Age of Empires – Recensione Age of Empires
Un sogno che diventa realtà
Molti di noi hanno sognato, almeno una volta, di fare un viaggio nel tempo per vedere più da vicino il passato, in modo da conoscerlo in maniera decisamente più divertente e diretta rispetto a come lo si può fare consultando un libro di storia. Purtroppo, una cosa del genere resta solo un sogno, ma per adesso possiamo accontentarci di giocare con Age of Empires, un suggestivo videogioco strategico in tempo reale, che ci permette di rivivere in prima persona gli eventi chiave dell’antico Egitto, oppure l’ascesa di Alessandro Magno, e, più in generale, più di quattromila anni di storia prima della nascita di Roma… Ebbene sì, per ora è questa la soluzione che più si avvicina al nostro sogno, quindi sfruttiamola a dovere!
Abbiamo già avuto modo di fare altri viaggi nel tempo videoludici, grazie a giochi strategici come il mitico Caesar o il suggestivo Civilization. AoE è un mix di strategia sia evoluzionistica che in tempo reale, e forse è proprio per questo che non è poi molto simile ai due titoli appena citati. In Caesar, ad esempio, eravamo governatori di una provincia romana e il nostro compito era quello di svilupparla con la costruzione di strade, miniere, porti, industrie ecc…; costruire la capitale per poi renderla una fortezza culturale ed economica; “romanizzare” i villaggi dissidenti all’interno della nostra provincia e via dicendo… Il nostro era un compito puramente amministrativo, ciò significa che l’esercito era autonomo in battaglia e noi ci limitavamo a dare delle direttive, i cittadini conducevano la loro vita in maniera autonoma, e così via…
AOE, proprio perché è un videogame strategico in tempo reale (RTS), si discosta da quanto visto nei titoli sopracitati. Il nostro compito sarà pratico più che amministrativo, infatti saremo noi stessi ad impartire ordini diretti alle nostre truppe e agli abitanti del villaggio: ciò significa, che per costruire una caserma oppure una casa, dovremo incaricare uno o più abitanti alla costruzione; se vogliamo condurre un’offensiva verso il nemico, saremo noi a decidere quali e quante truppe arruolare, e spetterà sempre a noi impartire ordini in tempo reale alle nostre milizie in battaglia… Insomma, verranno messe a dura prova le nostre capacità strategiche per un divertimento assicurato.
Ma vediamo più da vicino come si presenta questo promettente titolo.
Da un villaggio ad un impero
In AOE, saremo al comando di una civiltà delle dodici civiltà disponibili, e sarà nostro compito guidarla in quattro differenti epoche, fino a farle raggiungere la supremazia distruggendo i villaggi nemici. In una mappa casuale, ossia la modalità principale di questo videogioco, in qualsiasi età sceglieremo di partire, inizieremo sempre da zero: un piccolo villaggio alla cui base si ergono due strutture civili fondamentali: il centro-città, importantissimo, dove è possibile creare gli abitanti, altrettanto importanti poiché gli unici in grado di lavorare, costruire, riparare e insomma i soli a permetterci lo sviluppo del villaggio; la casa, che fornisce gli alloggi a nuove unità ampliando il limite della popolazione ospitabile. Sarà nostro compito iniziare a raccogliere i cocci per trasformare in un potente impero quello che prima era solo un piccolo villaggio.
Le basi su cui cominciare lo sviluppo della nostra civiltà sono ovviamente le risorse: cibo (caccia, pesca, raccolta, agricoltura), legname (boschi), oro (miniere) e pietra (cave), ognuna delle quali sarà maggiormente utilizzata in base alle costruzioni e alle unità che vogliamo creare, oppure a seconda delle tecnologie che vogliamo sviluppare… E’ importante garantire fin da subito un regolare afflusso di risorse al centro-città e ai nostri magazzini, in modo da non trovarci mai a secco. In questo modo, non si correrà il rischio di bloccare la produzione, e quindi potremo sviluppare la nostra civiltà regolarmente e in maniera sempre più rapida. Quando si comincia non è mai facile raggiungere fin da subito un approvvigionamento regolare, per cui la prima cosa da fare è costruire qualche casa, in modo da cominciare a creare più abitanti del villaggio da assegnare alla raccolta delle risorse.
