Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Atelier Marie Remake

Cosa possiamo dire sulla saga di Atelier? Partiamo dicendo che si tratta di una saga storica, nata nel 1997 sulla prima PlayStation, durante il periodo d’oro degli RPG giapponesi. Apprezzata da sempre in Giappone, lo stesso non si può dire in Occidente, dove la serie ha fatto molto fatica a crearsi un nome, se non per gli ultimi capitoli.

Forti del successo della saga di Atelier Ryza, che ha raggiunto quota 2 milioni di copie vendute in tutto il mondo poche settimane fa, lo studio Gust e il publisher Koei Tecmo hanno deciso di riproporci il primissimo capitolo della serie, Atelier Marie: The Alchemist of Salburg, sotto forma di remake.

La parola “remake” è qualcosa che può spaventare i giocatori di vecchia data, mentre può essere apprezzata dalle nuove leve del gaming che si trovano di fronte a un prodotto più in linea con i tempi. Possiamo dire che nel caso di Atelier Marie, la fase di restyling risulta essere tutto sommato più che buona.

La domanda che molti giocatori si pongono quando si approcciano alla serie è: da quale capitolo posso iniziare? La serie conta oltre una ventina di capitoli, ai quali poi vanno sommati anche i vari spin-off con nuovi protagonisti, nuove storie e tanto altro. Si tratta di una serie che ha 26 anni di storia, pertanto è normale sentirsi spaesati all’inizio.

Beh possiamo dirvi con certezza che Atelier Marie Remake è il capitolo perfetto per muovere i primi passi verso questa fantastica serie. Insomma parliamo pur sempre del primo capitolo che ha dato origine alla saga e non è necessario aver giocato gli altri capitoli per apprezzarlo appieno.

Esami, non vi temo!

Siete stanchi di dovere sempre salvare il mondo dal cattivo di turno? In Atelier dimenticatevi di antagonisti o altro, il focus della serie è ben diverso. Facciamo innanzitutto la conoscenza della nostra protagonista, Marlone, o per gli amici Marie, una giovane alchimista che sta lottando duramente contro una malvagia entità chiamata “esami per il diploma”.

La nostra giovane studentessa frequenta l’Accademia Reale di Magia, o comunemente abbreviata in Accademia nel gioco, con risultati disastrosi tanto da essere l’ultima classificata in graduatoria. La professoressa, ormai rassegnata, decide a questo punto di mettere alla prova la nostra Marie affidandogli un Atelier con lo scopo di creare un oggetto che possa impressionarla.

Quest’ardua impresa dovrà essere svolta entro 4 anni di tempo e non di più. Marie dovrà rimboccarsi le maniche per migliorare le sue abilità alchemiche, lavorare sodo svolgendo compiti di tutti i tipi e studiare molto al fine di raggiungere l’obiettivo affidatogli.

Atelier Marie Remake

Un gameplay misto e ben riuscito

Il gameplay di Atelier alterna fasi esplorative, combattimento a turni in pieno stile giapponese, momenti da visual novel e crafting. In vista dell’esame, Marie, dovrà racimolare qualche soldino per comprare utensili per la creazione e la lavorazione dei materiali, libri da studiare e anche per assoldare membri del party che ci accompagneranno al di fuori della cittadina di Salburg.

A Salburg possiamo trovare un buon numero di companion da reclutare. Troviamo la nostra amica del cuore Schea Donnerstag, l’avventuriera Ruven Filnir, il cavaliere ormai in pensione Kugel e così via. Incontreremo ulteriori personaggi nel corso della storia, anche fuori dalla città, che diventeranno presto nuovi compagni d’avventure.

Tutto ha un costo in Atelier, compreso il reclutamento dei personaggi al proprio party. Il costo giornaliero varia in base al livello di amicizia con questi personaggi secondari. Schea, ad esempio, essendo nostra amica, non avrà alcun costo, mentre l’avventuriere Ruven si farà pagare per entrare nel team (e nemmeno poco!).

Il costo varia anche in base alla classe del personaggio e del loro livello EXP. Chiaramente più il livello è alto, maggiore è la potenza del personaggio. Tuttavia, maggior tempo passiamo con questi compagni e minore diventerà il costo in futuro, oltre al fatto che sbloccheremo degli eventi dedicati con questi personaggi scoprendo anche il loro passato.

Una volta creato il nostro team, di massimo 3 membri, possiamo partire alla ricerca di materiali per il crafting. Ogni zona è diversa con mostri e materiali ben specifici. Le zone vengono sbloccate proseguendo man mano nel gioco e ascoltando i vari pettegolezzi alla taverna della città, in particolare dal buon vecchio Dio – no, non parliamo di quel Dio – ma del proprietario della taverna.

Dietro un piccolo compenso di 100 monete, possiamo ottenere informazioni utili da Dio (suona malissimo detto così, ma purtroppo è il suo nome). Possiamo ottenere la posizione di determinati materiali, nuove zone da esplorare, zone da evitare perché non abbiamo un livello abbastanza alto, oppure voci su quello che sta succedendo fuori dalla città.

Alla taverna è possibile anche prendere gli incarichi, utili per ottenere denaro e reputazione. Maggiore è la reputazione, migliori saranno gli incarichi. Si consiglia di visitare spesso la bacheca della taverna in quanto, in alcune occasioni, è possibile imbattersi in nuovi avvenimenti che variano in base al periodo dell’anno, che possono essere delle festività o degli eventi in arrivo.

