Batman: The Telltale Series – Ep. 1 Realm of Shadows – Recensione
Batman ha da sempre un fascino tutto particolare. Archetipo dell’eroe umano senza superpoteri è una combinzione di psicologia complessa, temi morali e dirompente carisma, capace di ispirare una smodata quantità di fumetti, film e serie varie. Anche in campo videoludico non è passata generazione di console senza almeno un titolo dedicato al vigilante mascherato di Gotham; un percorso di qualità altalenante culminato con l’eccellente serie Arkham di Rocksteady. Tutti titoli action per lo più creati con lo scopo di farci giocare nei panni dell’Uomo Pipistrello e la sua inesauribile scorta di gadget e veicoli speciali. Nessuno ha mai tentato di ricongiungere l’eroe DC alla sua radice fumettistica, di andare oltre il costume e metterci (anche) nei panni dell’uomo. A questo ci pensa Telltale Games, che con il suo stile da fumetto interattivo definisce un nuovo scopo: guidarci in un’avventura prettamente narrativa in cui poter guidare le scelte di Bruce Wayne / Batman a seconda della nostra volontà.
Del resto se c’è un team di sviluppo capace di farci dimenticare il bisogno di menare i tasti sul joypad per immergerci totalmente in una storia è proprio Telltale Games, che negli anni passati si è aggiudicata un crescendo di licenze importanti, da The Walking Dead a Game of Thrones. Dopo la parentesi deludente di The Walking Dead: Michonne, la tensione per un sapiente utilizzo di un nome importante come quello di Batman era forte. Per fortuna Telltale sembra essersi impegnata a dovere per questa nuovo titolo, riuscendo ad introdurre qualche novità al suo tipico “format” di gioco, proponendo nel contempo un’avventura che risultasse comunque nuova.
Dietro la maschera
Il primo episodio, Realm of Shadows, si colloca agli inizi della carriera del Crociato Mascherato. Batman si è da poco rivelato alla città e i criminali lo considerano ancora una leggenda da strada. Sia la polizia – con l’immancabile Jim Gordon – che l’intera opinione pubblica di Gotham ancora non sanno bene cosa pensare di questo vigilante vestito da pipistrello, ed è proprio questo che le nostre azioni determineranno. Il gioco è infatti costituito da un susseguirsi di dialoghi e scene di azione in Quick Time Event che mettono il giocatore di fronte a scelte di condotta che avranno delle ripercussioni sul delineamento morale del protagonista e, di conseguenza, su come come sarà considerato dagli altri personaggi. Nei panni di Batman potremo scegliere di essere più o meno violenti, più dediti al “fine che giustifica i mezzi” o a una condotta integerrima. Alla luce del sole, nei panni di Bruce Wayne, dovremo invece districarci tra i giochi di potere scegliendo se accettare compromessi poco raccomandabili o mantenere una salda integrità, così scomoda e pericolosa in una città come Gotham dove il crimine organizzato si nasconde dietro ogni angolo.
Uno degli elementi più interessanti è stata la coraggiosa scelta di Telltale di reinterpretare i personaggi che ruotano attorno al protagonista come gli storici antagonisti di Batman, che hanno dei ruoli diversi dal solito: Harvey Dent è candidato a sindaco e la sua campagna elettorale è finanziata da Bruce Wayne, con cui condivide la voglia di strappare la città dalle mani del crimine. Oswald Cobblepot, non ancora il Pinguino, è amico di infanzia di Bruce ed è finito in miseria dopo la caduta in disgrazia della propria famiglia. Sono quasi dei “what if“, lievi alterazioni che potrebbero far storcere il naso ai puristi, ma che permettono un nuovo equilibrio tra i personaggi e di conseguenza creano i presupposti per una storia nuova, meno prevedibile, in grado di stupire e intrattenere anche i fan più assidui dei fumetti.
Se da un lato possiamo apprezzare un buon lavoro di scrittura e di regia per le scene, dall’altro ci troviamo di fronte a un primo capitolo non troppo efficace per ritmo narrativo. Realm of Shadows infatti ha l’ingrato compito di introdurre i vari personaggi e le vicende in corso, racchiudendo il tutto nel corso di un episodio che dura circa un paio di ore di gioco. Dopo un inizio esaltante nei panni di Batman assistiamo a una sostanziosa parte centrale con Bruce Wayne, decisamente più lenta e meno entusiasmante. La tensione narrativa è in salita e solo nell’ultima parte il capitolo viene coronato da un degno climax, sia per quanto riguarda la storia che le soluzioni di gameplay. A meno che non riusciate a stare senza una puntuale dose di azione, potrete comunque apprezzare la buona caratterizzazione dei personaggi, l’accento sul doppio ruolo di Bruce/Batman e una mise-en-scène generale che fa presagire una storia dall’ottimo potenziale.
