Siege Survival: Gloria Victis – Recensione
Dopo un MMORPG di contenuto ma indubbio successo i ragazzi e le ragazze di Black Eye Games spostano leggermente il tiro: adesso si punta alla vita degli assediati, con Siege Survival: Gloria Victis! Sui libri di storia scolastici non vengono mai citati gli eventi avvenuti dietro le solide mura dei castelli assediati; tutta l’attenzione si focalizza, di solito, sugli assedianti perché questi ultimi sono più interessanti e nel 90% dei casi i vincitori.
Per chi si riparava dietro le mura, un assedio ha sempre significato un biglietto di sola andata per l’aldilà, ma ci sono anche state eccezioni illustri e in Italia ne abbiamo diverse. Nonostante ciò tutti sappiamo che l’eccezione non sempre conferma la regola: in Siege Survival: Gloria Victis dovremo impersonare un gruppo di normali cittadini ritrovatisi loro malgrado a cercare di sopravvivere all’interno della propria città assediata.
Ci sarà da lottare per trovare acqua pulita, ci saranno da spostare cumuli di macerie, ci sarà da scavare fra i cadaveri per trovare tutto il materiale necessario a far sopravvivere il nostro tutt’altro che folto gruppetto di sopravvissuti.
Siege Survival: Gloria Victis propone due modalità, un sandbox totalmente casuale e una campagna: ovviamente il consiglio è quello di giocare prima alla campagna principale in cui verranno introdotti tutti gli elementi necessari a comprendere appieno le meccaniche di gioco. La modalità campagna ci fa vedere come la città in cui viviamo sia stata attaccata da un popolo simil-vichingo e sia quasi del tutto caduta sotto i colpi degli assedianti. Restano soltanto il torrione e il castello. I nostri sopravvissuti (tutti con background e abilità differenti) cercano quindi di darsi da fare e lottare per sopravvivere. Il gioco ci fa capire sin dall’inizio che non sarà facile sopravvivere e che le azioni di “sciacallaggio” saranno vitali. Come se sopravvivere non fosse abbastanza avremo anche i soldati del torrione che ci chiederanno di procurargli materiali, riparare armi e armature e cucinare cibo per tutta la truppa. In fondo dalla loro sopravvivenza dipende anche la nostra.
Siege Survival: Gloria Victis ha un’impostazione molto simile a quella di This War of Mine, seppure non ne condivida quasi nulla dal punto di vista grafico. La visuale isometrica infatti non ha nulla a che vedere con quella del celebre titolo di 11 bit studios ma tutto il resto sì, a partire dall’atmosfera molto cupa e deprimente. Il bello di Siege Survival: Gloria Victis è che si riuscirà a empatizzare con questi personaggi che hanno perso tutto: beni, famiglia e abitazioni. Questo è un gioco che fa riflettere.
Al di là dell’atmosfera va però valutato il funzionamento tecnico di tutto quello che il gioco offre. I sopravvissuti dovranno costruire tutto un rudimentale armamentario atto a farli sopravvivere. Non solo quindi banchi per tagliare il legname o paioli per cucinare saranno di vitale importanza, ma anche la loro posizione. Sì, perché i nostri carissimi amici simil-vichinghi ogni tanto (alla buona) ci tireranno frecce infuocate e proiettili dai trabucchi. In questo senso, quindi, anche il posizionamento del nostro equipaggiamento giocherà un ruolo fondamentale visto che andrà posizionato il più possibile al riparo dai colpi nemici.
Il tempo di gioco è diviso in cicli di giorni e notti. Col favore del buio infatti potremo mandare uno dei nostri a esplorare la città sottostante martoriata dai saccheggi e dalla distruzione nemica. Questo sarà un passaggio essenziale per permettere a tutti di sopravvivere e, chissà, permettere ai soldati del torrione di vincere la battaglia finale. Ci saranno da trovare diversi materiali utili ma dovremo anche affrontare le pattuglie nemiche e il fatto che abbiamo uno spazio di inventario molto limitato. Trovare delle pietre preziose, ad esempio, sembrerà una gran fortuna ma… cosa ve ne fareste esattamente di un paio d’orecchini di diamanti nel bel mezzo di un assedio? Meglio prendere quel ciuffo di canapa e raccogliere quella brocca d’acqua pulita!
Questa componente principale stona un po’ con la bella atmosfera messa su e rappresenta il vero limite di Siege Survival: Gloria Victis. Ci troveremo in un tale loop che ben presto ci annoieremo e soprattutto sentiremo crescere un’ansia che spesso e volentieri non è la sensazione che vorremmo sentire giocando a un videogioco.
Il sistema di crafting, lo accennavamo, è molto profondo ma i cicli giorno/notte diventano ben presto fastidiosi perché capiterà troppo spesso di non avere tempo materiale per costruire ciò che ci serve di giorno perché i nostri cari sopravvissuti saranno stanchi (e dovranno quindi dormire) o malati. Questo accadrà mentre le truppe del torrione ci chiederanno anche vettovaglie per la loro sopravvivenza.
Siege Survival: Gloria Victis è un prodotto dall’altissima rigiocabilità ma dalle meccaniche un po’ troppo ripetitive, dotato di un’atmosfera di tutto rispetto e da una realizzazione tecnica con davvero poche pecche. A questo punto non resta che vedere cos’altro implementeranno gli sviluppatori. Rimandato a settembre quindi, ma con lode!
Pro
- Sandbox sì, ma con un'atmosfera stupenda
- Crafting interesante
- Una trama appena sufficiente...
Contro
- ...ma almeno c'è
- C'è molto di già visto
- Ripetitivo