Ogni singolo mezzo di sopravvivenza, assume un’importanza differente anche a seconda del momento in cui ci troviamo: ad esempio, appena cominciamo una nuova partita, è conveniente dare priorità al cibo, in modo da creare un buon numero di abitanti da assegnare al lavoro, e anche al legname per cominciare ad costruire i primi edifici. La loro importanza dipende però soprattutto dall’epoca in cui ci troviamo:
– Età della Pietra
– Età degli Utensili
– Età del Bronzo
– Età del Ferro
E’ chiaro che le scorte d’oro, ci serviranno a ben poco nella prima età, in cui troveremo più utile raccogliere cibo e legname per ovvi motivi.
Avanzare di età è un procedimento molto importante, poiché cambiando epoca ci sarà possibile costruire nuovi edifici; sviluppare nuove e più sofisticate tecnologie, capaci di incrementare la produttività della popolazione, di rafforzare l’esercito con armamenti e nuove unità più potenti, e molto altro ancora… Così, ad esempio, mentre nell’Età della Pietra gli unici modi per procurarsi il cibo sono la raccolta di frutti spontanei, la caccia e la pesca, nelle epoche successive scopriremo l’agricoltura, introducendo quindi un nuovo metodo di produzione del cibo, che potrà poi essere reso ulteriormente produttivo grazie allo sviluppo di alcune tecnologie, come ad esempio l’aratro e il sistema di irrigazione dei campi. Stesso discorso per le altre risorse: con lo sviluppo di nuove attrezzature, ogni singolo taglialegna riuscirà a raccogliere una quantità decisamente maggiore di legname anche in breve tempo. Detto questo, è possibile avanzare di età presso il centro-città, una volta raggiunte tot. unità di risorse (nelle prime due ere quella che conterà di più è il cibo), e in presenza di almeno due edifici dell’era corrente. Il processo non è istantaneo, ma impiegherà un po’ di tempo che diventa sempre più lento man mano che si avanza nelle età.
E’ da menzionare anche l’importanza della civiltà che scegliamo: a tal riguardo, il costo delle risorse necessario per la costruzione degli edifici, per la creazione delle unità e per lo sviluppo delle tecnologie, possono variare a seconda della nostra scelta. Proprio come in un gioco di calcio, dove ogni squadra ha un proprio valore, in AoE ogni civiltà è diversa dalle altre e può presentarsi con differenti vantaggi: ad esempio, un minor costo nella creazione di determinate unità e/o edifici, una maggior produzione fin dall’inizio da parte della componente civile del nostro impero, tecnologie già sviluppate, bonus di attacco, difesa e altro delle nostre unità e costruzioni militari (torri, mura) e molto altro ancora… Come già accennato, la nostra scelta può ricadere tra dodici civiltà, per un’estensione territoriale che abbraccia il Mediterraneo, la Mesopotamia e il Sol Levante, i principali palcoscenici degli eventi dell’epoca preromana:
– Egizi
– Babilonesi
– Assiri
– Minoici
– Ittiti
– Fenici
– Sumeri
– Persiani
– Shang
– Yamato
– Choson
I bonus delle singole civiltà si rifanno spesso agli eventi storici. Per rendere meglio l’idea poniamo alcuni esempi: se scegliamo i greci, possiamo disporre di opliti e falangi già potenziati; se scegliamo i persiani, saremo avvantaggiati con gli elefanti da guerra; se la nostra scelta ricade invece su popoli navigatori, come i Choson e i Minoici, avremo dei vantaggi non da poco per quanto riguarda le battaglie navali, con navi da guerra più potenti, resistenti e veloci.
