Bayonetta 2 – Recensione
Scopriamo il titolo Platinum games in questo suo porting su Nintendo Switch, riuscirà ad essere un titolo valido da recuperare anche 4 anni dopo la release originale?
La WiiU è stata sicuramente una console sfortunata, a causa di una miriade di motivi la scorsa console casalinga Nintendo è stata snobbata da molti, e con lei tutti i suoi giochi esclusivi. Non è quindi una cattiva mossa da parte di Nintendo riproporre alcuni dei migliori titoli WiiU sulla sua nuova, e ben più fortunata, ammiraglia. Uno dei primi titoli a ricevere questo trattamento di porting è Bayonetta 2, titolo sviluppato da Platinum Games come esclusiva Nintendo.
Ma dopo ben 4 anni dal rilascio originale vale la pena di dare un occasione a Bayonetta 2?
Un Natale movimentato
Bayonetta 2 è un hack’n slash che punta molto sulla velocità e l’epica degli eventi, oltre che sul carisma dei personaggi che andremo a incontrare nel corso dell’avventura. Acceso il gioco infatti, nel giro di 20 minuti, il titolo si presenta mostrando subito tutto il suo stile, iniziando con un prologo con cui andremo a combattere decine di nemici in situazioni incredibilmente assurde, con musica orchestrale ad accompagnare l’azione, e proseguendo con una cutscene in cui i protagonisti del gioco vengono presentati brevemente ma con grande efficacia, tanto che sarà difficile non affezionarsi subito a Rodin, Bayonetta o Enzo anche senza conoscere il primo capitolo.
La storia inizia a Natale, Bayonetta sta facendo spese con il povero Enzo quando la sua amica Jeanne la avverte che l’equilibrio del mondo è in disarmonia: questo poco prima che gli angeli attacchino la nostra strega così la catapultarci subito nel gameplay. Pur essendo il gameplay il fulcro del gioco ed essendo gli eventi della trama tamarri all’inverosimile, questa non è per nulla trascurata e pur risultando semplice è molto ben approfondita dai documenti che si troveranno sparsi per i livelli. Questo per sottolineare come nel titolo Platinum Games nulla sia stato trascurato, tutto è curato al massimo delle potenzialità del talentuoso studio.
L’arte del fare Gameplay
Con una cura non da poco posta anche nella storia del gioco, cosa totalmente secondaria in un titolo di questo genere, non si può non parlare di come il gameplay sia stato progettato con maniacale precisione. Di base Bayonetta 2 sembra aggiungere poco al sistema di combattimento del primo, se non per la nuova Modalità Apoteosi che permetterà di attivare una “Super Mode” temporanea che aumenterà danni e raggio di ogni nostro attacco abbinandogli animazioni uniche. Nonostante non ci sia una vera e propria evoluzione rispetto a Bayonetta non si può definire che il gameplay sia retrogrado o noioso, combattere in Bayonetta 2 è divertente, frenetico, soddisfacente e anche complesso nel caso si giochi a modalità Difficile o Infinita apoteosi.
Platinum games non si è però limitata al “solo” proporre un ottimo gameplay con nuove creature, storie e ambientazioni, anzi ha attuato uno studio di game design dedito a favorire l’hype che il titolo porta nel giocatore aumentando anche enormemente la varietà delle situazioni che andremo ad affrontare. Nel momento in cui un boss può apparire troppo lungo, o un livello può dar l’impressione di poter diventare monotono, gli sviluppatori cambiano le carte in tavola creando livelli in volo, livelli subacquei, gameplay unici per certe sezioni di gioco, cambi di gravità o semplici cambi di inquadratura che giocano coi sensi del giocatore facendo in modo che ogni versetto di ogni Capitolo risulti divertente e sempre fresco. Sarà persino possibile trovarsi di fronte a una bossfight che presenta 3 o più tipi di arene e varianti di gameplay differenti. Se a tale varietà e a un ottimo sistema di combattimento si aggiunge la possibilità di aver molte armi, equipaggiabili sia alle braccia che alle gambe creando nuove combo, e anche tanti costumi dei quali diversi che forniscono bonus attivi in grado di cambiare lo stile di gioco da adottare, allora si ha tra le mani un titolo estremamente divertente. Ma Bayonetta 2 non si limita a offrire un grandioso gameplay, ma porta con se anche un magistrale comparto tecnico.
