Blade Arcus From Shining: Battle Arena – Recensione
Il cross characters tra gioco di ruolo e picchiaduro non è una novità nel panorama videoludico come dimostrano gli ottimi Dissidia Final Fantasy e Dissidia 012: Duodecim Final Fantasy, che sono tra i titoli migliori per PSP e che presto rivedremo anche su PlayStation 4 con un nuovo titolo. Shining Hearts e Shining Blade, JRPG usciti in Giappone per la console portatile Sony PlayStation Vita, sono invece la base del roster di personaggi giocabili in Blade Arcus from Shining: Battle Arena.
La versione PC, disponibile su Steam, del titolo sviluppato da Studio Saizensen e distribuito da SEGA, presenta tutti e 16 i personaggi inclusi nella versione arcade e in quella per console Sony PlayStation 3 e PlayStation 4 (versione EX) rilasciata lo scorso anno. Fin da subito è chiara l’impostazione classica di “Blade Arcus from Shining: Battle Arena” come picchiaduro in due dimensioni con le tipiche modalità: storia, versus, online e training, anche se non dimentica di presentare comunque alcune interessanti aggiunte.
Una trama di contorno
Anche la trama di “Blade Arcus from Shining: Battle Arena” è estremamente canonica e ruota interamente attorno alle Sette Sfere dell’Anima. Alcune di esse sono state affidate a determinati personaggi mentre gli altri, attratti dalla magia di cui esse sono permeate, andranno alla loro ricerca per ottenere uno smisurato potere: riunirle tutte infatti permetterà al fortunato vincitore di vedere realizzato un desiderio (Come? qualcuno ha detto per caso Dragonball)?
Tra cliché ed elementi più o meno scontati il nostro unico obiettivo sarà in fin dei conti solamente quello di menar le mani e dimostrare la nostra forza. In “Blade Arcus from Shining: Battle Arena” avremo un roster di sedici personaggi, forse un po’ pochi a dirla tutta ma almeno abbiamo l’introduzione di un elemento azzeccato come la scelta del Tag Team. A parte il nostro personaggio preferito potremo infatti scegliere un partner che sarà utilizzabile nei round successivi al primo o che potrà intervenire per salvarci la pelle tramite pressione di un apposito tasto.
Questa piacevole scelta a livello di gameplay permetterà, oltre all’incentivo del gioco in co-op tra amici, di sperimentare diverse combinazioni nell’utilizzo delle varie spalle in combo col personaggio principale. Se la curva di apprendimento risulta felicemente molto veloce, per contro sarà subito evidente una fin troppa semplicità e standardizzazione del titolo.
Il collaudato utilizzo di tre tipologie di colpo: debole, medio e forte, il classico taunt, il counter e davvero un numero limitato di mosse (con i canonici quarti di luna avanti e indietro o il doppio quarto per le mosse speciali) fanno di questo titolo qualcosa di già giocato e visto. Almeno le super mosse rappresentano una piccola isola felice in “Blade Arcus from Shining” grazie a ottime animazioni e alla possibilità di effettuare una combo sfruttando il nostro partner.
Il nostro alleato oltre a supportarci nel frangente appena descritto potrà intervenire, dietro nostro comando, per colpire l’avversario o subire un attacco diretto al posto nostro salvandoci la pelle nelle situazioni più pressanti. L’aspetto più intrigante è senza dubbio quello di poter effettuare uno switch dei personaggi tra un round e l’altro grazie a una schermata di selezione che rende più vari i match altrimenti fin troppo lineari.
Una sfida tutt’altro che impossibile
Al di là della semplicità del titolo e del suo limitato parco mosse, abbiamo comunque trovato fin troppo facile, a livello normale, affrontare i ben pochi match che ci separeranno dal raggiungimento della nostra meta, compreso il boss finale. Per tale motivo è consigliabile sperimentare il titolo sviluppato da Studio Saizensen a un livello almeno difficile, sia per aumentare la propria skill sia per aumentare una longevità che poteva essere meglio sfruttata.
Per le mancanze descritte l’unica possibilità di mantenere una buona durata di gioco rimane quella di munirsi di almeno due pad (sconsigliato l’uso della tastiera) e sfidare i propri amici in attesa di una modalità online, attualmente latitante, ma che speriamo possa garantire un buon livello di sfida grazie alla presenza di una modalità classificata.
Il comparto grafico è uno dei punti di forza di “Blade Arcus from Shining: Battle Arena” grazie a un character design in stile anime ottimamente realizzato, con animazioni curate e un sonoro d’impatto per la presenza della lingua giapponese. Se i personaggi risultano ben animati così come gli effetti di luce e grafici delle mosse purtroppo diverso è il discorso riguardante i fondali, anch’essi in due dimensioni ma con elementi tridimensionali inspiegabilmente statici e tutt’altro che all’altezza della controparte bidimensionale. Per questo motivo le arene dove affronteremo i nostri nemici risulteranno quasi tutte dimenticabili e poco evocative.
Creare un picchiaduro 2D che possa dare qualcosa di nuovo al panorama videoludico odierno è cosa non semplice e questa difficoltà si può chiaramente riscontrare anche in “Blade Arcus from Shining: Battle Arena”. Il lavoro di Studio Saizensen risulta un compromesso tra vecchio e nuovo con un interessante Tag Team (limitato però da una ristretta varietà di mosse), una buona giocabilità e una cura delle animazioni dei personaggi e delle loro mosse (mentre risultano decisamente sottotono i fondali di gioco). Evidenti sono le pecche che penalizzano notevolmente questo titolo, purtroppo solo l’online potrà salvare dal dimenticatoio“Blade Arcus from Shining: Battle Arena”.
Pro
- Pregevoli character design e animazioni delle mosse
- Ottimo sonoro
- Apprendimento molto rapido
Contro
- Fondali trascurati
- Move set limitati
- Fin troppo semplice