All-Star Fruit Racing – Recensione

L’estate è sicuramente una delle stagioni più amate, sia per il sole e il mare che per il tempo libero da dedicare alla nostra passione: i videogiochi. L’estate è anche la stagione perfetta per lanciare sul mercato un racing arcade a tema frutta, che solo a guardarlo ci fa venire voglia di freschi cocktail. All-Star Fruit Racing basa infatti tutto sulla frutta proponendo un mondo simile a quello di Vanellope in Ralph Spaccatutto, che in quel caso si basava sui dolci, ma risulta comunque facilissimo notare una leggera somiglianza.

Sono molti i titoli che hanno provato a imitare il pluripremiato Mario Kart, e sono veramente pochi quelli che sono riusciti a portare nelle case dei videogiocatori un prodotto valido e divertente. 3DClouds.it, software house italiana, si è prefissata l’obiettivo di creare un racing game con meccaniche innovative, senza essere però esente da difetti più o meno gravi.

Ready, steady… fruit!

Pubblicare un gioco che deve confrontarsi direttamente con un colosso come Mario Kart non è sicuramente semplice, è per questo che il team italiano ha deciso di focalizzarsi maggiormente su delle meccaniche innovative piuttosto che su qualcosa di già visto e difficile da migliorare. All-Star Fruit Racing possiede una base identica a qualsiasi altro racing game, con le tre modalità classiche: carriera, esibizione e multiplayer. La modalità carriera per giocatore singolo ci catapulta in ben dodici campionati con le rispettive gare da affrontare, dove sarà possibile anche scegliere il nostro pilota con la propria auto.

Lo stile del gioco, come si può facilmente intuire, è basato completamente sulla frutta sia dal punto di vista di piste, kart e personaggi, che da quello dei power up, caratterizzati dalla nuova meccanica chiamata Juicer. Tale meccanica funziona come un serbatoio che tenderà a riempirsi ogni qualvolta raccoglierete della frutta, miscelando i vari frutti raccolti e producendo power up di attacco, difesa o boost. Potrete ovviamente attivare/disattivare i vari serbatoi per miscelare a piacimento i frutti in base al vostro stile di gioco, optando per un tipo di combo piuttosto che per un’altro. Se deciderete di lasciare attivati tutti i serbatoi, al riempimento di essi potrete utilizzare la vostra abilità speciale, diversa in base al personaggio che avrete scelto.

Poca varietà?

In ogni titolo racing che si rispetti uno degli aspetti fondamentali è sicuramente il level design dei circuiti, ben realizzato in All-Star Fruit Racing, se non fosse per una monotonia di fondo che si presenta già dopo aver affrontato le prime gare. In generale i circuiti sono tutti molto piatti e non basati sui tre livelli ai quali ci aveva abituati Mario Kart, e come se non bastasse le scorciatoie presenti sono veramente poche, anche se ben integrate con le piste.

Anche dal punto di vista dei personaggi non abbiamo riscontrato nulla di memorabile: sono sì presenti ben 22 personaggi, ma risultano tutti molto anonimi e a volte anche graficamente bruttini. Tralasciando l’aspetto artistico, ogni personaggio come già accennato avrà a disposizione un’abilità speciale, mentre non abbiamo riscontrato particolari differenze nei kart, che hanno tutti più o meno la stessa manovrabilità, velocità e capacità di derapata.

Le derapate sono una meccanica molto conosciuta nei racing game, motivo che ha spinto 3dclouds.it a introdurla nel loro gioco in una versione non troppo diversa da come la conosciamo già. In All-Star Fruit Racing le derapate vi permetteranno di affrontare intere curve in velocità con la possibilità di ottenere un boost, a meno che non utilizziate troppo questa funzione: infatti derapando troppo a lungo rischierete di surriscaldare le gomme e come conseguenza perderete dei secondi importanti per la gara.

Si poteva fare meglio

Se dal punto di vista del gameplay abbiamo riscontrato meccaniche a tratti interessanti e ben implementate, dal punto di vista grafico possiamo ritenerci solo in parte soddisfatti. Se la versione PC, già uscita in early access da tempo, permette di giocare con una risoluzione decente e delle texture sicuramente ben definite, non possiamo dire lo stesso per la controparte console, dove il porting peggiore è sicuramente quello per Nintendo Switch. In versione portatile abbiamo riscontrato un aliasing troppo pesante, texture dei personaggi dimenticabili e un aspetto generale poco definito, mentre in versione dock viene accentuato il problema dei personaggi che risultano più cupi e per nulla graziosi.

Ottimo lavoro invece sul fronte fluidità: il gioco riesce tranquillamente a gestire qualsiasi situazione risultando sempre scattante. Non possiamo dire lo stesso della reattività dei comandi, che più di una volta ci sono sembrati leggermente in ritardo, anche se mai in maniera troppo grave. Anche l’IA, per quanto buona, ci è sembrata  troppo difficile da affrontare: già dalle prime gare si nota infatti una certa difficoltà nel recuperare posizioni, fatto che obbliga a ripetere le corse dopo aver appreso ogni segreto del circuito.

Ultimo (ma non per importanza) il multiplayer, che in All-Star Fruit Racing è disponibile sia in locale che online. Potrete giocare in locale insieme a quattro amici, oppure online fino a otto giocatori. Non abbiamo riscontrato particolari problemi in questa modalità, se non qualche disconnessione dalle partite online, che per ora ci sono sembrate poco stabili ma allo stesso tempo molto divertenti.

All-Star Fruit Racing è un prodotto coraggioso sviluppato da un team italiano che ha voluto dimostrare il suo talento nel campo dei videogiochi. La nuova meccanica dei serbatoi, le mosse speciali dei personaggi e i circuiti ben realizzati rendono il gioco divertente da giocare, soprattutto in estate visto il tema basato sulla frutta. Peccato per la caratterizzazione dei personaggi e per un level design troppo monotono, oltre che per un’approssimativa conversione nelle versioni console che contribuiscono a far perdere qualche punto alla produzione nostrana, la quale rimane comunque innovativa rispetto alla concorrenza.