Ad ogni modo, indipendentemente dalla scelta della civiltà, potremo ugualmente creare le stesse unità, che in totale ne sono più di quaranta, fin troppe per un opprimente limite della popolazione di sole cinquanta unità, che purtroppo rimane tale anche se costruissimo centinaia di abitazioni. Ben strutturati e attinenti alla realtà anche i rapporti di debolezza e resistenza tra ciascuna di esse: ad esempio, gli opliti e le falangi sono avvantaggiati sulla cavalleria, quest’ultima è a sua volta efficace contro la fanteria…
Modalità di gioco
Un altro punto di forza di questo titolo è la presenza di svariate modalità di gioco, che assicurano una longevità indubbiamente ampia. Generalmente, la modalità “Campagna” è la prima che andremo ad affrontare, dove impareremo a conoscere i meccanismi di gioco e tutto quello che ci serve per iniziare a giocare seriamente. Essa si articola in quattro campagne:
– Campagna di addestramento: ascesa della civiltà Egizia
– La gloria della Grecia
– L’Impero Yamato del sol levante
– Voci di Babilonia
Come si può facilmente dedurre, la prima campgna ci introdurrà al gioco, perlomeno nelle sue prime missioni. Quelle successive, infatti, si riveleranno più impegnative, tanto che possono essere considerate a tutti gli effetti allo stesso livello delle altre.
Questa è la modalità puramente storica del gioco, in cui ricostruiremo gli eventi storici che si sono susseguiti rispettivamente in Egitto, in Grecia, nell’estremo oriente e in Mesopotamia, le culle di grandi civiltà dell’Evo Antico. Le missioni di ogni campagna cominciano con una breve introduzione, una cartina geografica con tanto di legenda che ci mostra quali sono le aree interessate, cenni storici sull’evento, e naturalmente quali sono gli obiettivi da raggiungere per concludere la missione, oltre ai suggerimenti vari.
Si tratta insomma di una modalità molto interessante e ben strutturata, in cui rivivremo eventi storici realmente accaduti, mettendoci di fronte a situazioni nuove e divertenti da giocare.
La modalità di gioco principale è rappresentata invece dalle partite di mappa casuale, in cui spetterà a noi scegliere: quanti giocatori mettere e a quali squadre assegnarli, nel caso in cui vogliamo disporre di alleanze, la grandezza e la conformazione della mappa (isole, entroterra, costa, e così via…), l’età di inizio della partita, le condizioni di vittoria e la difficoltà di gioco, che si articola in cinque livelli: semplice, medio, elevato, molto elevato, estremo.
Una variante alla modalità “Mappa casuale” è rappresentata dagli scenari, disponibili sempre nel menù principale per un giocatore, che ci mettono di fronte a situazioni differenti in cui dovremo raggiungere degli obiettivi prestabili in presenza di determinate condizioni. Possiamo anche noi cimentarci nella creazione degli scenari grazie ad un editor perfettamente strutturato, grazie al quale potremo addirittura creare delle campagne personalizzate, che poi andranno a confluire nell’apposita modalità.
Interessante anche la modalità “Sfida all’ultimo sangue”, che è strutturata in maniera quasi analoga a quella principale, con l’unica differenza che partiremo con una grandissima quantità di risorse, grazie alle quali potremo cominciare a sviluppare la nostra civiltà immediatamente.
In ultimo, merita certamente di essere menzionata l’ottima modalità multigiocatore online, che ci metterà di fronte a sfide ancor più entusiasmanti, visto che i nostri avversari non risponderanno ai comandi della CPU, ma a quelli di persone in carne ed ossa. Anche se l’IA, ben gestita, è in grado di metterci in difficoltà se giochiamo a livelli di difficoltà elevati, sfidare altri utenti umani è tutta un’altra cosa. Ci troviamo di fronte ad un’atmosfera “più intelligente” e decisamente più realistica e divertente. Spiegare in due righe l’emozione di una partita in multiplayer non è proprio il massimo, quindi l’invito è quello di sperimentarla di prima persona per rendersene conto. Naturalmente, per avviare una partita contro avversari umani, è necessario avere uno o più amici che giochino ad AoE.
