Assassin’s Creed Chronicles: India
Lo spin off della gallina dalle uova d’oro di casa Ubisoft, la trilogia Assassin’s Creed Chronicles, è già arrivato alla seconda incarnazione e questa volta si sposta nella misteriosa e lussureggiante India.
Presto uscirà anche il terzo capitolo ambientato in Russia e poi tutti e tre i titoli raccolti in una comoda versione retail nei negozi. Tutto questo quando la casa francese ha lasciato intendere agli addetti ai lavori che probabilmente la serie regolare di Assassin’s Creed possa saltare il 2016 per tornare prepotentemente e più forte che mai nel 2017.
Due dimensioni o tre?
Assassin’s Creed Chronicles: India è come abbiamo detto il secondo capitolo di questo spin off, interamente in due dimensioni ma inserito in un contesto tridimensionale dall’effetto molto peculiare e piacevole alla vista. Le storie sono ambientate in tre diversi periodi storici e altrettante location geografiche molto differenti tra loro, anche se i rimandi agli episodi principali sono tantissimi e continui, soprattutto quelli rivolti a Ezio Auditore da Firenze.
Climax Studios ha quindi fatto tesoro dell’esperienza accumulata con il primo capitolo ambientato nella Cina imperiale e ci regala un gioco superiore sotto ogni punto di vista che innova la formula originale con diverse e marcate migliorie.
Mi chiamo Arbaaz Mir
Dopo avere impersonato Shao Jun nel Regno di Mezzo del 1500, in questo capitolo faremo la conoscenza dell’assassino Arbaaz Mir, nell’India di metà Ottocento. Attorno al 1840 infatti nel continente indiano si scatenò la sanguinosa faida tra i Sikh e la Compagnia delle Indie Orientali. Arbaaz quindi avrà la missione di combattere questa branca dei templari e nel contempo ritrovare un potente artefatto custodito nelle loro mani.
Lo stile fin dalle prime battute appare diverso rispetto al passato, con l’abbandono delle tinte forti e accese tutte incentrate sul rosso, in favore di colori pastello sul verde e il giallo. In aggiunta a questo anche i fondali sono stati migliorati rispetto al precedente capitolo per quanto concerne il livello di dettagli e degli scorci veramente evocativi. I passaggi in 3d sono stati migliorati anch’essi grazie a una migliore gestione della telecamera che beneficia anche di un framerate molto stabile.
Controlla l’assassino
Il sistema di controllo del gioco è rimasto invece invariato con un’andatura che può passare da camminata a corsa, salti e passaggi da un appiglio all’altro in maniera controllata e infine attacchi leggeri che si alternano a quelli pesanti. La risposta dei comandi è stata comunque resa più efficiente rispetto alle avventure cinesi.
Il gameplay alterna ancora come è ovvio momenti stealth a azione frenetica scandita dal tintinnare delle armi da taglio e il level design esalta il tutto, rendendo possibili varie soluzioni per fronteggiare i vari nemici che vi si pareranno di fronte. Si consiglia sempre e comunque una soluzione silenziosa e quindi molto meno rumorosa, dato che l’intelligenza artificiale dei nemici suggerirà loro sempre e comunque di attaccare a testa bassa e quindi questo aspetto può risultare una scocciatura. In Assassin’s Creed Chronicles: India sono state aumentate dagli sviluppatori anche le sessioni platform che non si limiteranno più come in passato a rappresentare degli sporadici momenti di fuga bensì saranno caratterizzate da impegnative scalate, dove i numerosi ostacoli potranno farvi compiere più di un passo falso.
Sfide
Nel menù principale potremo accedere anche a delle sfide completamente inedite, tanto per variare e spezzare il ritmo del solito gameplay. Gli obiettivi conseguiti in questo caso contribuiranno a sbloccare i livelli successivi. Nella sfida a tempo dovremo trovare tutti gli ologrammi Helix, dove non dovremo ad esempio cadere su zone colorate oppure senza fermarsi mai. Dovremo cimentarci anche in uccisioni sempre diverse, senza possibilmente farsi mai scoprire dagli avversari. I nemici, soprattutto quelli più importanti a livello di narrazione, saranno più difficili da sconfiggere e quindi in questo caso potremo fare affidamento su features particolari come fucili da cecchino ante litteram, bombe fumogene, petardi distraenti e perfino un fischio per attrarre l’attenzione. Con la barra Helix poi potremo diventare invisibili per qualche secondo oppure entrare in una sorta di stato di trance che ci donerà poteri sovrannaturali.
Alla luce di tutta questa ricca offerta di gioco il titolo non è terminabile prima di 4 ore, dato che anche i livelli sono stati nettamente ampliati rispetto a China. Quando avremo terminato il gioco nella sua completezza potremo sbloccare un livello di difficoltà superiore che ci consentirà di raccogliere ulteriori potenziamenti. Ad ogni livello infatti ci verrà assegnato un punteggio di esecuzione e, ad esempio, nel caso in cui riuscissimo ad eliminare tutti i nemici senza mai farci scoprire potremo ottenere il grado di ombra oro che ci regalerà numerosi benefit.
[signoff icon=”quote-circled”]Un buon diversivo dalla saga principale per tutti gli amanti del celebre brand di AC, Tutto è stato migliorato, dalla grafica, alle ambientazioni, alla quantità di contenuti giocabili. Il prezzo budget poi lo rende per gli aficionados un acquisto realmente imprescindibile. L’auspicio è che il prossimo capitolo ambientato nelle fredde lande di Russia possa seguire questa scia e dimostrarsi possibilmente ancora migliore. [/signoff]