AC: New Horizons – Happy Home Paradise – Recensione
Il ciclo vitale di Animal Crossing: New Horizons si è animato come un fulmine a ciel sereno con un nuovo DLC, che allo stesso tempo è il primo e ultimo: Happy Home Paradise.
L’idea è presa a piene mani da Happy Home Designer, spin off su Nintendo 3DS in cui per la prima volta il personaggio diventava un arredatore per i diversi clienti antropomorfi. Su Nintendo Switch lo scopo è il medesimo, quello di costruire la casa dei sogni in un arcipelago sconosciuto, e si propone come un contenuto adatto per home designer in erba. Noi ci siamo calati nella parte per un bel po’ ed ecco le nostre impressioni.
Il DLC prende il via dall’aeroporto, con Tom Nook che ci presenta a Casimira, titolare dell’omonima agenzia vacanze di ritorno dal capitolo portatile. La lontra ci assumerà sotto la raccomandazione del tanuki e all’improvviso otterremo un lavoro, quello di accontentare le richieste dei clienti utilizzando la creatività e i tanti nuovi oggetti messi a disposizione da Happy Home Paradise. Faremo inoltre la conoscenza di due nuovi personaggi: un silenzioso lamantino di nome Gedeone e la scimmietta bianca Albertuccio che ci farà da cicerone durante le fasi iniziali.
Il DLC colora e completa Animal Crossing: New Horizons, già rimpolpato dall’aggiornamento 2.0, che ha aggiunto la possibilità di coltivare, cucinare, un nuovo punto di ritrovo (il caffè la Piccionaia) e altro ancora, rendendo la vita sull’isola meno monotona.
Dopo un rapido tutorial, il nostro compito sarà chiaro: una volta indossata la divisa da lavoro sarà possibile prendersi carico della richiesta dei vari animali antropomorfi della serie in cerca di relax sulla spiaggia: si spazia dalla foresta di funghi, a stanze adatte per un pittore o per un cantante di strada, fino a arrivare a antri ghiacciati e case da dividere con un coinquilino. Parte dei nostri compiti sarà anche scegliere il luogo ideale della casa vacanze tra le varie zone che compongono l’arcipelago, alcune aride, altre boscose a seconda della risonanza con il cliente. Da lì potremo decorare interni ed esterni con oggetti “obbligatori” (richiesti dal personaggio) e numerosi altri a scelta, potendo alterare stagioni dell’anno e la vegetazione attorno all’abitazione – tutto senza alcun costo. È divertente inoltre notare a ogni oggetto aggiunto la reazione del cliente, tra il basito e l’appassionato, facendoci così conoscere i suoi gusti.
Happy Home Paradise ci ha piacevolmente colpiti e con il tempo rapiti col suo incantesimo che promette tranquillità: esso ha, tra le altre cose, il merito di aggiungere una leggerissima trama e di non rimanere un contenuto a sé stante, integrandosi con il gioco base in più di una maniera. Il risveglio dell’isola sede della Casimira Vacanze, con edifici come scuole e ospedali che verranno man mano riaperti a seconda dei nostri giorni di lavoro, dà quel senso di progressione che si era ormai perso in Animal Crossing: New Horizons.
Ci sono nuovi oggetti, acquistabili con la nuova valuta dell’arcipelago, i Poki, che ci verranno consegnati ogni volta finita la “giornata” di lavoro. Questi sono arredi esclusivi che non possono essere trovati nella bottega di Marco e Mirco, e che per una modica cifra è possibile portare con sé sulla propria isola, insieme a dei dolcetti per “convincere” i nostri isolani a una meritata vacanza.
Con il tempo, inoltre, le novità di Happy Home Paradise potranno essere trasportate sulla nostra isola, con la possibilità di modificare le case degli isolani e arredarle, gestendo lunghezza e larghezza della stanza-casa per farla sembrare ancora più spaziosa con le mura divisorie, divincolando così alcuni vicini dal loro parsimonioso arredamento. C’è anche la piccola novità di lucidare i mobili con olio di gomito, premendo freneticamente un tasto sul Joy-Con per far letteralmente scintillare la stanza – per i maniaci del pulito –, e di aggiungere dei rumori naturali come il suono dell’oceano o di un cantiere in attività, per un tocco aggiuntivo di realismo.
Il cliente accetterà sempre di buon grado le creazioni, in sintonia con lo spirito bonario di Animal Crossing, offrendo un livello di “sfida” molto basso. Ogni casa arredata andrà poi fotografata e aggiunta alla nuova app NBC. Questa è a tutti gli effetti un portale dei nostri lavori, un album dei ricordi da sfogliare e da modificare a piacimento, con l’eventualità di andare a trovare e poter ristrutturare una casa vacanze già conclusa, cambiando interni ed esterni secondo il nostro nuovo gusto. Questo assicura a un gioco potenzialmente già infinito di suo una longevità ancora maggiore.
Happy Home Paradise è acquistabile a parte o è incluso nell’Expansion Pack di Nintendo Switch Online, insieme a una rosa di giochi Nintendo 64 e Sega Mega Drive: in questo secondo caso, alla scadenza dell’abbonamento, si perderà l’accesso al DLC. Il nostro consiglio è quello di vedere Happy Home Paradise come un investimento, soprattutto se New Horizons ha alleviato la mente dal fardello del lockdown in tempi sospetti, e acquistarlo a parte. Se si decidesse di interrompere l’abbonamento di casa Nintendo non si rischierà di perderlo in futuro, ben sapendo che Happy Home Paradise costituisce l’addio al capitolo più recente di Animal Crossing, salvo gradite sorprese.
Happy Home Paradise è un ottimo DLC post lancio che completa e moltiplica l’avventura in Animal Crossing: New Horizons. Abbiamo molto apprezzato la possibilità di rimandare in ogni momento l’arredamento delle case vacanze senza alcuna penalità, adatta per chi ha poco tempo, e il vasto catalogo di oggetti per incentivare la creatività. Considerati anche i riflessi sull’isola principale, ci troviamo davanti a un contenuto continuamente gratificante, rilassante e magnetico, che non possiamo che incoraggiarvi a incastonare nel gioco principale.
Pro
- New Horizons può dirsi ora completo
- Longevità e creatività alle stelle
- Effetti sull'isola principale
- Nuovi oggetti
Contro
- Troppo facile