Bayonetta 2
Platinum Games osò, diversi anni fa, portando su Xbox 360 e poi su Playstation 3 un titolo molto particolare e fuori dal comune. Prendendo ad esempio ciò che fu iniziato con Devil May Cry, tentarono uno stile di gioco frenetico, pieno di combo e armi, graficamente eccelso e con una storia interessante, ma soprattutto con una protagonista da definirsi esagerata sotto ogni punto di vista. Folle, sexy, e eccessiva in ogni suo singolo atteggiamento, Bayonetta ha conquistato centinaia di migliaia di fan, che trovarono in questo gioco un action game veramente ben strutturato e divertente da completare, con grande cura per i dettagli e per le meccaniche di gameplay.
Da allora, Platinum Games avrebbe sempre voluto continuare le avventure della strega di Umbra, ma non trovarono mai sostenitori che coprissero le spese di sviluppo. Questo cambiò però con Nintendo, che pagò di tasca sua tutte le spese per un seguito, dando completa fiducia a quella che ora è diventata una serie.
Su WiiU ecco quindi arrivare un porting del primo Bayonetta, del quale potete trovare la recensione qui, e finalmente anche il secondo attesissimo capitolo. Sarà all’altezza del primo?
Merry Witchmas
È Natale. Tutti sono più buoni e cercano regali, e questo vale anche per Enzo, l’informatore della strega di Umbra Bayonetta. Si è fatto una famiglia e adesso sta cercando i regali per i suoi bambini, purtroppo per lui, però, la nostra strega preferita lo ha preso come portapacchi per le proprie spese natalizie.
Peccato che la pace ottenuta dopo tante peripezie non è destinata a durare a lungo: molto presto giunge di fronte a Bayonetta la sua vecchia amica, Jeanne, perplessa dal fatto che sia in Paradiso che all’Inferno ci sia un po’ troppa agitazione. Nemmeno si finisce di parlarne che dei nuovi Angeli attaccano la città, con conseguente spettacolare combattimento delle due streghe, che tuttavia non va a finire come al solito: nel momento infatti di dare il colpo di grazia al boss di turno, grazie a una delle evocazioni di Bayonetta, il demone evocato con cui aveva stretto un patto si ribella e attacca la sua utilizzatrice. Jeanne salva Bayonetta, ma al costo di venire colpita lei stessa e vedersi portare la propria anima negli inferi. Naturalmente però la nostra eroina non è minimamente intenzionata a stare a guardare, e grazie all’aiuto di Rodin si dirige verso la montagna sacra del Findulventr, dove si dice risiedano le Porte dell’Inferno.
Durante il suo viaggio per raggiungere la sua amica Bayonetta farà nuove conoscenze, come il piccolo e misterioso Loki, bambino senza memorie dagli strani poteri come quello di trasformarsi in animale o di aprire portali, e che gli angeli chiamano “Supremo”, oppure uno strano Saggio di Lumen mascherato, che segue i due sventurati per attaccarli ripetutamente ma senza svelare la sua identità e i suoi obiettivi; oltre a questi però incontrerà anche vecchi amici come il buon vecchio Luka, che continua a studiare i segreti del mondo da bravo giornalista e ce ne mette al corrente grazie ad appunti collezionabili da trovare in giro per i livelli.
Epicità a livelli disumani
“Epico” è precisamente il termine adatto per descrivere Bayonetta 2. Tutto ciò che accade è sempre esagerato, in ogni livello accade qualcosa, continuamente, che mantiene a mille il livello di “fomento” del giocatore. Questo vale per i risvolti della storia, naturalmente, così come per le esilaranti pose e modi di fare della Strega di Umbra, ma qui stiamo parlando soprattutto di un livello di variabilità durante il gameplay forse mai visto in nessun altro gioco. Ci ritroveremo in situazioni incredibili, e non solamente a fine livello, ma anche all’inizio, o nel bel mezzo di esso. Troveremo boss comparire senza preavviso mentre camminiamo, ci ritroveremo a combattere volando nel cielo facendoci spuntare ali, daremo battaglie a giganti che scalano grattacieli, o cavalcheremo destrieri demoniaci in corse all’ultimo fiato. Bayonetta 2 riesce sempre a sorprenderci, in bene, per tutta l’intera durata del titolo, risultando mai scontato e pieno di deliziose chicche, tra cui comunque la fantastica coreografia dei combattimenti oramai alla pari con l’epicità dei devastanti attacchi di Dragon Ball.
Il gameplay basilare non muta rispetto al precedente capitolo. Quindi vi invitiamo a leggere la recensione del primo Bayonetta per comprendere le meccaniche del gioco, mentre qui parleremo invece delle novità che rappresentano il secondo.
