BORDER BOTS PSVR2 RECENSIONE | Consigliato se ti piacciono i loop game.

BORDER BOTS PSVR2 RECENSIONE inizia con una considerazione. Ci sono molti motivi per essere entusiasti di indossare un visore VR: volare nei cieli nei panni di un potente supereroe o vagare per una terra desolata apocalittica uccidendo zombi con il tuo amico a quattro zampe (si, sto parlando del fantastico Arizona Sunshine 2 dove puoi trovare qui la mia recensione). Diavolo, anche pescare in un ambiente idilliaco o scatenare una tempesta di cibo in un fast food impegnativo può soddisfare fantasie altrimenti irraggiungibili.

Border Bots per PSVR2 si inserisce tranquillamente in questo scenario collettivo, immergendoti in una Terra futuristica dove giochi nei panni del primo essere umano a rientrare in una forza lavoro precedentemente automatizzata per aiutare a regolare un afflusso di robot dal comportamento irregolare. La trama è ispirata anche se non eccezionale, ciononostante si sviluppa man mano che avanzi nella tua carriera offrendo occasionali espedienti narrativi che ti faranno affrontare colleghi ostili e mafiosi meccanizzati lungo il percorso.

In questo mondo, i robot hanno preso posto nella maggior parte dei lavori che un tempo venivano svolti dagli esseri umani. Perché? Poiché sono robot quindi possono essere fabbricati e programmati per svolgere lavori specifici in modo più efficiente di un essere umano e seguiranno sempre gli ordini, giusto…? Bene, questo sta a te scoprirlo.

BORDER BOTS PSVR2 RECENSIONE | Un umano in mezzo ai robot di Border Bots

Dopo che hai “vinto” la lotteria per ottenere questo lavoro, i simpatici signori corporativi decidono di trasferirti dalla tuo piccola e umile abitazione a un grande appartamento su un grattacielo con una splendida vista sulla megalopoli perché, sai, si prendono cura di te in più non c’è bisogno che io dica che gettano tutti i tuoi averi precedenti in un tritarifiuti, giusto? Si, se non si è capito Border Bots offre una simpatica e ironica visione sulle corporazioni, per non dire una satira vera e propria.

Prima dell’inizio del tuo turno, ogni mattina ti svegli nel tuo nuovo lussuoso appartamento. Puoi fare una doccia, raccogliere, ispezionare e lanciare un sacco di oggetti, controllare le notizie, acquistare oggetti dal negozio e interagire con il tuo assistente robot e altri stravaganti apparecchi robotici. Una volta che sei pronto per iniziare il turno, esci sul balcone, guardi la splendida megalopoli, chiami il taxi e sei allo stand della frontiera pronto per iniziare il tuo turno.

Il tuo compito principale è approvare o negare l’ingresso dei robot nella megalopoli. Suoni il campanello, un robot si avvicina al tuo stand e ti consegna il modulo di iscrizione. Lì puoi controllare il nome, il modello e la data di scadenza del modulo di iscrizione. Se qualcosa non va, glielo neghi usando il timbro rosso e se tutto è andato a buon fine, gli permetti di usare il timbro verde, restituisci loro il modulo e suona il campanello in modo che arrivi il prossimo robot.

Inizialmente, controllerai solo cose semplici come la data di scadenza sul passaporto o le classi designate, ma man mano che avanzi ulteriormente i controlli diventano più numerosi e richiedono molto tempo. Dalla rimozione di badge contraffatti e test di resistenza al fuoco alla ricerca di merce di contrabbando nascosta in scomparti segreti: esiste un’ampia gamma di modi in cui i robot furfanti possono eludere il rilevamento.

Nuovi requisiti vengono continuamente aggiunti e le regole cambieranno ogni giorno, tenendoti all’erta e mantenendo il gameplay relativamente fresco. Quando raggiungi il quindicesimo giorno della tua carriera, c’è così tanto da fare che cercare di muoversi rapidamente richiede una fervida concentrazione. I giocatori che amano giochi come per esempio Job Simulator troveranno pane per i loro denti, soprattutto se giocato a piccole dosi.

