Anonymous;Code RECENSIONE Riscrivi il futuro

Non è mai semplice recensire una visual novel, in particolare una come Anonymous;Code. Prima di iniziare la nostra recensione, dobbiamo discutere su cosa sia esattamente Anonymous;Code e di cosa fa parte. Avete mai sentito parlare della Science Adventure? Si tratta di una collezione di titoli ad opera di MAGES (ex studio 5pb) e Chiyomaru Studio.

Anonymous;Code è il settimo titolo della collezione, uscito nel 2022 in Giappone e che arriva finalmente anche in Occidente grazie alla pubblicazione di Spike Chunsoft. Non tutti hanno giocato i precedenti giochi di questa raccolta, ma sicuramente avrete sentito parlare di Steins;Gate.

Ecco, Steins;Gate è il secondo titolo della collezione della Science Adventure e tutti i titoli che fanno parte di questa serie hanno in comune la fantascienza come tema chiave. Vengono trattati argomenti reali e teorie legati al mondo della scienza, amalgamati con elementi fantascientifici, rendendo l’esperienza di gioco verosimile.

Nel caso di Steins;Gate, si parlava della macchina del tempo e dei viaggi temporali. Il modo in cui veniva trattato il tema, la caratterizzazione dei protagonisti, le situazioni e le teorie che venivano citate, tra cui la teoria delle stringhe, rendevano il tutto quasi reale al punto che si iniziava veramente a credere nei viaggi temporali.

Ci sarebbe molto da raccontare anche su Steins;Gate, ma per il momento ci soffermiamo solamente sul fatto che questo titoli, o meglio i titoli che fanno parte della Science Adventure, condividono lo stesso universo fittizio creato dagli sviluppatori. Anche le tematiche fantascientifiche sono le stesse per tutti i giochi, anche se trattate in maniera differenti.

Ma perché parlare di Steins;Gate quando la recensione è di Anonymous;Code? Il discorso è molto semplice, entrambi i titoli condividono la stessa tematica, ossia i viaggi temporali, anche se in maniera diversa. Ci arriveremo più avanti, promesso. Dopo questa breve, ma doverosa, introduzione sulla Science Adventure, possiamo iniziare la nostra recensione di Anonymous;Code.

Una trama tra la realtà e la fantascienza

Anno 2037, Nakano, Giappone, è qui che inizia la nostra avventura. Al contrario dei precedenti capitoli della serie Science Adventure, Anonymous;Code è ambientato in un futuro non molto lontano dal nostro, in un periodo storico dove la tecnologia è diventata indispensabile per l’uomo.

Qualsiasi azione è legata alla tecnologia e tutti dispongono di un BMI (Brain Machine Interface), ossia una sorta di realtà aumentata impiantata a livello neurale all’interno di ogni individuo e che permette di svolgere delle azioni quotidiane come telefonare, inviare messaggi, fare ricerche su internet, etc. semplicemente pensandole.

Il BMI è sicuramente una tecnologia straordinaria che semplifica la vita dell’uomo, ma non è tutto oro quel che luccica. Dove c’è tecnologia ci sono anche gli hacker, individui dalle competenze tecnologiche fuori dal comune che violano la sicurezza dei dispositivi per ottenere fama e denaro.

Ed è qui che facciamo la conoscenza della Nakano Symphonies, un duo di hacker composto dal giovane Takaoka Pollon e il razionale Cross Yumikawa. Entrambi hacker con personalità completamente opposte tra loro, ma con uno scopo in comune, ovvero aiutare chi è in difficoltà.

Nonostante Pollon sia un hacker, disprezza con tutto se stesso quella figura, considerandola inutile ai fini della società per la loro avidità nell’ottenere informazioni senza curarsi del prossimo. Sfortunatamente il destino ha piani ben diversi per Pollon, costringendolo a utilizzare le sue doti da hacker per salvare il prossimo.

Con i suoi modi di fare, Pollon si caccerà spesso nei guai, immischiandosi in situazioni a lui estranee e trovandosi braccato da più fazioni nel corso della storia. Durante il nostro viaggio in compagnia di Pollon, faremo la conoscenza di altri personaggi, forse fin troppi a mio avviso, ma che ti cattureranno fin da subito.

Tra queste persone, facciamo la conoscenza di una giovane e misteriosa ragazza di nome Momo Aizaki. La ragazza, con aria solare e innocente, sembra conoscere Pollon, ma il nostro protagonista capisce subito che c’è qualcosa che non va. Verremo poi a scoprire che la ragazza è in fuga dall’esercito!

Da qui è un continuo susseguirsi di twist, pertanto mi è impossibile andare avanti più di così senza incappare in spoiler (preferirei evitare). Sappiate solamente che vengono trattati diversi temi, anche politici e religiosi. Tutti i tasselli si uniranno per formare un grandissimo puzzle, dove noi videogiocatori ne faremo parte. Non mancheranno poi citazioni e riferimenti a opere famose, libri, giochi e molto altro.

Quando il salvataggio diventa una meccanica di gioco

Per chi gioca le visual novel sa quanto il gameplay sia secondario. In genere ci sono scelte multiple che portano a diversi finali, ma nel caso di Anonymous;Code ci troviamo di fronte a una meccanica basilare ma allo stesso tempo geniale, ovvero il salvataggio e il caricamento dei dati.

