Battlefield Hardline
Battlefield Hardline è uno di quei tipici titoli che spiazzano poiché rappresenta un punto di rottura con un passato glorioso che però faticava un po’ troppo a rinnovarsi. Hardline porta in sé dunque una rivoluzione intrinseca per quanto riguarda questo brand che sicuramente spaccherà letteralmente in due la community degli aficionados. Una cosa è certa: nel bene o nel male questo non è il Battlefield che tutti avete imparato ad amare o a odiare, prendere o lasciare. Vediamo di che cosa si tratta nel dettaglio.
Singleplayer fiacco
Una volta inserito il disco nella vostra fida console la prima modalità con cui vi cimenterete sarà probabilmente il single player. Un po’ di sconforto vi prenderà quando vedrete che la campagna è composta da soli dieci capitoli che potrete tranquillamente portare a termine nel giro di cinque o sei ore. La delusione sopraggiunge ancora più grande dato che la trama è stata confezionata da quei geniacci di Visceral, i responsabili tanto per intenderci di quel capolavoro assoluto che è Dead Space. Il plot infatti ha grinta da vendere ed è strutturato a episodi, come se fosse un telefilm di carattere poliziesco. Con qualche stereotipo di troppo forse, la storia fila via comunque liscia e si avvale di attori del calibro di Benito Martinez, l’Aceveda della serie di The Shield, Nicholas Gonzales o l’altra veterana del genere Kelly Hu. Purtroppo però quando ci si inizia ad appassionare ci si ritrova già ai titoli di coda. Hardline tratta delle vicende dell’agente Gonzales che trasferito nella corrotta Miami tenterà di combattere trafficanti e spacciatori ma si ritroverà suo malgrado incastrato da colleghi corrotti che non vanno tanto per il sottile.
Inutile dire che in molti si sentiranno spaesati in questo tipo di ambientazione rispetto alle ambientazioni classiche, in un ambiente urbano così ristretto rispetto ai campi di battaglia abituali.
Sei in arresto!
Questo nuovo tipo di ambientazione si riflette abbondantemente anche sul gameplay naturalmente con la possibilità di compiere quindi tutta una serie di azioni prima mai implementate all’interno di Battlefield. Potremo ad esempio arrestare i criminali mostrando il distintivo e bloccandoli faccia a terra. Tali personaggi ammanettati a terra tramite il semplice uso dello stick si ritroveranno a terra completamente inermi e quindi non potranno più nuocere in alcun modo. In questo modo sarete in grado di eliminare intere frotte di nemici senza mai sparare neppure un colpo ma semplicemente ammanettandoli a terra. Questo rappresenta un po’ la modalità stealth di Hardline e ogni arresto eseguito in questo modo vi farà guadagnare punti che significheranno nuove armi e bonus. Il gioco non premia molto i conflitti a fuoco troppo plateali e dovremo utilizzare le armi esclusivamente quando verremo scoperti dai nemici.
L’intelligenza artificiale dei nemici è un po’ scarsina e infatti non svilupperanno mai alcuna strategia sensata per farci fuori ma si limiteranno esclusivamente a ripararsi dietro le coperture disponibili e a riempirci di piombo. Nella modalità veterano però c’è da dire che basteranno proprio pochi colpi per farci stramazzare al suolo in men che non si dica. Nel gioco inoltre saremo in grado di sperimentare alcune funzioni investigative che ci obbligheranno a ricercare indizi in ogni area utili per risolvere tutti i vari casi secondari.
Sparatorie indiscriminate
Per quanto concerne il multiplayer invece le cose vanno decisamente meglio e i lag di Battlefield 4 su One sono solo un lontanissimo e tristissimo ricordo. Il multiplayer poi diverte molto di più rispetto al single player, ma molto di più. I ritmi sono molto diversi rispetto ai canoni della serie, dato che tutti i mezzi classici a disposizione sono stati completamente eliminati. Le mappe sono molto ridotte, ci saranno molti meno cecchini in giro, anche se alla fine la distruttibilità degli scenari purtroppo è stata ridotta all’osso. Anche le armi più potenti come i lanciarazzi o le mitragliatrici più letali sono state limitate a semplici bonus sparse per le mappe di gioco e quindi non più in dotazione a diverse classi.
Il multiplayer in soldoni è tutto basato sull’eterna lotta tra guardie e ladri, in uno vero e proprio scenario di guerriglia urbana alla Heat la Sfida. Gli scontri si risolvono quindi quasi tutti a breve distanza, soprattutto a colpi di shotgun. Le mappe ridotte in questo caso risultano parecchio caotiche e quindi dovrete farci un po’ la mano prima di padroneggiare al meglio la situazione. Anche il sistema di progressione delle classi è cambiato e ora il sistema di sbloccaggio degli equipaggiamenti è totalmente nelle mani del giocatore. Inoltre partecipando alle varie partite guadegnermo dollaroni che ci permetteranno di acquistare vari potenziamenti. In questo modo le quattro classi presenti saranno tutte piuttosto bilanciate. I veicoli disponibili sono circa venticinque ma saranno solamente elicotteri da trasporto, mezzi blindati o rombanti motociclette, tutti molto più veloci che in passato. Sono state introdotte anche nuove armi come tutta una serie di armi bianche, taser paralizzanti e perfino al possibilità di interrogare gli avversari, svelando così sulla mappa tutti gli alleati dei nemici come fosse un uav.
Nuove modalità per ammazzarsi
Sono state introdotte diverse nuove modalità. Crossfire è una modalità indiavolata e rapidissima che ricorda parecchio da vicino quanto visto in Counterstrike. In Rescue, come si evince dal titolo,dovremo riuscire a salvare degli ostaggi controllati dall’Intelligenza Artificiale, caricandoceli sulle spalle e portandoli in salvo nei punti di estrazione. Hotwire invece è tutto basato sui furti di veicoli tra guardie e ladri, il cui possesso prolungato il più possibile farà perdere ticket agli avversari. Questa è sicuramente la modalità migliore per raccogliere quanto più denaro possibile.
Heist e Blood Money infine sono le modalità cardine in cui dovremo svaligiare scassaforti e scappare dalle guardie oppure scontrarci direttamente con la polizia per il possesso del territorio sulle mappe. Saranno presenti anche la Conquista e un Team Deathmatch che raggiunge i sessantaquattro giocatori contemporaneamente.
Altalena grafica
Per quanto riguarda il comparto tecnico Battlefield Hardline vede notevoli alti e bassi. La cura dei dettagli classica del brand qui manca infatti come ad esempio le animazioni facciali dei personaggi durante le cutscenes. Anche l’illuminazione non è gestita a dovere e i poligoni non sono gestiti al meglio,soprattutto negli impatti tra veicoli. Anche la gestione dei veicoli su strada non è stata realizzata nella maniera più realistica possibile.
Buona però la stabilità del titolo sui 60 FPS.
[signoff icon=”quote-circled”]Hardline è un titolo controverso e diverso dal solito. L’atmosfera da grande serie di Hollywood c’è tutta peccato che finisca prima ancora di appassionare. Il comparto multiplayer è rapido e divertente ma se fosse stato curato leggermente di più sarebbe stato un autentico capolavoro.[/signoff]