Borderlands Legendary Collection – Recensione
Cari cacciatori della Cripta, branco di disadatti in cerca di fortuna, Pandora è di nuovo nelle vostre inutili e bene armate mani. La saga di Borderlands torna di prepotenza sullo schermo della console di casa Nintendo. Dopo aver raccolto successi su Xbox One, PC, PlayStation 4, Mobile, PlayStation Vita, Borderlands finalmente approda su Nintendo Switch – senza aver perso una goccia di smalto – con Borderlands Legendary Collection, una remastered che comprende Borderlands: Game of the Year Edition, Borderlands 2 e Borderlands: The Pre-Sequel, corredati di DLC e contenuti extra.
La saga di Borderlands non ha certo bisogno di presentazioni: tutti conoscono uno degli FPS con elementi RPG più folli e adrenalinici che si siano mai visti, e tutti hanno potuto godere di un gameplay veloce, brutale e stracolmo di armi devastanti e improbabili.
Tutti hanno seguito le follie stravaganti di un ClapTrap che ci invita a compiere le missioni più disparate in un territorio ostile e che pullula di qualsiasi malato di mente o animale assurdo che possiate immaginare e tutti hanno goduto della possibilità di fare a pezzi i nemici in un mare di sangue.
Borderlands Legendary Collection è tutto questo e molto altro ancora: i ragazzi di 2K Games e Gearbox Software hanno confezionato un pacchetto ghiotto e invitante che approda in una versione restaurata su Switch portando una ventata di azione e follia che certamente i fan apprezzeranno.
Prima di tutto va evidenziato che nonostante il prezzo non si possa dire contenuto dato che si parla di software datati e in forte sconto su altre piattaforme, quello che offre la Borderlands Legendary Collection su Nintendo Switch è una mole di contenuti eccezionale. Si parla di centinaia e centinaia di ore di gioco, tra titoli diversi, DLC, contenuti extra, sempre a patto di cimentarsi in tute le quest secondarie, scelta praticamente obbligata per livellare quel tanto che basta a essere in grado di seguire la storia principale.
I personaggi selezionabili sono tutti quelli presenti nella serie classica compresi quelli che in origine erano “venduti” separatamente. Gli approcci all’avventura diventano quindi molteplici e adatti a qualsiasi stile: dal cacciatore al tank passando per assassini e soldati, ogni sfaccettatura è curata nei dettagli, nei bonus e nelle abilità sviluppabili attraverso i gettoni o i punti abilità.
La mole e la varietà di armi ha poi segnato un punto di svolta nel genere FPS, rimanendo a livelli elevatissimi ancora oggi. A parte la tipologia in sé (fucile da cecchino, mitra, SMG, revolver, lanciarazzi ecc.) ogni arma è diversa dalle altre per cadenza di fuoco, potenza, capacità del caricatore e velocità di ricarica. Inoltre è presente anche la ditta produttrice che differenzia le armi per caratteristiche intrinseche dando la possibilità al giocatore di scegliere il suo stile sin nei minimi dettagli e non solo di equipaggiare l’arma che ha il danno più elevato.
Un fucile da cecchino che fa danni 260 ma che ha un’ottica minore, un rateo di fuoco basso e una lenta velocità di ricarica può serenamente passare in secondo piano per lasciare spazio a un danno 180 correlato da uno zoom ottico elevato un rateo superiore e un bel caricatore capiente. Se poi aggiungete i danni elementali che alcune armi possiedono il pacchetto è completo: elementi corrosivi, esplosivi, elettrici e incendiari sono alcune delle possibilità offerte che permettono di prediligere un’arma rispetto all’altra.
E non dimenticate granate, mod e scudi dalle caratteristiche più disparate. Il comparto armi unito alla possibilità di ottenere danni diversi a seconda della zona colpita offrono un pacchetto FPS completo, adrenalinico e avvincente tanto oggi quando ieri.
La cura dei dettagli è la stessa del titolo originale anche per quello che riguarda i nemici e le loro caratteristiche: la varietà di bestie e disadatti che incontrerete su vostro cammino offre sempre spunti emozionanti bypassando la monotonia di dover riaffrontare le stesse zone per quest diverse. Lo stesso si può dire per le ambientazioni quasi sempre originali e che invogliano all’esplorazione completa, complice anche un caricamento delle varie zone ridotto all’osso.
