Age of Empires III – Recensione Age of Empires III
L’era della conquista
Con “Age of Empires III” ci troviamo davanti ad un nuovo RTS di ottima fattura, come ci ha ormai abituato da anni la Ensemble Studios. Passati dall’ambientazione dell’Età Antica al classico medioevo del 1300, questa volta gli sviluppatori hanno deciso di prendere in considerazione “l’Era della Conquista”, periodo successivo alla scoperta dell’America, dove navi di coloni, soldati e ricchezze attendono tutti i conquistatori elettronici.
Le orme di Morgan Black
Oltre alle classiche schermaglie e partite libere, in Age of Empires III abbiamo a disposizione anche una storia vera e propria, articolata in tre differenti atti e su 24 scenari. La storia si ispira ai romanzi di James Michener, ovvero ripercorre attraverso le vicende della famiglia Black oltre trecento anni di storia, partendo dall’assedio della città di Malta da parte dei Turchi e della conseguente fuga del nostro alter ego Morgan Black. Con questa campagna davvero ben realizzata, e che non risulta mai noiosa o eccessivamente ripetitiva e difficile, toccheremo le coste dell’America centrale e attraverseremo l’America del nord, per concludere poi la storia appena prima della guerra di Secessione.
Indigeni e coloni a portata di click
L’RTS dell’Ensamble Studios mette a nostra disposizione con pochi click di mouse numerosi comandi, che ci permetteranno di far crescere il nostro piccolo villaggio, facendolo diventare una vera e propria città coloniale. Si parte dalla struttura più semplice, ovvero il centro cittadino per arrivare poi ad edificare caserme, armerie e stazioni ferroviarie, che ci terranno in contatto con la città madre e quant’altro. Potremo passare da un’epoca tecnologica ad un’altra grazie a risorse come oro e pietra, che verranno raccolte dai nostri cittadini, o ancora potremo accedere a diversi potenziamenti per le nostre truppe, in modo da rendere più letale il nostro esercito. Una particolarità di questo RTS consiste nel fatto che, durante una partita, avremo la possibilità allearci non solo con un determinato impero, ma anche con i nativi del luogo, avendo così a disposizione sciamani o guerrieri indigeni. Tra le potenze coloniali di quel periodo troviamo la Gran Bretagna, la Germania, il Portogallo, la Spagna, la Russia, la Francia, l’Olanda e l’Impero Ottomano; ogni popolo avrà le sue truppe speciali ed i suoi bonus, che potremo ottenere tenendoci sempre in contatto con la città madre, utilizzando il centro cittadino.
Niente bugs: solo cannoni che sparano alla perfezione
Ci troviamo di fronte ad un comparto grafico davvero ben sviluppato: i paesaggi risultano essere molto realistici ma soprattutto animati grazie ad un motore di accelerazione fisica di grande qualità che farà in modo che i proiettili o le deflagrazioni dei cannoni vadano a modificare l’ambientazione di gioco distruggendo edifici, facendo sradicare gli alberi ecc…Ottime le ombre dinamiche dei personaggi o delle navi e da segnalare soprattutto la riproduzione accurata del mare e delle onde. Non sono stati riscontrati bug relativi a compenetrazione tra poligoni o comunque problemi di natura grafica e tecnica.
Il sonoro di Age of Empires III è di qualità davvero elevata: le musiche e gli effetti, soprattutto se ascoltati con un comparto audio di recente sviluppo risultano molto soddisfacenti e ci faranno immergere nel migliore dei modi nell’atmosfera di gioco con realistiche esplosioni, rumori dei cantieri di lavoro oppure con i suoni della natura.
Tirando le somme…
…la grande quantità di imperi selezionabili e scelte disponibili rende Age of Empires III un RTS con una longevità elevata; tra battaglie, skirmish, partite online ed editor incluso, il giocatore si troverà davanti un videogioco che è in grado di occuparlo per ore ed ore nella conquista di città e nella ricerca di oro e ricchezze. E così la Ensamble Studios è riuscita un’altra volta a produrre un RTS in grado di stupire veterani e neofiti, grazie alle sue grandi potenzialità. Age of Empires III è destinato a diventare una pietra miliare di questo genere, proprio come i suoi predecessori Age of Mitology ed Age of Kings.