Quando il comparto tecnico è in armonia col Gameplay
Bayonetta 2 presenta una struttura a livelli, ognuno dei quali è ambientato in un diverso luogo con design che cambiano in base al tema del livello. Le ambientazioni sono non solo molto varie ma anche molto belle sia da vedere che da esplorare. Numerosi segreti son nascosti per la mappa e non falliscono mai nel ricompensare il giocatore che li scova aumentando la vita massima della nostra strega, la sua barra della magia o semplicemente donando degli oggetti curativi ,e non, che possono aiutare durante le battaglie più ostiche.
Come spiegato in precedenza molti livelli sono costruiti in modo da sembrare sempre diversi tra loro, favorendo la varietà e il divertimento, ma la cura per le ambientazioni non si limita a come sono costruite ma anche a come sono dettagliate. In base alla nostra posizione nei 3 regni (Paradiso, Inferno e Mondo del Caos) e ai nostri nemici ciò che ci circonda risulterà diverso, le barriere che impediranno il passaggio avranno differenti forme, colori e animazioni di rottura e persino i drop dei nemici cambieranno in base alla loro provenienza.
La cura dei dettagli a livello visivo prosegue poi per quanto riguarda le animazioni di tutti i personaggi, ognuno dei quali ha un proprio modo di muoversi, combattere o persino parlare. Si passa dalle sensuali animazioni di Bayonetta, sempre provocante con qualsiasi costume la si giochi, ai grezzi pugni di Rodin che rendono molto bene l’idea della sua forza, al combattimento veloce ma spesso impacciato di Loki. È impressionante come sia stata posta tanta attenzione a dettagli che molto spesso si perdono durante il combattimento, come ad esempio le animazioni di Loki che spesso combatterà al fianco di Bayonetta cercando semplicemente di proteggersi.
A questa cura per i dettagli a livello visivo si accompagna una spettacolare gestione della colonna sonora. In base a cosa sta succedendo a livello di trama, o al semplice livello di potenza del nemico da affrontare, verranno utilizzate diverse tracce musicali che variano dai cori orchestrali per sottolineare l’epica del combattimento a dei remix di canzoni come Moon River utilizzati per accentuare la sensualità della nostra protagonista. Per quanto riguarda le prestazioni, il titolo presenta 60 fps granitici in entrambe le interfacce (fissa e portatile) e non ha problemi di risoluzione se giocato in portatile.
Ottime idee con minime sbavature
Il gioco presenta una durata di circa 12 ore, che però aumentano spropositatamente nel caso si cercasse di sbloccare tutto il contenuto o si cercasse di finire il gioco in Infinita Apoteosi. Bayonetta 2 presenta tanto contenuto opzionale sbloccabile tramite l’acquisto nel bar di Rodin o dietro ad alcuni obbiettivi. Son presenti 5 personaggi giocabili, di cui 2 esclusivi della modalità Doppia Apoteosi, modalità multiplayer online che risulta divertente e con contenuti esclusivi, come bossfight aggiuntive e modalità più complesse. Sarebbe stato bello poter giocare l’intera campagna in multigiocatore ma anche il sistema proposto da Bayonetta 2 (che consiste in arene con nemici selezionabili tramite la scelta della loro carta corrispondente) è funzionale e divertente.
Le uniche sbavature riconoscibili nel gioco son un pessimo lipsync nel caso si giochi con l’audio giapponese ( è possibile che le frasi inizino prima o finiscano dopo) e qualche cutscene che sembra fatta al risparmio. Difatti come mezzo narrativo vengon utilizzate anche delle pseudo “slideshow” con dialoghi in sottofondo, e sebbene risultino stilisticamente molto belle da vedere, in alcuni casi era preferibile aver dei video classici, comunque presenti in altre istanze, specie in un paio di casi in cui delle scene d’azione son state ridotte a due immagini statiche.
Bayonetta 2 è un capolavoro e sa di esserlo, la cura riposta in ogni dettaglio e il coraggio di inserire alcune sezioni di gioco può solo derivare da una grande fiducia che Platinum Games ha riposto in questo suo lavoro. Con il suo carisma e l’azione tanto epica quanto mai appesantita da una serietà non necessaria ,si attesta come uno dei migliori titoli disponibili su Switch. Un acquisto obbligato per chi non l’ha giocato su WiiU, un ritorno gradito e meglio performante per chi volesse rigiocarlo su Nintendo Switch
Pro
- Gameplay eccezionale
- Epicità e carisma da vendere
- Cura maniacale per ambientazione e colonna sonora
- Sorprendentemente vario
- Ben ottimizzato per i 60 fps
Contro
- Lipsync non adatto al doppiaggio Giapponese
- Qualche cutscene al risparmio di troppo