Borderlands: The Handsome Collection
Borderlands: The Handsome Collection sancisce il secondo grande remastered del mese, seguendo a ruota il ritorno di Dante di DmC: Devil May Cry su PS4 e Xbox One. Gearbox rende appetibile la collection puntando soprattutto ai non avvezzi della follia di Borderlands, servendo un pacchetto ricco costituito da Borderlands 2 e Borderlands: The Pre-Sequels, inclusi tutti i DLC precedentemente rilasciati. Sono inoltre presenti Claptastic Voyage e Ultimate Vault Hunter Upgrade Pack 2, da scaricare con una corposa patch al day one.
Ma quella che rende una remastered tale è principalmente il restauro grafico, qui pompato il giusto, aggiungendo il supporto alla risoluzione 1080p a 60fps, inserendo inoltre per la prima volta il supporto fino a quattro giocatori sullo stesso schermo, portando tuttavia il framerate a 30fps.
Pandora, stiamo tornando!
Il pianeta Pandora è lo scenario dove le nostre vicende da Cacciatori della Cripta prenderanno piede, partendo dalle basi con la selezione della classe. Borderlands 2 permette di scegliere tra sei classi differenti, avendo così un ampio ventaglio di possibilità, potendo spaziare sulla scelta delle abilità che più si sposano con il nostro stile di gioco. Fatto questo, ci risveglieremo dopo una sequenza iniziale musicata dal gruppo The Heavy con il loro brano “Short Change Hero”, e il primo personaggio che incontreremo sarà la mascotte dell’intera serie, ovvero l’ultima unità CL4P-TP, per gli amici il robottino Claptrap. Il nostro compito è semplice: riscattare la voce del popolo di Pandora assoggettato dal perfido Jack il Bello, proclamatosi dittatore dell’intero pianeta, che sfrutta per l’estrazione dell’Eridium, un rarissimo minerale scoperto a seguito dell’apertura della Cripta nel primo Borderlands. Sparso per tutta la mappa di gioco, viene impiegato principalmente per la costruzione di potentissime armi, ma in-game l’Eridium può essere speso per l’acquisto di potenziamenti al mercato nero, nonché per accedere a particolari eventi che sarebbero altrimenti inaccessibili senza di esso.
Non dimentichiamo tuttavia che Borderlands: The Handsome Collection è costituito anche dal recente Borderlands: The Pre-Sequel!, capitolo che si pone a metà tra il primo Borderlands e Borderlands 2. Pre-Sequel! si apre poco dopo la conclusione del secondo capitolo, giusto in tempo per rivedere Athena – personaggio non giocante in Borderlands e giocabile in Borderlands: The Pre-Sequel! – che ci narrerà le vicende antecedenti alla dittatura di Jack il Bello, svelando quindi come quest’ultimo sia diventato l’antagonista che abbiamo descritto poc’anzi. A ospitare questa volta le nostre gesta sarà Elpis, la luna di Pandora che abbiamo imparato a osservare da lontano in Borderlands 2, che aggiunge interessanti caratteristiche dal punto di vista del gameplay come il jetpack da combattimento, una gravità più bassa rispetto Pandora, e altro di cui parleremo tra poco.
Il loot è bello
Potremmo “volgarmente” riassumere l’intera esperienza di Borderlands: The Handsome Collection come il connubio tra uno sparatutto e un gioco di ruolo, tuttavia c’è molto di più dietro l’intera esperienza creata da Gearbox, che pone il focus sull’esperienza data dalla cooperazione tra più giocatori, spinta in modo più marcato in questa collection con il supporto fino a quattro giocatori in split screen. Ma andiamo con ordine: Borderlands: The Handsome Collection serve al giocatore svariate ore di gioco, che superano tranquillamente le cento ore con il solo Borderlands 2 e tutti i suoi DLC, quindi è molto semplice pensare a quanto tempo potrete effettivamente spendere persi nei meandri di Pandora e la luna Elpis, ore ancora più piacevoli se spese con un gruppo di amici. Il loot è alla base dell’intera esperienza folle del titolo (o meglio dei titoli), che saprà ricompensare i giocatori più attenti e minuziosi che avranno la pazienza di aprire ogni cassa, forziere, armadietti, ecc. Questi potranno contenere armi fuori dal comune, e oggetti leggendari, oltre alle solite bocche di fuoco, munizioni, e scudi. Ovviamente tutto questo è possibile trovarlo anche sui cadaveri che ci lasceremo alle spalle, è già con questa “spasmodica” ricerca perderete un bel po’ di tempo, ma c’è anche una “scorciatoia” che prevede la spesa delle “Golden Key” in bauli speciali, i quali al loro interno riservano oggetti unici e rari con cui arricchire il proprio equipaggiamento.
