Ace Combat 7: Skies Unknown – Recensione

Negli ultimi anni, l’industria videoludica ci ha abituato a simulatori di tutti tipi, dalla classica fattoria virtuale alla sala operatoria. Eppure quando si parla di simulatori di volo, difficilmente si riescono a trovare dei titoli in grado di soddisfare l’utenza, e se da un lato ci viene in mente Microsoft e il suo Flight Simulator dall’altro troviamo la saga di Ace Combat. Nel 2017, Bandai Namco presentò al mondo ACE COMBAT 7: Skies Unknown, ma per vari problemi e scelte del team, il tutto è stato rimandato fino a oggi.

Il gioco presenta due versioni, la classica e quella per PlayStation VR, che offrono esperienze di gioco differenti. Per il visore di Sony non sarà possibile affrontare l’intero gioco, ma solamente alcune missioni costruite ad hoc con il volo libero. In questa recensione parleremo solo della versione base, poiché la VR merita un articolo tutto suo.

È subito doveroso sottolineare che ACE COMBAT 7: Skies Unknown non è un gioco simulativo nel senso stretto del termine. Prenderemo si la parte di vari piloti guidando una buona varietà di aerei, ma non possiamo certo parlare di una classica esperienza simulativa: ciò non toglie però che diversi elementi siano stati riprodotti fedelmente, sia per quanto riguarda gli aerei sia l’ambiente circostante.

In Ace Combat 7, ogni elemento naturale rischia davvero di mettere in serio pericolo le missioni che si vanno ad affrontare,per esempio il ghiaccio può rovinare l’aereo, soprattutto se si deposita sulle ali; con la nebbia invece si rischia di non vedere ostacoli in volo, ed entrare letteralmente dentro a qualche nuvola può far perdere le nostre tracce e tenete presente anche le turbolenze, che faranno oscillare l’aereo rendendone difficile il controllo. Tutti questi elementi fanno si che ogni missione si possa affrontare in vari modi: la noia non è dunque ammessa, ma la frustrazione potrebbe farsi viva in qualche occasione. Una delle tattiche che abbiamo subito provato è quella di nascondersi dentro le nuvole per poi sbucare in coda a qualche aereo nemico e questa è solo una delle tante possibilità che avrete, e il cercare nuovi modi per sfruttare meteo e ambiente è qualcosa che vi divertirà davvero tanto.

Una storia tutta da raccontare

La modalità principale è ovviamente la Campagna, la quale attraverso gli occhi di una giovane ragazza appassionata di volo, ci racconta della guerra tra la Federazione Oseana e il Regno di Erusea. Tutte le cutscene d’intermezzo, davvero ben fatte e coinvolgenti, sono concentrate prevalentemente sulla storia di questa giovane, finita in mezzo al conflitto per puro caso.

Nonostante ciò giocheremo nei panni di “Trigger”, un nuovo pilota della Federazione Oseana, che si ritroverà a combattere una guerra nata dal nulla. Come da tradizione della serie, la storia si rivela intrigante grazie anche alla grande quantità di filmati tutti rigorosamente creati in computer grafica, e i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo. Le altre modalità consistono in missioni singole e il multiplayer competitivo, il quale purtroppo non abbiamo potuto testare per l’ovvia mancanza di utenza online in fase di recensione.

Una simulazione molto arcade

Come già accennato in precedenza, il titolo Bandai Namco potrebbe far storcere il naso a chi cerca una vera e propria simulazione. Il gioco è infatti facilmente accessibile per tutti, sia per chi conosce il brand sia chi si avvicina al genere per la prima volta. Questo non significa che sia semplice, e non a caso sono state inserite tre difficoltà diverse: facile – normale – esperto.

Prima di ogni missione sarà possibile scegliere tipo di aereo e armamenti tramite “l’albero degli aerei”, costituito dai classici rami che dal modello base permettono di arrivare alle varie varianti. Il tutto permette una buona dose di strategia per ogni missione affrontata, dovendoci adattare a ogni situazione a cui andremo incontro: se per esempio il campo di battaglia consisterà prevalentemente nel cielo, avere un caccia con ottimi armamenti aria/aria sarà fondamentale.

Va detto che, anche se con maggiori difficoltà, le missioni possono essere completate con qualsiasi aereo, ma prima riusciremo a completare gli obiettivi, più crediti MRP, la moneta di gioco, guadagneremo, e lo stesso vale per le uccisioni e i pochi danni subiti.

Nel blu dipinto di blu

ACE COMBAT 7: Skies Unknown per la prima volta utilizza l’Unreal Engine 4. Visivamente si resta piacevolmente sorpresi, la sensazione di guidare un aereo è reale, così come sono impressionanti le esplosioni, le scie di fumo e gli effetti del meteo sull’aereo.

Ma la nostra curiosità si è subito rivolta verso la renderizzazione delle nuvole con la tecnologia trueSKY, motivo principale per cui il gioco ha ritardo di così tanto la sua uscita. Aspettare ne è davvero valsa la pena, attraversare le nuvole inseguiti da un caccia nemico è eccitante, con il nostro aereo che inizia a traballare in modo realistico mentre non vedremo più nulla. Infine il tutto viene condito dalla colonna sonora di Keiki Kobayashi, compositore storico della saga, la quale aumenterà la nostra adrenalina in ogni nuova partita.

ACE COMBAT 7: Skies Unknown riesce a risultare moderno mantenendo le sue origini. Il compromesso raggiunto tra simulazione e arcade è perfetto, così come tutto il comparto audio visivo. La tecnologia trueSky e la VR rimangono ciliegine sulla torta difficilmente ignorabili dal giocatore, rendendo il titolo ancora più appetibile. Nella vostra libreria non può e non deve mancare un titolo che vi farà letteralmente passare ore e ore in cielo.