Innanzitutto, nel combattimento vero e proprio, la novità principale è una soltanto, e cioè l’introduzione dell’Umbran Climax, in italiano chiamata Apoteosi di Umbra. Una volta riempita la barra della magia, potremo infatti attivare questa abilità che permetterà a Bayonetta di utilizzare arti demoniaci e di capelli per ogni suo singolo colpo come se fosse la mossa finale di una combo, così da infliggere pesantissimi danni agli avversari come accadeva in passato solamente per alcune boss fight durante il primo gioco. Ciò ci dà modo dunque di estendere il raggio dei nostri attacchi all’inverosimile e far “subire” i colpi anche ai boss che, in caso contrario, continuerebbero a mazzuolarci di botte anche mentre tentiamo di assaltarli, dandoci in questo modo un po’ di respiro. E in effetti anche il subire colpi da parte dei nostri avversari ha ottenuto un upgrade, perlopiù grafico, ma molto interessante: nel primo Bayonetta infatti i nemici colpiti avevano una sola animazione che li faceva arretrare sofferenti, mentre in questo secondo capitolo ogni angelo o demone ha differenti animazioni che portano loro a reagire in maniera diversa anche a seconda del tipo di attacco sferrato da noi ai loro danni e a seconda della direzione da cui esso proviene. L’effetto finale è davvero realistico e gradevole. È possibile, in ogni caso, tentare anche un approccio più semplice al gioco, usando il touch screen al posto dei pulsanti e toccando i nemici così che Bayonetta possa dare vita a combo che per noi erano inizialmente impensabili. Tuttavia, per godersi il titolo al meglio, il nostro consiglio è quello di utilizzare i comandi standard.
Anche i collezionabili hanno ottenuto un upgrade, sia in termini di cosa possiamo recuperare, sia di come recuperarli. Le nuove armi sono infatti molto interessanti, ma i pezzi di LP per ottenerle sono ben nascosti ed è piuttosto probabile che finiremo il gioco con le sole armi ottenuto lungo la storia, se non cerchiamo attentamente nei meandri di ogni singolo livello. Alle quattro pistole di Bayonetta si aggiungono infatti un insetto che si trasforma in arco, due spade gemelle, una frusta e dei lanciafiamme, ma oltre a queste sono molte altre le opzioni disponibili per la nostra strega se troveremo tutte le armi; ricordiamo poi che ognuna di esse ha moltissime combo a disposizione, senza considerare che possono essere equipaggiate a braccia e gambe separatamente così da formare il nostro unico stile di gioco.
Agli LP nascosti si uniscono anche i Muspelheim (portali con sfide aggiuntive come gli Alheim del primo capitolo) e delle tombe di Umbra che, prima di rivelarci il loro contenuto, ci costringeranno a raccogliere entro un tempo limite i pezzi per formare la tomba stessa, sparsi per la zona immediatamente circostante.
Insomma, Bayonetta 2 ci prepara a tantissime sorprese ma l’aspetto più meraviglioso, e che fa capire quanto amore e quanta cura gli sviluppatori hanno messo in questo gioco, è l’incredibile varietà di nemici. Tra angeli e demoni, tutti nuovi, ci sono decine e decine di tipi di avversari diversi, compresi moltissimi boss davvero variegati e ispirati. E tra questo, i vari costumi alternativi di Bayonetta, e anche una modalità multiplater cooperativa su mappe da sbloccare e dove potremo usare inaspettati personaggi molto amati della serie, annoiarsi durante questo titolo è letteralmente impossibile.
Comparto tecnico stregato
In molti si sono lamentati, all’annuncio di Bayonetta 2 come esclusiva WiiU. Pensavano che fosse limitante a causa dell’hardware della console Nintendo, e invece non ci si poteva sbagliare di più. Graficamente Bayonetta 2 è eccelso, ricalca la grandezza del primo gioco e ne migliora ogni aspetto. I modelli poligonali sono tutti meravigliosamente modellati e animati, e nonostante la confusione su schermo, i luoghi incredibilmente belli e dettagliati – ispirati oltretutto a città come Firenze o Venezia – e la quantità di personaggi in azione, non ci sono mai cali di framerate o esitazioni. Questo dimostra senz’altro come la potenza di WiiU sia enormemente sottovalutata, e basta una programmazione fatta bene per far girare un titolo graficamente grandioso senza nessun problema di sorta, nonostante ovviamente non si possano raggiungere i livelli delle console di nuova generazione.
Anche il comparto audio è da togliersi il cappello: le musiche sono molte, ben orchestrate e orecchiabili, e rendono perfettamente l’idea in ogni situazione, che vogliano far commuovere, calmare, o gasare all’inverosimile il giocatore. Oltretutto, come nel primo gioco riproposto sulla console Nintendo, è possibile scegliere tra doppiaggio inglese e giapponese, a seconda dei propri gusti, e sono entrambi estremamente validi.
Per completare la storia, andando di fretta, basta una dozzina di ore (che è comunque una durata standard per questo tipo di giochi), ma Bayonetta 2 va vissuto. Esplorare ogni location è un must, sia per scoprire importanti segreti che per ammirare il bellissimo lavoro architettonico dei Platinum Games, che hanno ricreato ambientazioni veramente incredibili. Aggiungiamoci le difficoltà extra, i collezionabili, le armi da provare e padroneggiare, e la modalità multiplayer, e possiamo ammettere che non manca davvero nulla.
[signoff icon=”quote-circled”]Bayonetta 2 prende tutto ciò che era presente nel primo capitolo e lo migliora, rendendo tutto epico a livelli sconvolgenti. “Epico” è la parola giusta, per tutta questa produzione che porta a limiti quasi trascendentali anche le cose più semplici. Ed è proprio grazie al suo esagerare ogni cosa che è impossibile prenderlo sul serio, così da evitare inutili domande sul realismo e concentrarci solamente sul venire “gasati” dalla strega di Umbra minuto dopo minuto… perché per lei è tutto un crescendo. Senza dubbio il miglior gioco action mai sviluppato, fino a questo momento.[/signoff]