Se siete avvezzi ai giochi di ruolo, saprete molto bene quanto sia importante parlare con ogni NPC (personaggio non giocante, NdR), perché ognuno di loro avrà sempre qualcosa da dirci, oltre che assegnarci le missioni più disparate possibili. L’universo di Borderlands: The Handsome Collection è sfaccettato e le informazioni riguardo la trama e la storia dei personaggi ci verrà fornita attraverso gli estratti di dialoghi, e all’interno di registrazioni che andranno ad arricchirne i contenuti. Infine una volta che avremo carpito ogni segreto contenuto su Pandora, sarà l’ora di prende il volo e atterrare su Elpis, che aggiunge come abbiamo detto alcune novità alla formula di base. Infatti, oltre al già citato jetpack da combattimento, e la gravità più bassa, in Borderlands: Pre-Sequel! vengono introdotte le armi con danno da gelo, e le armi con danni da laser, che andranno quindi ad aggiungersi alle già presenti con danni da esplosione, incendiarie, corrosive, ed elettriche. Armi per ogni palato.
Per tutti coloro che hanno già esplorato Pandora ed Elpis a fondo, ma che hanno ancora voglia di giocare sull’attuale generazione di console, Gearbox ha inserito la possibilità di importare i propri salvataggi su PlayStation 4 e Xbox One. Quindi se siete possessori di PlayStation 4 potrete importare i vostri salvataggi da PlayStation 3 o PlayStation Vita; stessa cosa con Xbox One e Xbox 360, però non potrete far il passaggio se in passato avete giocato con PlayStation 3 e ora possedete Xbox One, e viceversa.
Cacciatori della Cripta pompati
Come abbiamo detto nell’apertura di questa recensione, Gearbox ha pompato quel tanto che bastava per spingere Borderlands: The Handsome Collection a 1080p a 60 fotogrammi per secondo, per scendere a 30 nel caso si voglia giocare in quattro in split screen con la stessa console. Tuttavia non assistiamo a fotogrammi sempre granitici, e, per quanto costanti nella maggior parte del tempo, non sarà raro imbattersi in alcuni cali, soprattutto all’interno di Borderlands: The Pre-Sequel!, ma si chiude un occhio vista l’ampio pacchetto offertoci. Inoltre il campo visivo è stato ampliato rispetto le versioni per PlayStation 3 e Xbox 360, offrendoci un panorama più ampio e pulito, e le texture hanno anch’esse ricevuto un processo di pulizia grafica. Non è possibile però fare lo stesso commento per quanto riguarda le cutscene, soprattutto quelle che accompagnano i personaggi chiave, che invece sono rimaste ancorate al passato. È inoltre da segnalare un fastidioso caricamento delle texture ogni qualvolta andremo a caricare una nuova zona; per fortuna dura pochi attimi, nulla che non si possa correggere con una patch futura, così come alcuni pop up sparsi qua e là per le mappe di gioco.
Il lavoro dietro al doppiaggio rimane invece uno dei migliori in circolazione, con testi folli che rispecchiano appieno i personaggi dissacranti con cui avremo a che fare, a volte senza un vero senso logico ma con il solo scopo di intrattenere il giocatore e strappargli una sonora risata.
[signoff icon=”quote-circled”]Gearbox torna all’attacco su PlayStation 4 e Xbox One con Borderlands: The Handsome Collection, una collection contente Borderlands 2 e Borderlands: The Pre-Sequel! con tanto di DLC annessi, per oltre un centinaio di puro divertimento. La software house spinge sull’acceleratore puntando a chi di Borderlands è completamente a digiuno, inserendo una modalità split screen fino a quattro giocatori, esclusiva per questa versione. Per tutti gli altri l’acquisto non è obbligatorio, soprattutto se avete già spolpato il titolo in passato o siete semplicemente giocatori PC, a meno che non siate dei fan accaniti della serie. [/signoff]