Asdivine Hearts – Recensione
Negli ultimi anni Kemco ha rilasciato moltissimi giochi di ruolo per mobile, ed è un po’ un’impresa determinare e dividere i prodotti di qualità da quelli più scadenti e realizzati con più frettolosità. Asdivine Hearts, rilasciato inizialmente per mobile e realizzato con gli sforzi congiunti di Kemco e EXE Create, è uno di quelli su cui certamente vale la pena contare. Certo, il gioco non brilla per originalità ma rimane comunque solido e dalla storia interessante e ben strutturata. Il titolo è quindi approdato sull’eShop di Wii U, e tutti i nostalgici dei jrpg in due dimensioni alla Lunar o alla Final Fantasy vecchio stampo, potranno scoprire un titolo interessante.
Zack e Stella
La vicenda segue le avventure di Zack e Stella, due orfani che si stanno recando nel bosco per rilasciare in natura un felino che hanno curato con amore. Nel loro percorso nella foresta incontrano una divinità della luce, una creatura sovrannaturale che, in forma umana, li informa del grande pericolo che la Terra starebbe per affrontare. Poco dopo la divinità tenta il controllo del corpo di Zack, ma qualcosa va storto e quindi finisce per dimorare nel felino. La cosa ha dei risvolti parecchio umoristici, dato la divinità non apprezza il nome Felix che invece le viene affibbiato.
Il pericolo sta nel fatto che la divinità dell’oscurità sta tentando in tutti i modi di distruggere Asdivine, e questo porterà inesorabilmente Stella, Zack e Felix a intraprendere un viaggio per salvare il mondo. Al nostro team si aggiungeranno altri due personaggi nel corso dell’avventura, in modo da comporre il nostro party con cinque personaggi, il quale rimarrà invariato fino alla fine.
Retrogusto anime
I personaggi di Asdivine Hearts hanno tutti un aspetto da anime canonico, ma hanno comunque personalità e carisma. Felix, ad esempio, con la sua battuta pronta e il suo umorismo, è un personaggio davvero spassoso e ben realizzato. Non mancano quindi i momenti divertenti, ma neanche quelli più profondi e riflessivi, dati da battute e da discorsi profondi e maturi. Dialoghi tutti scritti naturalmente, senza soluzione di doppiaggio, ma comunque mai noiosi da leggere. Il personaggio meno riuscito e stereotipato è forse quello di Zack, modello del teenager ribelle, senza alcuna specificità o guizzo interessante. L’avventura comunque scorre in maniera piacevole e in più di un’occasione vi ritroverete a sorridere per le battute che troverete a schermo.
Sistema di combattimento classico
Se siete pratici di rpg, il sistema di combattimento del gioco in questione non vi sconvolgerà più di tanto. I combattimenti infatti, per certi versi, ricordano molto da vicino quelli di Soul Historica. Ogni personaggio ha i propri attacchi, magie e mosse speciali. Avremo punti spendibili per tali azioni durante la battaglia, e questo significa che per utilizzarli non ci baseremo sulla forza magica. Viene perciò incoraggiato l’uso di queste mosse peculiari per ogni personaggio, piuttosto che gli attacchi normali.
È presente a schermo anche una barra che si riempie con lo scorrere del tempo e permette al personaggio di rilasciare un attacco speciale potentissimo, infliggendo così ingenti danni. Potremo gestire il party in base alle caratteristiche dei personaggi, anche se sempre e solo prima dei combattimenti. Il gioco inoltre propone momenti di crafting, alla ricerca di armi segrete, fossili particolari e gemme rare da spendere poi in equipaggiamento.
Interessante anche l’introduzione del cosiddetto Rubix System. Il Rubix è una piccola griglia in cui ogni personaggio può posizionare delle gemme che andranno a influenzare difesa, magia e altre caratteristiche. In base alla posizione delle varie gemme potremo generare effetti diversi. Queste gemme si possono trovare in bauli e dopo avere sconfitto dei nemici particolarmente coriacei. Ci sono quattro diversi livelli di difficoltà, e più alto sarà il grado di sfida, maggiori naturalmente saranno le ricompense che potremo ottenere.
Il livello di difficoltà può comunque essere sempre aggiustato in game, quindi consigliamo di iniziare in maniera soft per poi passare alle difficoltà più elevate. Il gioco in ogni caso non è dei più difficili, dato che avremo sempre la possibilità di ripristinare MP e HP prima di una boss battle, così come avremo delle scorciatoie per evitare danni irreversibili.
Comparto tecnico
La grafica è anch’essa standard per un titolo di questo tipo, quindi nulla di spettacolare ma comunque carina da vedere a schermo. Non c’è moltissima differenziazione tra protagonisti principali e nemici, ma tutto è in pieno stile jrpg 2d.
È evidente un piccolo neo nei controlli, dato che non sono molto reattivi in tutte le differenti fasi di gioco. Utilizzare il joystick del GamePad è semplice, anche se a volte il personaggio non si muove o si muove troppo velocemente. Su Wii U, a differenza che su smartphone, questo elemento disturba e non poco.
Musica in linea con le produzioni Kemco ma sempre parecchio piatta. Il gioco si completa in circa 25 ore, side quest incluse. Ci sono finali alternativi e storie parallele che quindi incentivano la rigiocabilità e la longevità.
Un titolo discreto, senza infamia e senza lode che, nell’universo degli jrpg, può regalarvi qualche ora di divertimento.
Pro
- Umorismo
- Personaggi con carisma
- Rubix System interessante
Contro
- Controlli poco reattivi