Baldur’s Gate 3 PS5 Un adattamento encomiable
Lo scorso agosto Baldur’s Gate 3 è piombato nel mercato facendo terra bruciata attorno a sé e affermandosi come nuovo termine di paragone per il genere degli RPG per gli anni a venire. Il capolavoro di Larian Studios ha già risucchiato ore di gioco dagli utenti PC, ma da settembre è approdato anche su PlayStation 5.
Baldur’s Gate 3 PS5 è sorprendentemente fedele
Se stai leggendo queste righe quasi sicuramente è perché sei ancora dubbioso se acquistare o no questo titolo per la piattaforma Sony. Del resto Baldur’s Gate 3 appartiene a una serie tipicamente concepita per mouse e tastiera, quindi è più che legittimo avere dei dubbi per questa conversione all’esperienza su console. Vediamo di capire cosa cambia.
Per cominciare voglio ribadire brevemente un concetto fondamentale: se sei un amante del genere non puoi assolutamente perderti un gioco come Baldur’s Gate 3.
Il lavoro di Larian Studios è davvero una master class su come realizzare un RPG, e lo è su tutti i fronti: il mondo di gioco ricco e interconnesso, il quest design, la scrittura di storie e personaggi, nonché la rappresentazione dell’universo di Dungeons & Dragons.
Se giochi prevalentemente su console, e magari la tua esperienza si estende per lo più ai JRPG, Baldur’s Gate 3 è l’occasione di scoprire un nuovo modo di concepire il videogioco di ruolo, dato che gli RPG di stampo occidentale sono tradizionalmente più improntati sulla libertà di esplorazione e offrono maggiori possibilità di dialogo rispetto alle produzioni giapponesi.
Non intendo riepilogare ex novo tutte le caratteristiche e i pregi dell’opera di Larian Studios, di cui abbiamo già parlato ampiamente nella nostra recensione della versione PC. In questa sede mi concentrerò invece sul giudizio della versione per PS5, sull’esperienza di gioco pad alla mano, l’adattamento tecnico e l’esperienza multiplayer.
Parliamoci chiaro: Baldur’s Gate, come serie, è nata e cresciuta su PC, ed è quindi comprensibile che Larian abbia voluto portare avanti questa tradizione senza avvitarsi in compromessi forzati che avrebbero rischiato di lasciare insoddisfatti tutti. Quindi, diversamente da titoli come Dragon Age Inquisition, è un’esperienza che è stata pensata come “PC first”.
Nonostante questa matrice inevitabilmente si percepisca, devo dire che gli sviluppatori hanno davvero fatto il possibile per ottimizzare l’esperienza su console senza cambiare nulla del gioco originale.
Rispetto alla versione PC, dove per muoversi basta cliccare sul luogo dove si vuole muovere il personaggio, il personaggio viene spostato direttamente tramite la levetta analogica. Volendo è comunque possibile attivare un cursore a schermo che simuli quello di un mouse per essere più precisi.
Non disponendo di tastiera e puntatore, tutte le opzioni di gioco sono accessibili da menu da richiamare a schermo tramite la pressione dei tasti dorsali del joypad. Le azioni e le abilità/magie dei personaggi sono organizzate in menu radiali, quindi sempre disponibili in pochi attimi.
Rispetto all’interfaccia PC è leggermente più macchinoso e richiede un po’ di tempo per farci l’abitudine (soprattutto quando il numero di radiali aumenterà nel corso del gioco), ma tutto sommato funziona più che adeguatamente. E come lato positivo c’è che con questo sistema i menu non sono sempre presenti a schermo, lasciando più spazio alla visuale del gioco stesso.
Il vero problema sorge quando bisogna gestire l’interazione con gli oggetti negli ambienti, dato che non si può contare sulla precisione e la rapidità di un mouse. In un ambiente con molti oggetti, per evidenziarne uno in particolare bisogna posizionare il personaggio nella giusta direzione e scorrere la selezione tramite i tasti della croce direzionale.
Un sistema molto meno preciso che rende le sessioni di esplorazione e loot estremamente più contorte.
Purtroppo il gioco non supporta mouse e tastiera come periferiche, ma il motivo potrebbe essere che questa versione è stata costruita con un’interfaccia completamente diversa e sarebbe complesso switcharla con quella classica da PC come se niente fosse.
Il fascino del Faerûn
Baldur’s Gate 3 è un gioco visivamente impressionante, soprattutto se ami particolarmente le ambientazioni fantasy classiche. Dal punto di vista tecnico la conversione su PS5 è davvero notevole e ha poco da invidiare alla controparte PC.
Visivamente questa versione si avvicina molto al setting ultra (verificato da Digital Foundry), con una differenza non pesante a seconda della modalità grafica scelta. La versione PS5 permette di scegliere tra Quality (resa grafica migliore ma a 30 fps stabili) e Performance (meglio ma non arriva mai ai canonici 60 fps, oscillando piuttosto tra i 40 e i 55).
C’è da precisare che il titolo anche su PC soffre di qualche incertezza tecnica, bug compresi. Per fortuna non stiamo parlando di un gioco il cui frame rate è vitale per il gameplay, come può esserlo per un action.
Un amico nel gruppo
Una delle feature più interessanti della versione PS5 di Baldur’s Gate 3 è la modalità multiplayer in cooperativa in locale. È dunque possibile invitare un amico o un’amica a casa e affidargli un secondo joypad per godervi l’avventura insieme.
Come funziona? È molto semplice: dopo essersi loggato, il secondo giocatore deve creare un personaggio ex novo, che salirà allo stesso livello del tuo protagonista, e sarà un “ospite” della tua partita. Dovrai solo togliere uno dei quattro membri del tuo team per fargli spazio, ovviamente, e si attiverà lo split screen.
La cosa davvero divertente è che ciascuno dei personaggi può girare e agire per conto proprio. Se il tuo ospite vuole andare a esplorare un altro posto totalmente diverso potrà farlo (stando attento a non ficcarsi nei guai). Non temere comunque per i risvolti della trama: l’ultima parola sulle opzioni di dialogo con i personaggi rimarrà a te.
Nessun vincolo per portare avanti una campagna in cooperativa, tanto che se il tuo ospite non è presente, il suo personaggio sarà sempre disponibile come gregario; quindi teoricamente puoi continuare l’avventura coinvolgendo lo stesso personaggio anche senza che il tuo amico o la tua amica sia effettivamente presente. Anche se rimane il fatto che giocare assieme è estremamente divertente.
Su questo lato al gioco mancano solo due cose: una modalità cooperativa online e soprattutto il tanto agognato multiplayer cross-platform che unirebbe i giocatori PlayStation 5 e PC. Per fortuna Larian Studios ha già annunciato di essere a lavoro per realizzare il cross-play, che non vediamo l’ora che diventi realtà.
Rimane un capolavoro, anche su PS5
Pro
- Un capolavoro del genere RPG
- Ottima conversione grafica e tecnica
- Discreto adattamento dell'interfaccia
- Multiplayer cooperativo divertentissimo
Contro
- Gestione dei menu e delle interazioni con gli oggetti macchinosa
- Mancanza di co-op online e cross-play (per ora)