Achtung! Cthulhu Tactics – Recensione Nintendo Switch
Durante la seconda guerra mondiali diverse fonti riportano come i nazisti, sotto il comando di Adolf Hitler, cercarono di sfruttare anche le forze occulte per volgere al proprio favore le sorti della guerra. Nonostante la passione del Führer per il sovrannaturale la storia ha decretato che questi non riuscì ad attingere ai poteri demoniaci per piegarli alla sua volontà, altrimenti oggi la nostra situazione sarebbe ben diversa. Vuoi per le atmosfere, vuoi per la crudeltà, il secondo conflitto mondiale si presta molto bene all’accostamento della crudeltà nazista con le storie di impronta Lovecraftiana: unire armi segrete e conflitti bellici al mito di Cthulhu doveva essere un’ottima idea per dare vita a un gioco di impronta strategico/tattica a sfondo horror.
Questo almeno è quello che devono aver pensato i ragazzi dei team Auroch Digital e Ripstone Ltd. – rispettivamente dev e pub di Achtung! Cthulhu Tactics, già uscito per PC, PlayStation 4, Xbox One e ora sbarcato anche su Nintendo Switch.
Ci si ritrova quindi a impersonare un team di uomini scelti, nel tentativo di arginare la follia demoniaca nazista dilagante portata dai reparti speciali di Nachtwolfe e della Black Sun: i primi adopereranno tutte le loro conoscenze in campo esoterico piegando ai propri comandi le forze demoniache delle creature del mito di Cthulhu, mentre le seconde saranno dotate di armi segrete, sperimentali e futuristiche, in grado di precorrere i tempi con la loro tecnologia bellica. Veniamo quindi catapultati nel secondo conflitto mondiale, in un contesto ancor più terribile e devastante di quanto si possa ricordare, armati solo del nostro coraggio e di una scarna dotazione standard che, per fortuna, cresce con il proseguire dell’avventura.
Sotto l’aspetto trama purtroppo il team di sviluppo lascia molto all’immaginazione del giocatore: brandelli di informazioni vengono forniti tramite brevi artwork dando di fatto solo un accenno della situazione che, come abbiamo fatto, può essere riassunta in poche righe. Oltretutto, nel proseguire della trama sono pochi gli elementi che donano spessore alla storia e anche questi ultimi sono solo appena accennati. Comunque l’atmosfera è ben trasposta grazie a atmosfere cupe e mature, adornate qua e là da quello che è sicuramente uno dei miti horror più suggestivi dell’ultimo millennio: il mito di Cthulhu.
Anche il background del team comandato dal giocatore, a nostro avviso, meritava più profondità: troviamo elementi di tutto rispetto tra soldati carismatici, stranieri col il turbante dalle capacità segrete e agenti speciali che hanno fatto patti col diavolo in cambio di poteri devastanti. Con un cast del genere ci saremmo aspettati un accenno più complesso alle loro vite, che purtroppo nel rimane invece poco più che abbozzato. Un vero peccato.
Il gameplay in sé vanta delle ottime basi prese a piene mani dai titoli precedenti del genere, XCom su tutti. Le mappe giocabili sono vaste, ben disegnate e ricche di ostacoli, rifugi e elementi ambientali – purtroppo non distruggibili – anche se all’inizio di ogni run gran parte sarà celata dalle tenebre e dalla nebbia. Dopo una breve fase esplorativa, volta a trovare i pochi elementi interattivi in grado di fornire scarni brandelli di trama, ci si ritrova a affrontare una porzione di territorio fino al fatidico incontro con le truppe nemiche: in questa mappa dalla visuale isometrica dovremo a turno posizionare e far attaccare le nostre truppe. La mappa sarà visibile solo parzialmente e si scoprirà solo quando uno dei nostri giocatori arriverà in un punto e volgerà il suo cono visivo in quella direzione, diramando l’oscurità che cela ostacoli e nemici.
