Beholder: Complete Edition – Recensione Nintendo Switch

In un futuro distorto e oscuro in cui il sistema ha inglobato e terrorizzato tutto e tutti, la tua unica via di fuga è diventare un ingranaggio del complesso sistema di cui fai parte. Dovrai trasformare le tue paure in armi e usarle contro gli altri per la tua stessa sopravvivenza: al tuo arco le uniche frecce sono l’astuzia e la tua capacità di spiare. Questa è la sola premessa importante in Beholder: Complete Edition, ora anche su Nintendo Switch.

Difficile spiegare quanto la trama di Beholder: Complete Edition sia attuale e allo stesso tempo disturbante. Il governo ha il controllo su tutto, e in questo contesto che ricorda a grandi linee quello distopico del Grande Fratello, ci ritroviamo a vestire i panni di un uomo a cui è stato affidato il compito di gestire uno stabile e i suoi inquilini. Grande è l’ansia che il titolo trasmette fin dalle prime battute in cui, sotto forma di tutorial, ci verrà spiegato come è giusto comportarsi.

Una voce al telefono ci dirà come muoverci e quali sono i nostri compiti, sottolineando in maniera nefasta e pesante quanto sia importante che questi vengano svolti bene e in fretta.

Ci si ritrova quindi ad amministrare questo palazzo sequestrato al vecchio proprietario (uno dei nostri nuovi inquilini), e si capisce sin da subito che la nomina da amministratore in realtà nasconde un semplice quanto terribile compito: spiare gli inquilini e riferire allo stato tutte le mancanze o le infrazioni sospette, affinché la polizia possa provvedere a sanificare la situazione.

La trama, improntata in questo contesto ansioso e disturbante, riesce però a sviluppare una strana sorta di dipendenza che ci costringe a venire a patti con noi stessi nell’obiettivo di riuscire a provvedere alla nostra famiglia. Favorire gli incontri romantici di un inquilino medico potrebbe servirci per comprare le medicine per nostra figlia malata, ma se svolgeremo il compito con troppa accondiscendenza permettendo all’inquilino di far venire a vivere nello stabile la sua nuova fiamma, potremmo ritrovarci con liti familiari accese che renderanno tutti scontenti e che, di conseguenza, ci vedranno impossibilitati a recuperare il medicinale per la nostra figlioletta adorata: e il sistema non perdona portandoci inevitabilmente al funerale della nostra secondogenita.

Allo stesso modo, se cercherete di ingraziarvi un condomino vendendo per lui del cibo in scatola, diverrete automaticamente – agli occhi degli acquirenti – responsabile della qualità del prodotto stesso. Un’intossicazione alimentare può quindi trasformarsi in rissa, ma se darete giustamente la colpa al proprietario del cibo otterrete sicuro una sua ritorsione: il vostro omicidio. Decidere il comportamento da tenere in funzione delle norme e delle continue richieste dello Stato, valutando attentamente ogni singola possibile conseguenza, è la sola maniera di prosieguo nell’avventura.

A livello di gameplay ci verrà allora richiesto di installare telecamere spia e di procurarci sottobanco tutti gli elementi che possano comprovare atteggiamenti illeciti al fine di garantire l’ordine costituito dal sistema: con qualsiasi mezzo, legale o no. Svolgere il nostro compito in maniera efficiente e pronta ci vedrà premiati in prestigio e denaro, ma il non portarlo a termine nei tempi e modi dovuti farà scaturire delle terribili punizioni.

Il menù e i comandi sono piuttosto complessi e frutto evidente della trasposizione del titolo nato su PC. Troveremo due menù principali, uno a destra e uno a sinistra attivabili con i tasti dorsali. Il primo contiene una sorta di inventario di oggetti che possediamo e che potremo utilizzare, mentre il secondo è un resoconto dei compiti da svolgere, degli inquilini da gestire (con tanto di scheda personale di ognuno) e delle prove raccolte per farli condannare. Già, perché alla fine, qualunque cosa facciate, niente di piacevole accadrà a voi o ai vostri inquilini: l’istituzione regna sovrana e vince, sempre.

Troviamo anche i comandi per acquistare tutto ciò che ci occorrerà per far funzionare lo stabile e naturalmente per sorvegliare i vicini, e i comandi per accelerare il tempo o fermarlo in modo da poterci muovere più agevolmente o fermarci a pensare su cosa sia meglio fare.

L’interazione con i condomini – che avviene attraverso dialoghi ben tradotti – è di vitale importanza per decidere come muoversi: interpretare e valutare le varie possibilità e soprattutto le conseguenze diventa imperativo per non assistere al nostro funerale.

L’ambientazione ricorda molto quelle dello studio di produzione, con disegni magnificamente trasposti nella loro semplicità e immediatezza. Tutto in tonalità ocra e nero, nelle loro varie sfumature, si adatta in modo magistrale al contesto e l’ambiente di gioco, grazie anche a una colonna sonora adatta e per nulla invasiva.

Per quello che riguarda la trasposizione sulla neonata di casa Nintendo, che offre a Beholder: Complete Edition il dono della portabilità, non abbiamo nulla da obiettare. Anche se il titolo non richiedeva un dettaglio grafico elevatissimo, il lavoro di porting è stato effettuato molto bene anche sotto il profilo dei comandi di gioco. Nessuna incertezza dunque da segnalare.

Beholder: Complete Edition si rivela essere un titolo magistralmente realizzato che riesce a mettere il giocatore in una situazione di vita particolare con tutte le sfaccettature che ne conseguono. Il frutto della fatica di Warm Lamp Games e Alawar Premium propone un’ambientazione a tratti angosciosa ma dalle tematiche complesse e ben realizzate che riescono a far immergere il giocatore in maniera completa e profonda. Grande il lavoro di porting che fa risaltare tutti i pregi del titolo unendoli alla portabilità di Nintendo Switch. E non va dimenticato che nel prezzo proposto troveremo anche il DLC compreso, che servirà a affrontare, una volta terminato il gioco, quest nuove incrementando la longevità del titolo.