Osservare e agire
Nonostante sia incentrato molto sul valore narrativo, sarebbe difficile immaginare un gioco dedicato a Batman senza l’azione che contraddistingue il personaggio. I combattimenti che intraprendiamo sono coinvolgenti e ben coreografati. Se da un lato possiamo rilevare un ritmo dei Quick Time Event più incalzante rispetto al solito, dall’altro c’è da constatare che il gioco (almeno per questo primo capitolo) è molto permissivo, e anche mancando diverse volte la giusta pressione dei tasti non si va necessariamente incontro a un Game Over.
In un’occasione avremo anche l’opportunità di avvalerci di una delle qualità migliori che Batman utilizza per avere la meglio su molti nemici: la strategia. Dagli occhi di un drone potremo infatti analizzare un’edificio da assaltare e pianificare il modo in cui liberarci delle guardie a seconda della loro posizione. Sistema interessante ma evidentemente ancora solo accennato, dato che per ogni furfante da abbattere avremo un paio di opzioni, entrambe valide in ogni caso.
Verso la fine del capitolo potremo inoltre dare sfogo al famoso acume del “Miglior detective del mondo”, analizzando una scena del crimine. Collegando gli indizi e le tracce ritrovate potremo ricostruire gli avvenimenti accaduti sul luogo. Anche in questo caso la difficoltà degli enigmi non è affatto elevata, ma la sola presenza è una variazione di dinamiche ben gradita, oltre a calzare perfettamente il modus operandi di Batman.
Da segnalare infine la nuova modalità Crowd Play di Telltale Games (che sarà utilizzata anche anche per i titoli futuri), che permette di far vivere l’avventura in multiplayer collegando altri device (PC, smartphone, tablet) alla partita in corso, inserendo la possibilità per gli altri giocatori (o meglio: spettatori) di partecipare alle varie scelte durante la partita. Feature interessante ma limitata: ai device collegati arriva infatti solo la schermata di scelta, non lo streaming completo. I vostri amici dovranno quindi trovarsi comunque nella stessa stanza o seguirvi online, vedendosela in questo secondo caso con i rischi del ritardo dello streaming.
Stile e limiti
In occasione di questo titolo Telltale ha utilizzato una versione evoluta del proprio motore grafico (che sarà la base anche per i prossimi progetti del team). Nonostante la resa grafica sia notevolmente migliorata rispetto al passato, dimostra ancora qualche limite: ci riferiamo soprattutto ad alcune animazioni abbastanza rigide e alcune texture di contorno non proprio particolareggiate. A parte questo, segnaliamo buoni miglioramenti per gli effetti di illuminazione e le animazioni facciali. Il peculiare stile di Telltale, poi, si sposa perfettamente con questa incarnazione ludica più “fumettosa” di Batman.
Al comparto audio troviamo un Jared Emerson-Johnson in ottima forma, che ha realizzato una colonna sonora semplicemente perfetta per il soggetto. Il tema principale del gioco riesce a evocare in un perfetto equilibrio gli ottoni melanconici di Danny Elfman e gli archi incalzanti di Hans Zimmer, riuscendo nondimeno a ricollegarsi ai toni solenni della serie Arkham di Nick Arundel e Ron Fish. Il doppiaggio (solo in inglese) è di buona fattura, ma da Troy Baker (che doppia il protagonista) abbiamo decisamente visto performance migliori. Poco simpatici gli occasionali momenti di asincronia del labiale.
Al momento dell’uscita, diversi utenti PC hanno riscontrato alcuni problemi tecnici, ma per fortuna Telltale ha in breve tempo rilasciato una patch per risolverli.
Batman: The Telltale Series dimostra delle buone basi: un’avventura che fa della narrazione il suo punto focale e una formula che si adatta allo stile del protagonista, inserendo nel sistema di gioco alcune migliorie e qualche timida novità. Se questa timidezza sia dovuta alla volontà di creare una curva di difficoltà aspra e poco “traumatica” o a una vera e propria incapacità di sfruttare i nuovi elementi lo vedremo in futuro. Sappiamo ormai che i giochi di Telltale hanno l’abitudine di partire lenti per poi riprendersi alla grande nel corso degli episodi successivi. Realm of Shadows ci fornisce un overture non troppo esaltante, ma che trasuda grande potenzialità per i prossimi capitoli. Al di là di qualche incertezza tecnica, il concept e lo stile di base ci hanno convinto. Da qui in avanti la nuova opera di Telltale può solo migliorare.
Pro
- Fumetto interattivo coerente con lo spirito di Batman
- Ben scritto e diretto
- Novità interessanti alla canonica ricetta Telltale...
Contro
- ... anche se per ora non sfruttate al meglio
- Bassa longevità e senso di sfida
- Parte centrale abbastanza lenta