Batman: Arkham Origins – Cold, Cold Heart – DLC
In Arkham Origins abbiamo scoperto come Bruce Wayne ama passare la vigilia di Natale, ovvero dandole di santa ragione ai criminali che infestano Gotham City. Nel DLC “Cold, cold heart” assisteremo al veglione di capodanno in stile Uomo Pipistrello: indovinate come andrà a finire per i suoi nemici?
Tra neve e ghiaccio
Ricorderete la Gotham di Arkham coperta da una folta coltre di neve: con un tempo del genere la comparsa del Dottor Fries – alias Mr. Freeze – era quasi scontata, ed è infatti sulla sua tormentata figura di villain divenuto tale per salvare la moglie malata che si concentra la narrazione di questo DLC, che promette tre ore di gioco che si integrano perfettamente con la trama dell’avventura principale.
La storia di Cold, Cold Heart ci mostrerà in realtà anche altri protagonisti dell’universo di Batman, come il Pinguino, Anarchy – i cui scagnozzi rappresentano una delle side quest più estese del DLC – il maggiordomo Alfred e il filantropo Ferris Boyle. È proprio quest’ultimo a dare il La all’Uomo Pipistrello per tornare in azione: durante il veglione di Capodanno gli sgherri del Pinguino metteranno a ferro e fuoco villa Wayne, aprendo la strada all’arrivo di Freeze e rapendo Boyle apparentemente senza motivo. Non diciamo altro per non rovinarvi la sorpresa, se non che vedere la propria casa distrutta dai criminali è un motivo più che sufficiente per Bruce per scendere nella Bat-caverna e indossare “l’altro completo da sera”, come lo chiama Alfred, per rimettere a posto le cose alla stessa maniera di quanto fatto la vigilia di Natale. Preparatevi a menar le mani, Batman è di nuovo in strada.
Mai attaccare briga con Batman
È una lezione che i criminali non imparano mai, per nostra fortuna di videogiocatori: come ci hanno abituato i precedenti capitoli della serie Arkham, la giusta pressione dei tasti di attacco e contrattacco ci permetterà di inanellare spettacolari combo rimandando al mittente ogni tipo di attacco. Se non giocate ad Arkham Origins da qualche tempo vi ci vorrà in realtà qualche minuto per riprendere il totale controllo delle varie mosse e contromosse disponibili: il gioco vi metterà infatti fin dai primi minuti contro avversari armati di scudo e pungoli elettrici, per non parlare di quelli ai quali Freeze ha dato una copia del suo cannone spara ghiaccio. Ognuno di questi particolari avversari deve essere stordito con una diversa combo prima di essere definitivamente atterrato, pertanto vi consigliamo di ripassare le basi del combattimento di Origins per non farvi cogliere impreparati.
Tornano anche le spettacolari sezioni stealth, in questo DLC più che mai perfetto bilanciamento ai momenti action (memorabile la lunga ultima sezione prima del gran finale). In questi frangenti sarà fondamentale eliminare i nemici presenti senza farsi scoprire, sfruttando tutti i vantaggi messi a disposizione dal terreno di gioco: gargoyle a cui appendere i malcapitati antagonisti, muri da fargli esplodere addosso, spettacolari combo da ko immediato con i quali sorprenderli comparendogli improvvisamente alle spalle, come solo l’Uomo Pipistrello sa fare.
Sono ancora disponibili tutti i gadget della Bat-cintura – eccezion fatta per le granate alla colla, che Alfred dirà essere diventate instabili dopo Natale – più qualche gradevole aggiunta: se poco vi diciamo della nuova tuta XE, costume termico senza il quale vi sarà impossibile affrontare il gelido Freeze, non possiamo tacere sul Batarang termico, utilissimo tanto nella risoluzione degli enigmi che nei momenti stealth. Grande ritorno, infine, anche per la coreografica modalità detective, grazie alla quale potremo analizzare la scena del crimine e scoprire i successivi obiettivi dell’avventura.
Niente di nuovo se non qualche aggiunta minore come il Batrang termico, ma con un gameplay semplice e allo stesso tempo profondo come quello di Origins, certo non potevamo aspettarci chissà quale stravolgimento.
Vista da pipistrello
Il comparto tecnico di Cold, cold heart è il medesimo di Batman: Arkham Origins, con tutti i pro e i contro già riscontrati durante la recensione di allora. Siamo in particolar modo rimasti – purtroppo negativamente – stupidi da come non siano stati risolti i cali di framerate e alcuni, seppur sporadici, scatti quando l’azione è veloce e ricca di elementi in movimento. Non è bastato ridimensionare la parte esplorabile di Gotham durante la parte centrale dell’avventura: nonostante i distretti esplorabili siano solamente due, negli spazi aperti è più facile che il motore grafico soffra un po’ più del dovuto. Stesso discorso per le espressioni facciali e per la caratterizzazione dei personaggi non in costume: Bruce Wayne, nei primi minuti di gioco, assomiglia un po’ troppo ad una statua di cera, così come appaiono poco rifiniti i personaggi non giocanti incontrati nella villa.
A far chiudere un occhio su questi difetti ci pensa in realtà la struttura stessa del DLC, che per la maggior parte si svolge in costume e in spazi chiusi: le animazioni di Batman sono come sempre altamente coreografiche e in grado di dare l’idea della forza con cui combatte l’Uomo Pipistrello, così come gli spazi chiusi della villa (dalla sala congressi alla cantina dei vini), della Bat-caverna e della Gothcorp (l’edificio dove si svolgerà buona parte dell’avventura) sono cupi e gotici in pieno stile Batman.
A far dimenticare le piccole magagne grafiche ci pensa anche l’ottima colonna sonora, come da tradizione ricca di archi e parti corali, il tutto per ricreare il clima angoscioso e grottesco che ben si sposa con la fumettosa Gotham City ritratta sotto la neve che tanto riporta alla mente il mai troppo osannato Batman cinematografico di Tim Burton. Da segnalare, infine, come sia anche questa volta presente il doppiatore originale dei cartoni animati di Batman, voce che oltre che dare continuità alla serie permetterà a tutti gli appassionati del cartone di apprezzare (su tutte) ancora una volta la recitazione di Marco Balzarotti nei panni di Batman/Bruce Wayne.
In conclusione
Possiamo dire, in sintesi, che Cold, Cold Heart è il DLC che ci aspettavamo: a suo favore va sicuramente riconosciuta l’abilità di continuare con la narrazione di Arkham Origins, aggiungendo ben tre ore di solida trama e contestualizzando a dovere il primo incontro tra Batman e Mr. Freeze. Tutto questo, considerando che i DLC dedicati ai precedenti episodi di Arkham – eccezion fatta per Catwoman – erano delle semplici arene in cui combattere impersonando i vari comprimari della serie, a nostro parere vale da solo l’acquisto. Chi ha storto più di una volta il naso di fronte alle mancanze dell’avventura principale, invece, sappia che le imperfezioni e gli sporadici rallentamenti del motore grafico non sono stati risolti. Detto questo, Cold, Cold Heart resta comunque un validissimo antipasto in attesa dell’approdo di Batman sulle console di nuova generazione, con quell’Arkham Knight che tutti i fan stanno attendendo con ansia.