Blast Off – Recensione Blast Off

Ve li ricordate, gli Arcade di una volta? Appena infilata la monetina si iniziava a giocare. Grafica semplice, musica orecchiabile, uno stick per il movimento e uno o due tasti per comandare l’azione dei personaggi. Sembra quasi impossibile che con così poco si potessero creare giochi tanto validi che sono oggi parte della nostra storia, vero? Eppure le semplici meccaniche scaturite dalla combinazione di questi elementi risultavano straordinariamente divertenti e fruibili da utenti con gusti ed età estremamente eterogenei. Halfbrick Studios, con Blast Off, non fa niente di più che dimostrarci ancora una volta come le idee dei bei tempi andati, se ben sfruttate, siano in grado di offrire ottimi spunti ludici ancora oggi.
 

Una grafica accattivante e il giusto grado di sfida: Blast Off ha tutto il fascino dei vecchi Arcade

 

 

 Lo spazio, una navicella, qualche asteroide

Il gameplay alla base di Blast Off è semplicissimo. All’inizio di ogni stage decolleremo dalla terra per portare a termine una missione si salvataggio: destreggiandoci tra pianeti, buchi neri, comete e asteroidi vari, dovremo recuperare i nostri compagni astronauti alla deriva nello spazio. Salvando il numero minimo richiesto di astronauti si attiverà il portale dimensionale che ci permetterà di proseguire verso la schermata successiva. Decidere di salvare o meno tutti gli astronauti dipenderà – più che dal nostro buon cuore – dalle nostre abilità, dato che proseguendo tra i 45 livelli del gioco le cose si complicheranno sempre di più. Gli ostacoli da evitare, infatti, aumenteranno con il proseguo dei livelli, i più complessi dei quali presenteranno anche dei sistemi di pianeti in movimento che ci costringeranno a calcolare attentamente la nostra rotta per non entrare in collisione con qualche corpo celeste di passaggio.

 

Proseguendo nel gioco aumenterà anche il livello di sfida e, con esso, il numero di ostacoli da evitare

 

Una questione di gravità

Il fulcro di Blast Off, vero cuore del gameplay del gioco Halfbrick Studios, è la forza di gravità. Volare e trarre in salvo gli astronauti non sarebbe infatti un problema, se non fosse che ogni singolo ostacolo sul nostro cammino, dal più piccolo asteroide fino al più grande dei pianeti, eserciterà una determinata attrazione che dovremo continuamente compensare con i propulsori della nostra navicella. Il compito si complicherà ulteriormente quando, come abbiamo già accennato poco sopra, nei livelli più avanzati i vari corpi celesti inizieranno a muoversi ognuno seguendo la propria orbita: ogni schermata presenterà una nuova sfida a un crescente livello di difficoltà, e attivare il portale per il livello successivo lascerà sempre soddisfatti per aver portato a termine la missione.

Durante i nostri viaggi spaziali, infine, sarà bene monitorare costantemente i due indicatori alla base dello schermo: sulla destra c’è la barra dell’ossigeno, scelta semplicemente un po’ più originale per scandire un tempo limite entro il quale completare il livello. Sulla sinistra, molto più importante, vi è la barra del carburante residuo: più useremo i propulsori della navetta, più velocemente finiremo il carburate, e una volta a secco sarà pressoché impossibile sottrarci alla forza gravitazionale dei pianeti vicini. Dal momento che la minima collisione porterà immediatamente all’esplosione della nostra navetta, usare il carburante concesso con parsimonia sarà l’unico modo per portare a termine la nostra missione.

 

Entrare nell’orbita dei pianeti più grandi è tanto necessario quanto rischioso per completare le missioni

 

Lo spazio ha sempre il suo fascino

Blast Off è il classico Minis da una partita veloce di pochi minuti, ma non per questo gli sviluppatori hanno trascurato i dettagli: graficamente il gioco è molto bello da vedere, soprattutto per la realizzazione degli sfondi. Lo spazio rappresentato è sempre pieno di colore, con stelle, gas e nebulose messe lì apposta per dare il giusto senso di profondità alla scena. Per quanto riguarda i principali protagonisti dell’azione, invece, i pianeti e la navicella sono disegnati in stile cartoon, bello da vedere ed efficace nella sua semplicità. Le animazioni e l’effetto della gravità sono molto curati e credibili, ed ogni schema è come un piccolo quadro da ammirare giocando.

 

Le stelle e le nebulose sono sempre coloratissime e utili a dare profondità alla scena

 

Un cabinato in versione portatile

Diciamocelo, la longevità in termini di livelli non è certo il punto forte di Blast Off: i 45 schemi presenti – divisi per difficoltà crescente – si completano tranquillamente in un paio di sessioni di gioco. La forza del titolo è però proprio nella rigiocabilità: sarà difficile resistere alla tentazione di salvare tutti gli astronauti presenti mirando al punteggio più alto (indicato da una stella d’oro che comparirà accanto al livello completato al 100%). Blast Off ci riporta indietro di qualche anno, quando era pratica comune per i videogiocatori entrare nelle sale giochi e sfidarsi all’Arcade di turno: come si diceva in apertura, il titolo sviluppato da Halfbrick Studios ha tutte le caratteristiche dei vecchi Arcade, dall’immediatezza al divertimento garantito. Perfetto per essere giocato su PSP, Blast Off è il passatempo ideale per una partita veloce in treno o in metropolitana, o semplicemente per occupare qualche momento libero della giornata: è divertente quanto basta, immediato, piacevole e ben realizzato. In più, costa praticamente come un paio di partite in sala giochi: c’è poco da fare, ci troviamo di fronte ad uno dei Minis più semplici eppure più divertenti. I fan dei vecchi Arcade da sala non lo perdano per nessun motivo, ma gli concedano una possibilità anche gli utenti che utilizzano la PSP durante i loro spostamenti in treno o in metrò: il fascino spensierato di Blast Off saprà sicuramente rapirvi almeno per qualche partita.

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