Le fasi di combattimento e i minigiochi

La fase a turni dei combattimenti è molto classica e basilare. A rotazione i nostri personaggi e i nemici sferrano un colpo, normale o speciale, finché uno dei due non consuma gli HP dell’altro. Parliamo dunque del classico combattimento RPG di stampo giapponese.

Troviamo comunque un accenno di strategia nell’impostazione del party in quanto è possibile scegliere chi mettere in prima linea e chi mettere nelle retrovie. Nulla di sconvolgente, ma i combattimenti non sono il focus del gioco dopotutto.

Ci sono anche una serie di minigiochi, 6 in totale, in cui possiamo giocare dal menù extra del gioco. In caso di successo, sbloccheremo diverse ricompense. Ogni tanto ci capiterà di imbatterci in questi minigiochi anche durante le fasi esplorative nelle varie zone.

Atelier Marie Remake

Il tempo, una meccanica fondamentale!

Come dicevamo prima, il nostro obiettivo va raggiunto entro e non oltre 4 anni di tempo. Il tempo diventa dunque un elemento fondamentale del gioco e per chi ha giocato i vecchi Atelier sa bene quanto profonda sia questa meccanica presente in quasi tutti i capitoli.

Ogni nostra azione farà passare intere giornate, facendoci avvicinare sempre di più al giorno programmato in cui dovremo consegnare il fatidico oggetto alla professoressa. Uscire dall’Atelier consuma un giorno, raccogliere un oggetto consuma un giorno, craftare un oggetto può consumare dieci giorni, andare in esplorazione ne può consumare dai cinque ai quindici giorni, e così via.

Inoltre, il passare del tempo comporta anche al cambio delle stagioni. Ogni cambio di stagione modifica non solo il terreno, ma anche gli ingredienti che possiamo trovare in quella stagione. Gli ingredienti che troviamo in Inverno, non possiamo trovarli in estate e viceversa.

Seppur possa sembrare stressante questa meccanica, è ben integrata nel contesto del gioco. Il passare delle giornate modifica anche le stagioni, con nuovi eventi e missioni disponibili, dandoci comunque un senso di progressione quasi come fossimo noi stessi a dover superare quest’esame. Di tempo a disposizione ce n’è comunque in abbondanza, quindi non vi preoccupate di perdere qualche giorno.

Per chi invece non vuole essere vincolato dal fattore tempo, è presente una modalità con tempo illimitato, una novità introdotta per il remake e creata ad-hoc per chi vuole rilassarsi e immergersi nella storia. Chiaramente, come ci avvisa il gioco, alcuni eventi non sono disponibili in questa modalità dato che avvengono in date precise.

Atelier Marie Remake

Atelier Marie un remake “necessario”, ma poco coraggioso

Seppur differente dall’originale, in particolar modo per quanto riguarda la grafica, i disegni e il gameplay aggiornato e moderno, lo spirito di Atelier è più vivo che mai in questo remake. Sono passati quasi 26 anni dall’uscita di Atelier Marie per PlayStation 1, quindi un remake era più che doveroso.

Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg è stato annunciato come tributo alla saga per festeggiare il 25mo anniversario. Questo capitolo è dove tutto ebbe inizio, adatto sia ai veterani che ai nuovi arrivati con la voglia di scoprire un RPG atipico con sezioni di crafting e progressione della protagonista e dei legami con i suoi amici.

Il remake è stato aggiornato graficamente passando dai modelli 2D a quelli 3D, con personaggi dalle sembianze “chibi”, molto carini da vedere, ma dopo gli ultimi capitoli, come Atelier Ryza, vedere questo tipo di grafica può far storcere il naso. Dato che si tratta di un capitolo importante della saga, ci saremmo aspettati un tipo di trattamento diverso per questo remake.

Anche le illustrazioni dei personaggi durante i dialoghi sono cambiate e in questo caso risulta più in linea con le ultime opere di Koei Tecmo, lasciandosi alle spalle quel disegno tipico degli anni ’90. Rimangono comunque un bel vedere durante gli scambi di battute tra i personaggi.

Il gameplay è stato modernizzato aggiungendo diverse meccaniche. Il tutorial e le guide spiegano per filo e per segno tutte le meccaniche, rendendo il gioco facile da capire anche per chi, magari, si avvicina per la prima volta a un Atelier.

Infine è stata aggiunta una modalità, o meglio un luogo, chiamato Hall of Memories in cui possiamo sbizzarrirci con la modalità foto. Possiamo decorare una stanza selezionando il pavimento, posizionando oggetti e mettere in posa i nostri personaggi preferiti.

In conclusione

Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg è un titolo che ripesca tanto dai capitoli precedenti. Gust ha fatto tesoro di tutto ciò che imparato in passato e inserito in questo remake più elementi possibili ma, sfortunatamente, lato grafico non è stato fatto quel salto in più che in molti si aspettavano.

Rimane comunque un ottimo punto di partenza per chi si approccia alla serie. Il titolo non dispone dell’italiano, come per gli altri titoli della serie, con audio solo in giapponese e sottotitoli in inglese. L’uscita sul mercato è prevista per il 13 luglio 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch e PC via Steam.

7.9
Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg è il primissimo capitolo della saga riproposto in chiave moderna, ma con un restyling grafico che potrebbe non piacere a molti.

Pro

  • Atelier in tutto e per tutto
  • Gameplay aggiornato e modernizzato
  • Gli eventi arricchiscono l'esperienza
  • Ottima colonna sonora

Contro

  • Il restyling grafico potrebbe far storcere il naso
  • Combattimenti quasi superflui
  • Davvero molto semplice
  • Alla lunga ripetitivo
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