LAVORA, LAVORA, LAVORA!

Il punto in cui Border Bots inciampa davvero su se stesso è in alcune scelte progettuali fondamentali che di fatto privano il gioco della tensione e creano scenari stranamente frustranti.

A ogni livello vengono assegnati sette minuti, durante i quali il giocatore tenta di far passare correttamente dalla frontiera il maggior numero possibile di robot. I punti vengono premiati per valutazioni corrette e aggravati per serie di lavori poco accurate. Alla fine di ogni giornata, viene determinato un punteggio e assegnato un posto nella classifica di quel livello, ma qui sta la rovina del gioco.

Dopo diverse ore di gioco, devo ancora trovare la voglia di ritornare a queste missioni per verificare la mia posizione in classifica o riprovare il livello per competere per un punteggio più alto. Ciò che fa è rimuovere efficacemente qualsiasi impulso a lavorare più rapidamente della partita precedente. Il senso di soddisfazione a volte è tentennante, pertanto sarà più facile andare avanti per cercare espedienti sempre nuovi.

Senza la possibilità di un riconoscimento significativo per aver avuto successo, mi sono subito ritrovato a seguire i movimenti come un automa, aspettando che il tempo arrivasse alla fine del mio turno. Deliziandomi pedantemente di ogni dettaglio senza preoccuparmi di come ciò avrebbe influenzato la mia coda di robot in paziente attesa. Ben presto mi sono sentito davvero come uno stanco burocrate in prima linea.

E quale ricompensa mi aspettava alla fine della mia giornata? Solo un apprezzamento simbolico prima di tornare nel mio appartamento con niente di entusiasmante da fare se non fare un pisolino, fare una doccia e tornare a rifare tutto il giorno successivo. Mi dispiace, ma anche con meccanismi carini e robot folli, alcune ore di questo ciclo mi hanno fatto camminare fino all’orlo di una crisi di mezza età virtuale.

Analisi tecnica di Border Bots

Border Bots è un gioco vivace e colorato che utilizza un vibrante stile da cartone animato che si adatta perfettamente al tono del gioco. Per fortuna la direzione artistica e il design complessivo del mondo di gioco sono chiari e distinti, una necessità per l’attenzione ai dettagli richiesta per il gameplay. Il paesaggio urbano futuristico che adorna il gioco è avvincente nonostante non sia interagibile.

L’audio è ottimo e offre una gamma soddisfacente di segnali acustici e che rimandano esattamente a un’ambientazione futuristica. Il doppiaggio “meccanico” dei robot è ben eseguito, con un tono simile a quelli di un cartone animato che guardavi da bambino. Tutto questo funziona bene nel contesto del carattere del gioco e, nonostante non offra nulla di eccezionale, i componenti audiovisivi del gioco sono straordinariamente adeguati.

Il tutto è, come nella maggior parte dei giochi per questa periferica, stupendamente reso grazie ai pannelli del PSVR2 che rendono i colori vivi, brillanti e realistici. Una buona menzione va fatta ai feedback ricevuti sia dal visore che dai controller, che aiutano ad avere un immersione maggiore nel gioco.

BORDER BOTS PSVR2 RECENSIONE | Conclusioni

Border Bots si propone come un ottimo gioco “per la famiglia”, regalando una buona dose di divertimento soprattutto grazie al suo stile colorato e vivace. Una cosa è ovvia però, devono piacervi i loop game, perché in caso contrario il gioco potrebbe annoiarvi molto velocemente. Detto ciò, è un gioco che consiglio da avere nella propria libreria di giochi per la realtà virtuale in quanto funziona perfettamente per l’idea che propone.

Border Bots è acquistabile solo in digitale direttamente dal PlayStation store al costo di 19,99€