I tempi di attesa in Borderlands Legendary Collection sono minori rispetto al titolo originale e non particolarmente invasivi.
Ma andiamo a vedere cosa nello specifico cosa offre a livello di rimasterizzazione la Borderlands Legendary Collection. Prima di tutto parliamo di risoluzione e frame rate. Borderlands Legendary Collection è studiata per offrire 1080p in modalità dock e 720 in portabilità con un frame rate limitato a 30 fps.
Diciamo pensato perché per quanto il lavoro sia davvero notevole la perfezione non è assoluta. In modalità portatile sia Borderlands che Borderlands 2 offrono 720p e 30 fps pressoché granitici, senza vacillamenti in nessun contesto; in modalità dock qualche lieve calo è notabile nelle situazioni più concitate ma a essere sinceri nulla che possa inficiare il risultato finale che comunque offre un 1080p a 30 fps reali e solidi, situazione che Switch ha visto raramente.
Dove Borderlands Legendary Collection pecca un po’ di più, senza comunque diventare snervante o gravoso in termini di giocabilità, è su Borderlands The Pre-Sequel, che soffre di qualche calo in più sul frame rate nei momenti carichi di attività a schermo: ci teniamo a precisare che sono finezze che non minano l’esperienza e che chi scrive riporta solo per dovere di cronaca.
Quello che abbiamo apprezzato di meno è la pulizia grafica del Pre-Sequel. Negli altri due capitoli della Borderlands Legendary Collection tutto è più nitido, vivido e chiaro, quasi che la fluidità sia maggiore, mentre nel prequel sembra un filo meno ottimizzato. Per fortuna i ragazzi di 2K Games sono attenti e non lesinano sulle patch, quindi siamo certi che le cose miglioreranno non appena i feedback degli utenti evidenzieranno le anomalie. In ogni caso non pensiate di avere un prodotto incompleto o deludente perché non è quello che offre la Borderlands Legendary Collection.
A grande richiesta dei fan del motion control, inoltre, Borderlands Legendary Collection offre anche questa feature che però non abbiamo apprezzato. Un gameplay così veloce a nostro avviso non si presta bene al motion control, ma questi sono gusti personali: noi abbiamo apprezzato la modalità Tv con Pro-Controller. Rimangono immutate le peculiarità dell’online e del multiplayer, che non solo permette a due giocatori di cimentarsi nell’avventura in coop locale, ma che permette anche un multiplayer online, libero a tutti, agli amici o solo su invito, fino a un massimo di 4 giocatori.
L’esperienza di Borderlands Legendary Collection giocata in compagnia è a dir poco eccezionale, anche se la mancanza di una chat vocale integrata si sente davvero molto.
https://www.youtube.com/watch?v=R08Bxbr9Tq0
Borderlands Legendary Collection offre un pacchetto incredibile forte di una rimasterizzazione fatta bene e di una mole di contenuti impressionante. La grafica minimalista e cartonata, il buon comparto RPG e l’eccezionale gameplay FPS offrono un titolo ricco, divertente e appagante oggi come ieri, invecchiato decisamente bene. Segnaliamo inoltre la possibilità di acquistare in solitaria il primo capitolo, Borderlands: Game of the Year Edition, o di acquistare Borderlands: The Handsome Collection che comprende Borderlands 2 e Borderlands: The Pre-sequel. Se, invece volete fare il pieno, Borderlands Legendary Collection è un acquisto che merita i soldi spesi: una rimasterizzazione di una pietra miliare degli FPS che ancora oggi conquista e appassiona.
Pro
- Mole di contenuti eccezionali
- Bundle diversi a seconda delle esigenze
- Gameplay frenetico immutato nel tempo
- Buona componente RPG
- Componente FPS d'eccezione
- Componente online magnifica
- Ottima rimasterizzazione...
Contro
- ... al netto di qualche imperfezione nel prequel
- Mancanza di una chat vocale
- Impossibile acquistare ogni singolo capitolo singolarmente