square Enix, abbiamo potuto provare il gioco in anteprima e siamo pronti a darvi le nostre impressioni in questa recensione di Bravely Default II.
Eroi della luce
Partiamo subito col dire che Bravely Default II non è un sequel di Bravely Second e non condivide né personaggi né ambientazione col primo storico Bravely Default. Il gioco infatti è completamente slegato dai precedenti e si lega a essi solo per la riproposizione delle meccaniche Brave e Default del combattimento. La storia è ambientata nel vasto continente di Excillant, ove la serenità e la pace dipendono fortemente da quattro cristalli elementali. Il gioco, infatti, propone un incipit in medias res col furto di questi magici oggetti e un conseguente disequilibrio delle forze della natura all’interno del continente. Le città infatti cambieranno aspetto, mentre i mostri e le creature malefiche infesteranno i vari territori del continente. Il compito del nostro party di eroi, composto da quattro personaggi, sarà quello di risollevare le sorti di Excillant e recuperare i quattro cristalli.
Va detto subito che la trama non sprizza mai di originalità, ma questo non è necessariamente un difetto. La storia di Bravely Default II va presa come una fiaba: avvincente, ma rassicurante allo stesso tempo. In questo senso, la narrazione scorre molto piacevolmente e nonostante non proponga nulla che non si sia già visto all’interno del genere, ci sentiamo comunque catturati dalle avventure di questi quattro eroi proprio come dei bambini sono catturati dalle fiabe narrate dai propri genitori. Ovviamente, aspettatevi comunque qualche colpo di scena – soprattutto nelle fasi più avanzate del titolo – che siamo sicuri saprà sorprendere in particolar modo tutti coloro i quali non sono magari avvezzi al genere.
Difficile e complesso
Come abbiamo potuto illustrare nella nostra anteprima di inizio mese, Bravely Default II propone un gameplay da JRPG classico a turni con l’aggiunta delle meccaniche Brave e Default peculiari della serie. Per una spiegazione di tali meccaniche, vi rimandiamo al nostro provato, mentre qui ciò su cui vogliamo concentrarci è il livello di sfida proposto dal titolo. Bravely Default II, nonostante abbia tre livelli di difficoltà selezionabili e intercambiabili in qualsiasi momento della partita, è un titolo difficile. Da questo punto di vista il gioco potrebbe risultare particolarmente complesso ai neofiti, che troveranno non poche difficoltà specialmente durante le boss fight. Più che i nemici comuni, saranno infatti i boss a rendervi la vita difficile. Da un certo punto di vista è anche giusto, ma la differenza di livello e di sfida tra i mostri della zona e il relativo boss di quella porzione di storia si farà sempre sentire parecchio.
L’unica maniera per proseguire nella storia sarà infatti quella di sconfiggere moltissimi mostri per far aumentare di livello il party e andare ad affrontare il boss con la consapevolezza però di poter incontrare il game over diverse volte. Ogni boss andrà infatti studiato fino al minimo dettaglio per comprenderne al meglio le debolezze e il moveset, così da elaborare una strategia che possa essere efficace. È giusto comunque sottolineare che a un tale livello di sfida equivale contemporaneamente un elevato livello di soddisfazione: la sconfitta di un boss ci darà infatti talmente tanta carica da dimenticare quanto abbiamo dovuto soffrire per abbatterlo.
Un altro elemento fondamentale del gameplay è quello degli Asterischi, oggetti che permetteranno ai nostri personaggi di cambiare classe. In tal senso, Bravely Default II offre un’enorme gamma di classi disponibili andando a comporre un mosaico di stili di gioco talmente vario da voler provare ogni combinazione possibile. Ogni personaggio potrà infatti avere due classi: una principale e una secondaria. La principale sarà quella che acquisirà punti esperienza dagli scontri e sarà quindi quella che darà nuove abilità al personaggio. La secondaria sarà, al contrario, passiva, per cui il nostro consiglio è quello di mettere come passiva la classe di cui abbiamo già sviluppato tutte le abilità.
Comparto tecnico eccellente
Da un punto di vista grafico, Claytechworks e il Team Asano, sotto Square Enix, hanno svolto un ottimo lavoro con risultati assolutamente degni di nota. Il gioco, realizzato col famoso motore grafico Unreal Engine, è davvero bello da vedere e propone luoghi e mostri con colori molto diversi e, soprattutto, vivaci. Le città, disegnate con uno stile quasi pittorico, rendono ancora di più l’idea di trovarsi all’interno di una fiaba di altri tempi. Da questo punto di vista, a calarsi nell’atmosfera, aiuta molto la colonna sonora realizzata da Revo. Il famoso compositore giapponese torna infatti nella serie dopo il primo Bravely Default e il suo tocco si sente parecchio.
Ogni città e luogo di Excillant avrà infatti il suo tema musicale portante ed è assolutamente una goduria ascoltare come Revo sappia spaziare tra vari generi musicali senza però far smarrire l’ascoltatore: si passa infatti da temi classicheggianti ad altri più rock e contemporanei, in cui il massimo comune denominatore è sempre il tocco di Revo, estroso e virtuoso come i più grandi compositori di musiche di giochi di ruolo made in Japan.
Per quanto riguarda il frame rate, il gioco è stabile coi suoi 30 fps e non mostra cali se non sporadicamente nelle scene di combattimento più concitate (specialmente, se aumentate la velocità delle battaglie).
Anche la localizzazione in lingua italiana è ottima e nei dialoghi non sono presenti refusi o errori da segnalare. Per quanto concerne l’audio, invece, potrete scegliere se ascoltare il doppiaggio originale giapponese – una possibilità che gli amanti del genere apprezzeranno sicuramente – o il doppiaggio inglese. Personalmente, abbiamo preferito giocare al titolo col doppiaggio originale apprezzando l’ottimo lavoro dei doppiatori, che sono stati in grado di dare a ciascun personaggio una propria personalità senza mai esagerare o eccedere con l’interpretazione.
Longevità
Il gioco, come da tradizione del genere a cui appartiene, è molto lungo. Preparatevi quindi a svariate ore di intrattenimento con i quattro eroi di Bravely Default II. Sicuramente, dovete considerare che molto di questo tempo sarà dedicato ai combattimenti contro i boss e, conseguentemente, anche agli scontri con i mostri per far aumentare di livello il party. Nonostante questo, vi possiamo assicurare che il titolo vi terrà davanti la vostra console Nintendo Switch per almeno quaranta ore. Se poi aggiungete le missioni secondarie, il numero di ore aumenterà parecchio.
Bravely Default II è un titolo da avere per tutti gli appassionati del genere e si candida già da adesso a essere uno dei migliori JRPG dell’anno. Con un livello di sfida alto, saprà comunque regalare enormi soddisfazioni a chi andrà avanti senza demordere. Nonostante la trama non brilli di originalità, è assolutamente piacevole sentirsi cullati in questo mondo fantasioso come se stessimo ascoltando una fiaba della buonanotte per entrare nel mondo dei sogni e accedere al continente di Excillant. Un gioco che sembra uscito dall’epoca d’oro dei JRPG e imperdibile per chi possiede una console Nintendo Switch.
Pro
- Sistema di classi variegato e complesso.
- Comparto tecnico di alto livello.
- Un JRPG classico e moderno allo stesso tempo, grazie alle meccaniche Brave e Default.
Contro
- Trama non molto originale.
- Livello di difficoltà non perfettamente bilanciato.