Arctic Adventures: Polar’s Puzzles – Recensione Arctic Adventures: Polar’s Puzzles
Qualcuno si ricorda dell’orso Polar? Si tratta di un simpatico orso bianco protagonista di un titolo della serie Minis uscita sul PSN qualche settimana fa. In Artic Adventures: Polar’s Puzzles torneremo a vestire i suoi panni per confrontarci con 50 nuove sfide proposte sotto forma di schemi da superare spostando blocchi, azionando interruttori e risolvendo enigmi in tipico stile puzzle-game.
Il gioco è un puzzle game con neve e ghiaccio come sfondo e l’orso Polar come protagonista
Questo blocco qui, quest’altro là…
Il Gameplay di Artic Adventures: Polar’s Puzzles è tanto semplice quanto abbastanza vario da tenervi impegnati per qualche ora di gioco: per raggiungere l’uscita dei vari livelli vi sarà richiesto di spostare i blocchi presenti sul terreno, ciascuno dei quali presenterà le sue peculiari caratteristiche e dovrà essere utilizzato in modo differente dagli altri. Dai semplici blocchi di neve o ghiaccio – da distruggere o spostare facendoli scivolare – con il proseguo dell’avventura si arrivano ad incontrare blocchi esplosivi, blocchi di ferro o interruttori da attivare in sequenza per aprirsi la via verso lo stage successivo.
Interessanti soprattutto le meccaniche dei blocchi esplosivi, dal momento che in alcuni livelli ci sarà richiesto di preparare preventivamente il terreno per poi innescare una serie di esplosioni a catena che libereranno la via dagli ostacoli in un colpo solo. Le esplosioni, in questo caso, impatteranno sull’area circostante un po’ come accadeva in Bomberman, per cui dovremmo stare particolarmente attenti a spostare Polar con prontezza e strategia per non venire coinvolti dalle detonazioni.
Da segnalare, infine, una piacevole novità che si inserisce nel gameplay a partire dal nono puzzle proposto: da questo punto in avanti alcuni stage saranno ambientati su una nave che ondeggia nell’oceano. Il movimento dell’imbarcazione farà in modo che dei barili rovesciati rotolino avanti e indietro sul terreno di gioco: starà alla nostra abilità muovere i blocchi di ghiaccio e le casse per intrappolare i barili sugli interruttori e aprirci la strada verso l’uscita. SI tratta di una trovata interessante in quanto evita che il gioco diventi da subito ripetitivo. Alla lunga infatti, ne parleremo tra poco, i puzzle tendono ad assomigliarsi e ad annoiare il giocatore. La presenza di qualche stage più dinamico dove sono richiesti tempismo e prontezza di riflessi – non vi abbiamo ancora detto, infatti, che se Polar verrà colpito da un barile dovrete ricominciare il livello dall’inizio – dona certamente al titolo un po’ di varietà, che in un gioco con meccaniche collaudate e datate come questo non può che essere ben accolta.
I livelli ambientati sulla nave sono i più divertenti e vari dal punto di vista del gameplay
Neve, ghiaccio e… nuvolette
Lo stile grafico di Artic Adventures: Polar’s Puzzles è una via di mezzo tra fumetto e cartoon, in una miscela di semplici modelli in tre dimensioni ed effetti grafici bidimensionali. Graficamente, a dire la verità, il gioco non aiuta molto il gameplay: ci vuole un po’, infatti, per capire quali elementi dello scenario si possono muovere e quali sono invece degli ostacoli. La visuale – dall’alto e leggermente inclinata – permette comunque di avere sempre piena visione della zona di gioco e di pianificare le proprie mosse prima di agire.
Tra gli effetti bidimensionali segnaliamo le nuvolette create dagli oggetti in movimento: spostare Polar o alcuni elementi mobili del gioco genera sempre queste nuvolette in perfetto stile cartoon che, a lungo andare, potrebbero stancare i giocatori più sensibili alla cura nei dettagli. Si tratta infatti di effetti piacevoli, il cui abuso finisce però con il rovinare il gameplay: in un puzzle game la grafica dovrebbe sempre essere al servizio del gameplay ed ogni orpello fine a se stesso è quasi sempre più fastidioso che utile a migliorare l’esperienza di gioco. Detto questo segnaliamo comunque che per essere un titolo della serie Minis Artic Adventures: Polar’s Puzzles è comunque nella media degli altri giochi della collana, per cui chi è abituato a bazzicare nella sezione Minis del PSN non rimarrà deluso dal suo impatto visivo un po’ sottotono rispetto alle produzioni più recenti.
