Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Dieci anni fa, nel bel mezzo della settima generazione di console, l’allora “giovane” studio PlatinumGames entrava a gamba tesa sulla scena con due giochi indimenticabili: Bayonetta, uscito in Europa nel gennaio del 2010, e Vanquish, giunto sugli scaffali dei negozi nell’ottobre dello stesso anno. Nonostante l’elevatissima qualità, nessuno dei due conobbe il successo commerciale che avrebbe meritato, tanto che soltanto Bayonetta ricevette un sequel, e solo grazie all’interessamento e ai soldi della Grande N, che volle su Wii U non solo Bayonetta 2, ma anche il prequel, entrambi ripubblicati su Nintendo Switch, che prima o poi ospiterà anche Bayonetta 3.

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Anche se le vendite non furono entusiasmanti, i due giochi acquisirono negli anni lo status di cult game, che ne ha giustificato prima i port diretti a Steam, pubblicati nel 2017, poi quelli per PlayStation 4 e Xbox One, riuniti in Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle, oggetto della presente recensione, che sarà disponibile a partire da domani.

Il bundle e la rimasterizzazione

Bayonetta e Vanquish sono acquistabili separatamente sugli store digitali di Sony e Microsoft oppure in bundle al prezzo di € 39,99. Tale bundle è disponibile non solo in versione digitale, ma anche nell’elegante versione fisica (steelbook) Launch Edition che vedete qui sotto, con un art ad hoc realizzato da Dan Dussault. Su PlayStation 4 è disponibile anche un tema esclusivo per il decimo anniversario, per pre-order e acquisti fino al prossimo 3 marzo.

Bayonetta Vanquish

Sia Bayonetta sia Vanquish sono stati rimasterizzati da Armature Studio per raggiungere i 4k e i 60 fps su PlayStation 4 Pro e Xbox One X, ottenendo una resa analoga a quella dei port su Windows. Sulle versioni “base” delle due console la risoluzione è a 1080p (contro i 720p delle versioni primigenie) e il frame rate risulta piuttosto stabile. Sul piano contenutistico non c’è alcuna novità da segnalare; chiaramente, i contenuti extra di Bayonetta su console Nintendo sono assenti in questo port.

Bayonetta

Ora che abbiamo considerato le caratteristiche di queste riedizioni, è il momento di parlare un po’ dei singoli giochi. Cogliamo l’occasione per linkarvi le nostre recensioni di Bayonetta: la prima è relativa alle versioni per Xbox 360 e PlayStation 3 (quest’ultima è un port di qualità inferiore all’originale); la seconda vi parla del port per Wii U; la terza è dedicata alla sortita più recente (dopo quella di domani, ovviamente), su Switch.

Bayonetta Vanquish

Bayonetta è la creatura di Hideki Kamiya, che negli anni precedenti alla fondazione di PlatinumGames aveva diretto diverse gemme in Capcom: Resident Evil 2, Okami, Viewtiful Joe (perché non c’è una collection remaster in cantiere per il povero Joe?! Se la meriterebbe, eccome…, NdR) e Devil May Cry; la procace strega, di fatto, raccolse l’eredità di un Dante in forma non splendida durante la scorsa generazione. Il gioco, per l’appunto, ricalca non solo la struttura dell’action di Capcom, spiccando peraltro per la dinamicità dei livelli, ma anche il combat system, di cui costituisce una sopraffina evoluzione, un’evoluzione alternativa (e sexy, come ha sottolineato il suo creatore) a quella che ha vissuto la serie di Devil May Cry, rimasta orfana di Kamiya già dal secondo deludente capitolo. Anche per quanto attiene al setting l’ispirazione dantesca è dietro l’angolo: l’avventura della nostra strega si svolge tra Inferno, Paradiso e Purgatorio.

Vanquish

Assodato che Bayonetta rappresenta una delle vette più alte toccate dal genere action, possiamo constatare che, nel diverso ambito dei TPS, anche Vanquish è un giocone, come abbiamo avuto modo di raccontarvi a suo tempo. Purtroppo Sam Gideon è stato ancora più sfortunato della strega occhialuta e ha fatto perdere le tracce, se escludiamo un rumor di due anni fa su un sequel in sviluppo per Xbox One, al quale ormai non possiamo dare credito.

Bayonetta Vanquish

Se prima abbiamo parlato di Hideki Kamiya, adesso è il turno di Shinji Mikami, director di questo adrenalinico sparatutto. Fra i mille (si fa per dire, eh, NdR) capolavori diretti da Mikami, non possiamo non citare Resident Evil, Dino Crisis, Resident Evil 4 e God Hand. In questa sede rilevano in particolar modo il già citato quarto Resident Evil e P.N.03 (di cui ho avuto il piacere di parlare in una puntata di Back in Time), con i quali Mikami sperimenta il genere degli sparatutto in terza persona.

Vanquish è un TPS allo stesso tempo moderno (negli ultimi dieci anni non sono cambiate troppe cose…) e arcade. Il buon Mikami prende da Gears of War quello che gli serve (il cover system), da P.N.03 la tuta speciale, da Resident Evil 4 il team di sviluppo (in larga parte) e dalle sale giochi la frenesia tipica dei danmaku; ne esce fuori uno shooter da panico, che pecca quasi esclusivamente in longevità e comparto narrativo: una cosa meno yankee e più Kyashan probabilmente sarebbe stata la migliore opzione, ma avrebbe avuto una minor presa sul pubblico occidentale, che comunque ha quasi del tutto snobbato Vanquish. Del tutto ingiustamente.

Bayonetta Vanquish


Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle è un’eccellente occasione per vivere (o rivivere) i due capolavori di PlatinumGames. L’acquisto è consigliatissimo a chiunque non abbia mai messo mano ai due giochi, ma anche chi ci ha giocato all’epoca potrebbe trovare gustoso il bundle, mentre gli utenti Steam non troveranno niente di nuovo.

8.7

Pro

  • Buona qualità dei port
  • Due giochi eccezionali

Contro

  • Prezzo relativamente alto per l'edizione digitale
  • Assenza di contenuti aggiuntivi
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