Posizionate le truppe potremo attaccare i nemici con le armi o con i poteri a nostra disposizione: grazie a un piccolo riquadro potremo vedere le probabilità di mettere a segno l’attacco, oltre naturalmente a poter scegliere in che maniera attaccare. Per spostarsi e attaccare avremo a disposizione una serie di PA che verranno man mano consumati: quando l’intero team esaurirà i punti attacco la mano passerà al nemico che opererà nella medesima maniera. Interessante la possibilità di decidere, in caso avanzassimo PA, di mettere il personaggio sull’allerta in una data direzione: così facendo per il turno avversario, il nostro uomo attaccherà in maniera automatica i nemici che attraverseranno il suo campo visivo.
A disposizione del giocatore anche il Momentum: dei PA extra posti un una barra e comuni a tutto il team, che si accumulano grazie a un sistema che premia i colpi critici e le uccisioni. Utilizzando questi punti extra si ha diritto a sforare il limite dei PA e magari portare a segno un colpo in più. Troviamo anche una componente di stress che influisce sul nostro team, penalizzandolo con malus permanenti in grado di invalidarne le capacità offensive.
Ogni personaggio è in grado di gestire un minimo di inventario, che comprende due armi e un item, oltre a svariati potenziamenti. È presente inoltre un albero abilità potenziabile in grado di sbloccare caratteristiche comuni come aumentare il raggio d’azione, più abilità peculiari caratteristiche di ogni individuo. Purtroppo ci si accorge presto di come questo vasto skill tree sia affetto da un sistema che soffre di una devastante ripetitività, essendo di fatto poche le abilità e le armi che vale la pena di possedere e ampliare.
Purtroppo, allo stesso modo anche l’approccio tattico/strategico va a farsi benedire in fretta: all’atto pratico occorre sempre tenere il team unito, far avanzare una vedetta da posizionare in allerta e attaccare con il resto del team, sempre con le stesse armi, visto che come già detto si rivela utile solo potenziare parte dell’armamento bellico in dotazione. Inspiegabilmente poi l’IA soffre di disturbi, avanzando senza motivo apparente o appostandosi senza attaccare in alcune mappe, mentre in altre il nemico si getta allo sbaraglio diventando facile carne da macello.
Non abbiamo compreso inoltre il sistema che stabilisce quando un colpo va a segno o meno: a volte da distanze incredibili viene proposto un 92% di riuscita, portando sempre o quasi il nostro colpo a segno per poi ritrovarsi a sorprendere il nemico alle spalle e a pochi centimetri scoprire che le probabilità di colpire il bersaglio si fermano al 40%. Possiamo capire l’ambientazione horror e lo stress accumulato dalla battaglia, ma pensare che un soldato veterano manchi il colpo a pochi centimetri dalla testa del nemico no. Allo stesso modo non comprendiamo come l’azione dello sparare con un fucile costi 4 PA e ricaricare lo stesso ne costi altrettanti, e purtroppo di anomalie simili il gioco è pieno.
Questo riduce di molto il piacere dell’esperienza di gioco, sfociando a tratti in momenti di pura frustrazione: chi ama i tattici si aspetta che le condizioni di gioco rispettino una profonda coerenza, e trovare pecche del genere penalizza il titolo, che al contrario in sè ha delle enormi potenzialità. Inoltre il porting per Nintendo Switch soffre di rallentamenti, lag e bug disarmanti: ci si ritrova con pulsanti che non rispondono quando si passa da un personaggio all’altro andando avanti e indietro, o la telecamera che segue un punto cieco in automatico senza farti partecipare all’azione del nemico. Un vero peccato dato che le caratteristiche peculiari della neonata di casa Nintendo sono sulla carta perfettamente adatte a un titolo del genere.
Achtung! Cthulhu Tactics, realizzato da Auroch Digital ed edito da Ripstone Ltd., è il tipico esempio di come una splendida idea può essere mal sfruttata e devastata da profondi buchi di trama e gameplay. I bug limitano ulteriormente l’esperienza di gioco di un titolo che va almeno premiato per le atmosfere e per l’idea in sé. Possiamo quindi solo sperare ardentemente in aggiornamenti che limitino i bachi, e in un secondo capitolo che colmi le lacune di questo primo episodio.
Pro
- Idea generale originale e buona
- Atmosfere ben trasposta
- Grafica piacevole
- Componente tattico/strategica interessante...
Contro
- ... ma mal gestita
- Ripetitivo
- Trama appena accennata
- Caratterizzazione dei protagonisti insufficiente
- Bug e lag a profusione