Il collegamento con loro può avvenire in tre diversi modi:
– connessione seriale per DirectPlay;
– connessione modem per DirectPlay, decisamente più semplice, in cui basterà digitare il numero di telefono dei nostri sfidanti;
– connessione TCP/IP Internet per DirectPlay, ancora più sicura e pratica, in cui basterà digitare l’indirizzo IP degli avversari per cominciare la partita.
Comparto tecnico
Anche sotto il profilo tecnico ci troviamo di fronte ad un lavoro pregevole, che fa da contorno perfetto ad un gioco indiscutibilmente ottimo. La grafica, pur non essendo eccezionale, si dimostra comunque all’altezza del titolo. Buoni i paesaggi, che ben riproducono differenti tipologie di ambienti, grazie anche alla presenza di diversi elementi naturali che troviamo nello scenario, anch’essi ben fatti. La parte migliore del comparto grafico risiede sicuramente nel modo in cui sono stati curati gli edifici che possiamo costruire, stilisticamente differenti a seconda della civiltà che abbiamo scelto. Per rendere l’idea: se siamo al comando dei persiani, le case così come le altre strutture, si presentano con uno stile palesemente medio-orientale; se invece abbiamo scelto una popolazione ellenica, come i greci od i minoici, lo stile delle nostre costruzioni è piuttosto mediterraneo e via dicendo per ogni altra civiltà… Peccato solo per la mancanza di proporzione tra le unità e le strutture, tanto che le persone si trovano quasi alla stessa altezza delle case, ma si tratta solo di un difetto marginale e di poco conto, che di certo non fa cambiare l’opinione su un reparto grafico comunque valido.
Buono anche il sonoro sotto ogni aspetto, sia per quanto riguarda i suoni ambientali, sia per quelli bellici, senza dimenticarci delle musiche di sottofondo che risultano essere particolarmente adatte ad un gioco di stampo storico.
L’ IA, infine, anche se ben curata, grazie alla possibilità di scegliere tra cinque livelli di difficoltà, mostra pur sempre qualche limite. Se giochiamo una partita a difficoltà elevata, possiamo trovarci spesso e subito in difficoltà, visto che i nostri nemici, in grado di progredire rapidamente, non si faranno pregare a ingaggiare offensive verso di noi. Tuttavia, la partita giocata dagli utenti gestiti dalla CPU tende a bruciare più in fretta possibile tutte le risorse disponibili nella mappa. Sfornano in continuazione soldati e li mandano contro i nemici, se muoiono li rifanno in continuazione, fino ad arrivare ad un punto in cui hanno esaurito ogni risorsa e non possono più produrne, poiché tutte le cave, le miniere, e le stesse foreste sono state ripulite. A quel punto, come facilmente intuibile, non sarà più un problema chiudere la partita.
In sintesi
Un grande titolo… Così si può definire AoE, un ibrido a metà strada tra l’azione in tempo reale e la strategia evoluzionistica stile Civilization, che dimostra di avere tutte le carte in regola per essere considerato fra i migliori giochi in questo genere.
Viaggi nel tempo, almeno per ora, non è possibile farne, quindi accontentiamoci di AoE, che è un modo più divertente per conoscere quattromila anni di Storia Antica. Il principale punto di forza di questo gioco sono le tante modalità di gioco, che ci mettono di fronte a situazioni sempre differenti per una longevità assicurata, ulteriormente estesa se abbiamo amici con i quali sfidarci in entusiasmati partite in multigiocatore, che ci offrono un’esperienza ancora più diverte e realistica rispetto alle partite contro la CPU, che dimostra pur sempre qualche limite.
Da segnalare anche la possibilità di scaricare da internet patch aggiuntive, grazie alle quali potremo beneficiare di interessanti novità, oltre alla correzioni di alcuni piccoli bug.
Senza dubbio un ottimo inizio per questa promettente saga.