Per quanto in alcuni frangenti utilizzi fin troppo l’effetto cartoon, graficamente il gioco è molto semplice
Tra appagamento e frustrazione
Artic Adventures: Polar’s Puzzles, come la maggior parte dei puzzle game meno famosi, si deve scontrare con il problema dato dalla sua ripida curva di difficoltà: dopo qualche stage di riscaldamento utilizzato perlopiù per aiutare il giocatore a familiarizzare con i comandi, infatti, il gioco inizia a fare fin troppo sul serio. Già nella seconda serie di puzzle i meno esperti dovranno impiegare molto più di qualche semplice tentativo per risolvere con successo i rompicapo proposti. Gli amanti delle sfide e dei puzzle game più ostici, invece, potranno anche trarre diletto da questa scelta degli sviluppatori, in quanto i cinquanta stage proposti sapranno sicuramente dar loro pane per i loro denti. Avvisiamo anche i giocatori più bravi, però: alcuni stage di Artic Adventures: Polar’s Puzzles sono veramente ostici e se la pazienza non è tra le vostre virtù rischierete anche voi di vedere la vostra brama di sfida trasformata in semplice frustrazione.
Un grosso difetto del gioco è il non far capire sempre con chiarezza quando sono state eseguite mosse che rendono impossibile il completamento del livello. Sin dai primi stage, infatti, il rischio di spostare una cassa troppo in là è sempre in agguato: basta un solo passo falso per costringerci a dover ricominciare il livello da capo. Quando i puzzle si fanno più complessi, poi, non è sempre chiaro se i movimenti effettuati sino a quel dato momento siano corretti o comunque correggibili: si rischia così di ritrovarsi a pochi passi dall’uscita e realizzare che, per colpa di un oggetto spostato male in precedenza, non la si può raggiungere. Durante il gioco questa situazione si ripresenta molte volte, per questo ci teniamo a sottolineare come la possibilità di annullare l’ultima mossa fatta sarebbe stata cosa davvero gradita. Consci del fatto che questa opzione avrebbe ridotto anche il livello di difficoltà, togliendo in parte il brivido della vera sfida ai giocatori più audaci, ammettiamo che il poter ritornare sui propri passi dopo essersi accorti di aver compiuto una mossa errata avrebbe aiutato a diminuire la frustrazione causata dal dover per forza ricominciare ogni volta il livello da capo, proseguendo per prove ed errori.
In alcuni enigmi basta una mossa falsa per vanificare tutti gli sforzi fatti fino a quel momento
Un’avventura artica fin troppo gelida
Come giudicare, in definitiva, questo Artic Adventures: Polar’s Puzzles? Come un gioco sviluppato su una buona idea di partenza ma con qualche difetto di fondo che non lo rende adatto a tutti. Tra i punti di forza citiamo un preciso sistema di controllo, la varietà di alcuni enigmi, il livello di sfida pensato anche – forse soprattutto – per i più esperti e la semplicità con la quale è possibile giocare velocemente al titolo su PS3 o PSP, rendendolo ideale per una partita in casa mentre si aspetta la cena o durante i quotidiani spostamenti sui mezzi pubblici. Tra i punti deboli mettiamo l’accento su come la ripida curva di difficoltà possa far sì che l’esperienza di gioco per i meno esperti si trasformi velocemente in frustrazione, spingendoli ad abbandonare il gioco dopo qualche partita. Artic Adventures: Polar’s Puzzles, in definitiva, sintetizza lo spirito dei titoli della serie Minis: piccoli giochi dallo stile arcade per intrattenervi in brevi periodi di divertimento, volutamente sviluppati con budget ridotti e quindi non sempre perfetti, anche se comunque divertenti e appaganti per chi riesce ad appassionarsi.