Black Mirror II: Reigning Evil – Recensione Black Mirror 2

Il sangue del male

A 7 anni di distanza, e 12 dagli eventi narrati nel primo episodio, ecco apparire sui nostri Pc il sequel del primo capitolo che tanto ci aveva appassionato: Black Mirror 2 è un’ avventura grafica horror in terza persona sviluppata dalla Cranberry production, pubblicata dalla Adventure production e prodotta dalla Dtp entertainment. Faremo dunque ritorno nel tenebroso castello di Black Mirror e scopriremo nuovi e interessanti dettagli riguardanti la maledizione degli uomini di casa Gordon. Quale terribile verità si cela nel sangue che passa di generazione in generazione all’interno delle vene di questa famiglia?
 


Bentornati a Willow Creek 
 

La storia

1993: Il cinico e sarcastico studente universitario Darren Michaels si reca dalla madre nella piccola cittadina di Biddeford, nel Maine, per le vacanze estive. Qui troverà lavoro presso lo studio fotografico del signor Fuller, un uomo tutt’altro che socievole. La sua vita cambierà da lì a poco quando incontrerà la bellissima Angelina, recatasi presso lo studio fotografico per un servizio. Darren prova subito una forte empatia per la ragazza e cercherà di scagionarla da un’ accusa di omicidio piombatale di recente (di chi, spetta a voi scoprirlo). Nel frattempo, la madre di Darren è vittima di un incidente e viene portata all’ospedale. Scartabellando tra i  vari documenti della madre, Darren scoprirà delle lettere e delle fotografie collegabili al castello di Black Mirror che faranno nascere dentro di lui un sentimento di dubbio verso le sue origini e circa il passato della madre. Darren ha un solo modo per far luce su un mistero che lo vede pienamente coinvolto: partire alla volta di Willow Creek, luogo ove si erge il castello di Black Mirror, cosa che farà anche la bella Angelina in cerca di altre risposte.

Mouse alla mano

Il vostro compito sarà dunque quello di aiutare Darren a scoprire la verità. Per farlo avrete a disposizione tutti gli elementi caratterizzanti di un’ avventura grafica di alto livello. Vi muoverete tra le varie schermate dialogando e raccogliendo oggetti, questi verranno evidenziati cliccando sulla lente d’ingrandimento in alto a destra nello schermo. Questo sistema supera il vecchio problema di molte AG di non vedere alcuni punti dello schermo fondamentali per il proseguo dell’ avventura. Avrete a vostra disposizione anche un diario che scriverà lo stesso Darren, consultandolo avrete sempre chiaro il da farsi ed in più potrete non perdere il filo della trama. Anche i vostri spostamenti saranno semplici, potrete compierli tramite delle cartoline. Un elemento che caratterizza questo gioco è senz’altro una sceneggiatura molto colta e un’elevata dose di realismo: incontrerete numerosi riferimenti al mondo reale (dai Pearl Jam alla guerra in Iraq) e non riuscirete a raccogliere nessun oggetto fino a quando non scoprirete la sua utilità (il che vuol dire che dovrete passare da una locazione più e più volte), cercate perciò di tenere sempre a mente tutto ciò che avete visto. Per rendere più semplice l’interazione fra gli oggetti del vostro inventario, il puntatore del mouse diventerà rosso quando la combinazione è giusta o verosimile, così non perderete tempo in sciocchi tentativi. Un difetto di questo gioco sono i dialoghi che, pur essendo coinvolgenti, non vi lasceranno alcuna libertà d’azione nella scelta di cosa dire. Ma veniamo al vero punto di forza di Black Mirro 2: gli enigmi e i puzzle sono splendidamente collocati, di varia natura, mai banali e sempre coinvolgenti. Troverete alcuni enigmi molto istruttivi (sono sicuro che dopo aver giocato a questo videogioco molti di voi si ricorderanno cosa fare per sviluppare una fotografia). Attenzione comunque a tutto quello che farete perchè vi potrà capitare di morire, ma non preoccupatevi, la funzione di salvataggio automatico vi farà riprendere da dove avevate lasciato. All’interno del gioco vi è una sorta di missione secondaria, ossia scattare delle fotografie affinchè possiate sbloccare alcuni contenuti extra: immagini, video e mini-giochi.
 

Cliccate in alto a destra e magicamente appariranno i "punti attivi"

"Punti" di Vista…

Nuvole che si muovono, uccelli che volano, pioggia che cade: le ambientazioni di Black Mirror 2 oltre che essere reali sono vive! Ben curati gli scenari disegnati a mano, un pò meno curati sono i movimenti dei personaggi, quasi legnosi, e le sequenze d’intermezzo, mai pienamente coinvolgenti. A volte farebbe proprio comodo zoomare qualche dettaglio, ma ahinoi questo non sarà possibile (quando arriverete all’enigma finale capirete di cosa sto parlando). Ottimo  il contrasto di scenari: dalla calma di Biddeford alla desolazione di Willow Creek, in questo la scelta grafica è decisamente funzionale. Molto affascinante la rivisitazione stilistica di alcune locazioni presenti nel primo episodio.

 

 

… e "virgole" di udito

Gli effetti sonori che ascolterete giocando, pur essendo ben integrati, svolgono la semplice funzione di accompagnamento ludico: non esiste una vera e propria colonna sonora che sia degna di essere ricordata. Molto buono e soprattutto credibile è il doppiaggio, che riesce a coinvolgere emotivamente il videogiocatore.
 

Dove tutto ebbe origine  

Per quanto tempo

Tra la ricerca di oggetti, i dialoghi, i filmati e il tempo necessario per risolvere le quest: Black mirror 2 assicura almeno 15 ore di svago.

Concludendo

Trattandosi dell’episodio di mezzo della saga, non potevamo aspettarci una storia eccezionale o un finale risolutivo. Black Mirror 2 và vista come un’avventura grafica ben curata e adatta a tutti coloro che prediligono il gameplay alla trama. Numerosi sono gli interrogativi che questo titolo porta con sè, per avere delle risposte definitive non ci resta che aspettare il mese di aprile in cui finalmente uscirà il capitolo conclusivo della saga. Scopriremo così se la maledizione dei Gordon avrà un lieto fine.

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