BioShock 2 – Recensione Bioshock 2

Vista e udito attraverso uno scafandro

Bioshock 2 ripropone il medesimo motore del primo titolo, al quale non è stato apportata nessuna modifica di rilievo. Purtroppo non è invecchiato affatto bene: molti degli aspetti che nel 2007 fecero gridare al miracolo ora appaiono persino poco efficaci per un titolo di questo calibro. In particolar modo ne risente la qualità della fisica e le texture, non più al passo coi tempi. Sebbene siano state aggiunte nuove animazioni e migliorie agli effetti, non si raggiunge comunque un risultato eccelso, e a meno che non abbiate giocato nulla negli ultimi anni, dovrete impiegare un po’ di tempo a riadattare l’occhio. Ad ogni modo non è richiesto un PC potente per usarlo: senza requisiti esosi, il framerate si mantiene costante anche su macchine non aggiornatissime.

Nessuna lamentela nei confronti dell’audio, tanto ben curato nel 2007 quanto oggi e che, contrariamente al lato grafico, non è invecchiato affatto male. Tutti gli effetti inseriti trovano il loro posto per rendere l’atmosfera di Rapture ancora più coinvolgente, con tante piccole chicche come il rumore delle gocce d’acqua sul casco dello scafandro. Sono senza dubbio questi dettagli che contribuiscono ad immedesimare il giocatore, e su questo aspetto il prodotto recensito non fallisce minimamente. Degno di nota anche il doppiaggio italiano, che rimane uno dei migliori che si sia mai udito e non delude le aspettative.

 

Proteggere le sorelline è essenziale
 

La caduta di Rapture

La novità più rilevante introdotta in questo capitolo è sicuramente il multiplayer. Sebbene il focus del gioco sia chiaramente la modalità in singolo, questo nuovo aspetto è stato perfettamente integrato nel contesto; rivivremo la caduta di Rapture attraverso varie modalità, che vanno dal tipico deathmatch al più peculiare catturare le Little Sister e tenerle più a lungo possibile. Ogni giocatore avrà un proprio ranking che parte dal livello 1. Si può personalizzare il proprio aspetto assumendo il controllo di un limitato numero di personaggi ai quali è possibile cambiare vari dettagli visivi. Più utile al gameplay è la possibilità di modificare l’armamento con combinazioni differenti di armi e plasmidi, il cui numero aumenterà progressivamente quando saliremo di livello, offrendo ai giocatori un’esperienza in continuo sviluppo. Notevolissima l’integrazione di elementi caratterizzanti il gioco, come ad esempio l’aggiramento delle macchine. Il bilanciamento è pressoché perfetto: l’abilità fa da padrona, e non è improbabile riuscire a sconfiggere giocatori di livello molto superiore pur avendo appena iniziato ed essendo dotati di un equipaggiamento infimo.

 

Questa volta non saremo noi dal lato sbagliato della trivella
 

Conclusione

Bioshock 2 è un nuovo tuffo nell’oscurità sottomarina di Rapture, un re-immergesi nelle atmosfere che hanno caratterizzato il precedessore. Il gameplay resta uno dei punti di forza, che anche senza grandi novità è assolutamente godibile. Ancora una volta eccellente lavoro audio e un doppiaggio italiano molto al di sopra della media.

Ciò che non convince sono le eccessive similitudini e la scarsa originalità: troppi elementi riproposti in maniera quasi inalterata, a partire dalla grafica che comincia a sentire il peso degli anni e perdere quindi efficacia, per poi passare ad una trama che, seppur riservando piccole sorprese, appare piuttosto prevedibile e meno incalzante rispetto a quella assolutamente nuova e fantastica che ha caratterizzato il primo.

Nota molto favorevole invece per quanto riguarda il multiplayer, perfettamente integrato nel contesto e che regalerà parecchie ore di intrattenimento – al contrario di un singleplayer che dura non più di 15 ore, decisamente poco longevo.

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