Abyss Odyssey: Extended Dream Edition
Il 15 luglio 2015 usciva per PC, PS3 e XBOX 360 Abyss Odyssey. A un anno di distanza, Ace Team ci propone Abyss Odyssey: Extended Dream Edition, versione dello stesso gioco rinnovata per PS4. Vale la pena spendere 14,99€ per questa nuova versione? Scopriamolo.
Abyss Odyssey: Extended Dream Edition arriva su PS4 portando con sé un aggiornamento della grafica, dei moveset e del comparto multiplayer, ma in fin dei conti è lo stesso identico gioco uscito un anno fa e di cui potete leggere la nostra recensione qui. Facciamo un breve riassunto: si tratta di un picchiaduro a scorrimento con elementi RPG e roguelike.
Il nostro alter ego dovrà intraprendere un lungo viaggio all’interno di un incubo creato dal Warlock e sconfiggerlo. Durante questa lunga discesa troveremo armi e oggetti per potenziare il nostro personaggio, sbloccheremo nuove skill, ma sopratutto collezioneremo le anime dei nemici sconfitti. Con queste anime avremo la possibilità di trasformarci in quei nemici assumendone così il moveset. Possiamo considerarla come una vita extra nei panni però di un personaggio diverso. Questa meccanica dà profondità a un titolo che altrimenti non si distinguerebbe più di tanto da molti altri cloni di Castelvania. Utilizzare le anime infatti aggiunge una buona componente strategica alla nostra avventura visto che dosare la distribuzione dei danni subiti dalla forma base o da quella acquisita, così come decidere quale delle due forme curare con le cure a disposizione, spesso è la chiave di volta di una run riuscita. O di una malamente persa. Essere sconfitti risulterà nel dover ricominciare tutto dall’inizio, perdendo tutte le armi e gli oggetti collezionati fino a quel momento.
Per essere un roguelike, Abyss Odyssey è abbastanza benevolo: le cure a disposizione sono tante, tra pozioni e orb droppate dai nemici, ma se pure dovessimo essere in fin di vita e a corto di cure, trasformarsi ci darà una nuova barra di vita. Come se non bastasse esiste un oggetto, consumabile per fortuna, il Camp Token. Piazzandolo in uno dei santuari che troverete in alcuni livelli, farà da checkpoint e ci permetterà di schivare la morte e ricominciare da lì, oltre che far apparire degli NPC che ci aiuteranno nei combattimenti in quel livello. Questa è stata una delle maggiori critiche ricevute da Abyss Odyssey nel corso del suo primo anno di vita. Altro grande difetto era la rigidità dei personaggi, che risultavano decisamente robotici nelle loro animazioni e mai del tutto convincenti.
Tornando alla nuova Extended Dream Edition, dopo alcune ore di gioco, ci siamo rassegnati al fatto che gli stessi difetti presenti nella versione originale sono presenti anche in questa. Stessa legnosità dei movimenti, stesa difficoltà nel prendere piena confidenza con i comandi. Non abbiamo mai avuto la sensazione di essere davanti a un gioco pienamente riuscito. Non dal punto di vista del gameplay.
Per quanto riguarda il multiplayer, questa nuova versione permette di giocare la storia online con un amico oppure offline versus in un’arena di quattro giocatori tutti contro tutti.
L’upgrade grafico invece risulta completamente riuscito: gli sfondi sono più vivi che mai e anche gli fps sembrano essere stabili anche nei momenti più concitati, il tutto incorniciato da un sonoro (sia a livello di effetti che di soundtrack) eccezionale. Uguale a prima, ma nondimeno eccezionale.
[signoff icon=”quote-circled”]Abyss Odyssey: Extended Dream Edition non è tanto differente dall’originale, nel bene e nel male: originale, bello esteticamente, ma niente che faccia gridare al miracolo in termini di gameplay. Vale la pena prenderlo per PS4 se lo avete già giocato? Probabilmente no, ma se ancora non lo aveste fatto allora i 14,99€ da spendere non sarebbero sicuramente soldi sprecati. [/signoff]
