Baten Kaitos: Eternal Wings and the Lost Ocean – Recensione Baten Kaitos: Eternal Wings and the Lost Ocean

Quasi sconosciuto, ma di grande effetto

Jrpg, un genere di giochi che vanta un gran numero di appassionati al giorno d’oggi, una gran parte dei quali guadagnati durante il periodo delle console a 16 bit soprattutto grazie al famigerato SNES o Super Nintendo qualsivoglia; ebbene, in un mercato piuttosto saturo di titoli e serie famose quali i vari Final Fantasy, Kingdom Hearts e Tales of, in molti hanno fatto l’abitudine a vedere "il capolavoro" solitamente targato da nomi prestigiosi quali Squarenix e Konami.

Talvolta capita però di ritrovarsi per le mani titoli alquanto sconosciuti ma non meno belli di quelli più noti: questo è quello che succede proprio con Baten Kaitos, un titolo creato da Monolith software e distribuito da Namco in esclusiva per Nintendo Game Cube.

Un mondo di nuvole e carte

Diversi secoli fa venne combattuta una sanguinosa guerra tra il genere umano e Malpercio, il Dio della distruzione.
In seguito alla sconfitta e l’esilio di quella malvagia entità venne eseguito un rituale che separò le terre emerse in 5 grandi isole sospese nel cielo; gli uomini ricominciarono così a vivere lontani da quel ricordo e da quello che una volta chiamavano oceano.

Ogni essere umano è ormai dotato di un paio di ali chiamate "Ali del cuore", a causa della forma che prendono in base ai desideri e le emozioni del proprio portatore; ma la magia di questo mondo non si ferma qui, ogni abitante infatti utilizza i "Magnus", carte dai misteriosi poteri che racchiudono in loro ogni singola essenza fisica e non. Il nostro ruolo all’interno del gioco sarà quello di impersonare uno spirito guida al seguito del protagonista, Kalas, un ragazzo mosso dal sentimento di vendetta nei confronti dell’impero di Alfard e di altri cinque compagni che troveremo strada facendo all’intero di questo mondo sospeso tra le nuvole; dovremo guidarli e consigliarli durante tutta la loro avventura.

Se dico "Gioco di ruolo"… Tu cosa dici ?

Abitualmente, quando si parla di Jrpg, si tende ad immaginare una storia intricata, combattimenti a turni armati di spade o armi stravaganti come il famigerato Gunblade o fucili al plasma; strano ma vero, qui utilizzeremo delle carte. una scelta piuttosto bizzarra forse, ma sicuramente di grande effetto, soprattutto per la sua complessità. Se c’è una cosa di veramente particolare ed originale oltre all’ambientazione in questo titolo, questa cosa è sicuramente il Battle System; infatti avremo a disposizione per ognuno dei nostri personaggi un mazzo di "Magnus" completamente personalizzabile.

Queste carte verranno utilizzate per ogni azione dei nostri personaggi in battaglia: Attacco, difesa, cura, ma non solo, ogni carta dispone di uno o più valori numerici, che associati tra loro in determinati ordini ed in base alla tipologia di carta daranno spesso e volentieri risultati inaspettati quali colpi speciali, combo di vario tipo e addirittura la creazione di carte completamente nuove. Per aggiungere poi una nota speciale a questi "Magnus" c’è da dire che la maggior parte di essi muterà nel tempo; ad esempio una carta "fiamma viva" col passare del tempo muterà in una "fiamma debole", per poi spegnersi del tutto se inutilizzata, oppure una carta "latte", dopo un certo periodo si trasformerà in "yogurt" ed in seguito in “formaggio” per effetto della fermentazione, andando così ad arricchire ulteriormente la riserva di carte di Kalas e compagni.

Questo però non è tutto; durante gli scontri, la tempistica rappresenterà un ruolo fondamentale per conseguire la vittoria sui nostri avversari: avremo un tempo limite per scegliere le sequenze di carte da utilizzare in attacco o cura, cosa che invece sarà drasticamente ridotta quanto toccherà a noi difenderci per evitare la sconfitta. Ovviamente la composizione del nostro mazzo peserà sullo svolgersi delle battaglie, specialmente durante i primi scontri, data la limitatezza del numero massimo di Magnus consentito; valore scandito dal nostro livello di classe.

Altra nota di creatività va assegnata al particolare sistema di livellaggio: si accumulerà l’esperienza tramite i soliti combattimenti, ma per poterne usufruire ed aumentare le capacità del party è doveroso recarsi periodicamente a pregare al tempio (accessibile da particolari savepoint), in questo modo potremo aumentare di livello ed elevare la nostra classe con l’ausilio di particolari Magnus raccolti durante lo svolgersi dell’avventura; forse questa particolare scelta potrebbe non piacere ai puristi del genere.

Una bella idea, ma non perfetta.

I ragazzi di Monolith software e Tri-crescendo hanno svolto davvero un ottimo lavoro per quanto riguarda grafica e giocabilità, tutto si muove all’interno di fondali prerenderizzati, animati con cura e farciti di nemici da buttare giù; infatti gli scontri non sono casuali, in questo modo avremo la facoltà di poter evitare le battaglie se ritenute futili o addirittura pericolose.

L’unica cosa poco convincente è il character design, non esattamente all’altezza della grafica utilizzata per molti dei boss presenti; fatto non toglie che ci troviamo di fronte ad una produzione visiva davvero notevole, cosa che si noterà maggiormente quando raggiungeremo determinati scenari dall’impatto visivo davvero spettacolare.

Non si può dire lo stesso del comparto audio purtroppo: gli effetti sonori sono buoni e le musiche molto evocative ed epiche, ma non del tutto azzeccate; specialmente in alcune fasi del gioco avanzato si fa quasi fatica ad ascoltarle per via della ripetitività e monotonia, inoltre il doppiaggio non è dei migliori: pare proprio che i doppiatori abbiano prestato la loro voce quasi svogliatamente, lasciando in alcuni tratti della storia dei personaggi quasi privi di espressività. La longevità invece è piuttosto buona, una sessantina di ore dovrebbero bastare per completarlo, salvo che non vi soffermiate a completare tutte le sub-quest e ricercare segreti di vario tipo, in questo caso il tempo di completamento si allungherà non poco.

In conclusione

Baten Kaitos è una perla rara per i possessori di Nintendo Game Cube; un gioco che ha molto da offrire in quanto ad innovazione e originalità, oltre ad essere un vero spettacolo per gli occhi ed altamente giocabile.
Peccato per la colonna sonora ed il doppiaggio, si poteva fare parecchio di più a mio avviso; ma se state cercando un gioco di ruolo con delle caratteristiche fuori dal comune e coinvolgente, questo pezzo non può mancare nella vostra collezione.

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