Il viaggio nel tempo è una meccanica affascinante, ma come può essere implementata in un futuro dove la tecnologia fa parte della vita quotidiana? Gli sviluppatori hanno pensato bene di legare l’hacking con il salvataggio del gioco. Questa funzionalità prende il nome di Hacking Trigger che permette a Pollon di viaggiare indietro nel tempo. Come? Ve lo spiego subito.

Ad un certo punto del gioco, Pollon otterrà un app speciale sul proprio dispositivo BMI. Questa app, chiamata Save & Load, gli permette di salvare tramite la funzione Save il momento esatto che sta vivendo nel presente, mentre la funzione Load gli permette di ricaricare quel momento.

Nonostante Pollon crei i salvataggi di sua spontanea volontà nel corso della storia (parliamo dei veri e propri slot di salvataggio in-game), sarà nostro compito suggerire a Pollon quando fare il Load e tornare indietro, evitando così delle tragedie e riscrivere gli eventi della storia.

Per quanto questa meccanica sia stata una piacevole sorpresa, il gioco fornisce suggerimenti poco chiari o talvolta assenti su quando va utilizzata. Potrebbero capitare situazioni in cui Pollon dirà sempre le stesse cose, come fosse in loop, e in quel momento spetta a noi attivare l’Hacking Trigger, ma in altre situazioni non ci verrà detto nulla e dovremmo capire noi quando attivarlo.

Se l’Hacking Trigger non viene attivato al momento giusto, potremmo ritrovarci di fronte a un bad ending, il classico finale negativo delle visual novel. Chiaramente è possibile creare anche dei salvataggi manuali da dove far ripartire la storia, ma è presente anche l’auto-salvataggio, quindi non disperate nel caso doveste imbattervi in una bad ending.

Il mio consiglio è comunque di creare un salvataggio manuale e salvare a ogni inizio capitolo, in modo tale da evitare di perdere troppi progressi. Nel caso dovesse accadere, come è successo al sottoscritto, vi rassicuro dicendovi che esiste il tasto skip che vi permetterà di far avanzare velocemente i dialoghi e tornare al punto di prima.

Come leggere un fumetto

Parlando di visual novel, non vedremo mai delle scene d’azione continuative come nei classici giochi. Nel caso di Anonymous;Code, vedremo tutto attraverso gli occhi di Pollon e altri personaggi, con la possibilità anche di attivare e disattivare il BMI a comando.

Essendo una visual novel, troveremo un gran numero di testi da leggere, ma questo è normale per il genere. Tutto il gioco è completamente doppiato, tranne i pensieri dei protagonisti. I dialoghi si svolgono come una classica novel, ovvero avremo di fronte a noi i personaggi con cui stiamo conversando.

Discorso diverso per quanto riguarda i momenti salienti del gioco o scene d’azione. Quando ci troveremo in una di queste situazioni, la schermata cambierà totalmente, diventando un fumetto a tutti gli effetti, con tanto di onomatopee, quasi a sembrare arte in movimento.

Molto piacevole alla vista e scorrevole, che spezza in maniera intelligente le varie sezioni di gioco e i dialoghi. Personalmente avrei adottato questa tecnica per tutto il gioco, ma sarebbe stato infattibile data la mole di lavoro dietro.

Una nota negativa c’è purtroppo

L’effetto fumetto purtroppo non è presente in tutto il gioco, ma solamente nelle fasi salienti dell’opera. Per il resto del gioco vedremo per lo più personaggi disegnati con un stile 2D, con animazioni non proprio eccelse, in particolare quelle del labiale.

Uno stile che può certamente piacere, ma passare da una pagina a tutto schermo fatta a fumetto, a dei dialoghi con personaggi prevalentemente statici che accennano a dei movimenti con un labiale non sempre perfetto, è un bel pugno in un occhio onestamente.

Da questo punto di vista, Anonymous;Code è diversi passi indietro rispetto ai precedenti lavori, specialmente a Steins;Gate, non la versione Elite ma la prima versione con le magnifiche illustrazioni di Huke per i personaggi principali.

Anonymous;Code è una novel straordinaria e degna di far parte della collezione Science Adventure

Se siete amanti della Science Adventure, potete stare tranquilli, Anonymous;Code è un gioco straordinario. Una trama che si regge in piedi da sola, tematiche interessanti e twist continui, rendono il titolo perfetto per gli amanti del genere. Avrei magari inserito meno personaggi dato che alcuni sono troppo eccentrici e poco originali, ma rimangono comunque piacevoli da seguire.

Per chi è interessato ad approcciarsi al genere per la prima volta, potete benissimo iniziare da Anonymous;Code, anche se vi consiglio di recuperare anche gli altri titoli, in particolare Steins;Gate. Vi avviso fin da subito, questi giochi non esistono in italiano, dato anche il genere di nicchia, ma solo sottotitolati in inglese con doppiaggio giapponese e inglese.

Il gioco sarà disponibile a partire dall’8 settembre 2023 su console Playstation 4 (non esiste una versione PlayStation 5), Nintendo Switch e PC Steam, con la distribuzione a cura di Spike Chunsoft. Prevista da noi anche un’edizione fisica con tanto di steelbook da collezione.