A distanza di un anno dalla recensione di Farming Simulator 17, siamo tornati a parlare del celebre simulatore agricolo sviluppato da Giants Software. Di seguito siamo infatti pronti a raccontarvi della Platinum Edition, che aggiunge nuovi contenuti rispetto all’ edizione originaria.

Nell’ espansione è presente una nuova mappa di gioco ambientata in Sud America, che accompagna un drastico cambio di scenario a tante nuove possibilità di gameplay, offrendo ai giocatori l’esperienza più completa di sempre. Non solo una nuova mappa, ma anche la possibilità di cimentarsi con 280 autentici mezzi e attrezzi agricoli di oltre 80 case produttrici e i nuovi marchi esclusivi dell’Edizione Platinum quali Stara, TT, Randon, FMŻ e Gessner Industries.

Vi è la possibilità di continuare a raccogliere i soliti prodotti come mais, soia e, udite udite, new entry della nuova mappa sudamericana, l’interessante integrazione della coltivazione della canna da zucchero. In questo caso sono stati introdotti, insieme alla pianta, i macchinari specifici per la sua coltivazione. Importante aggiungere anche che le condizioni climatiche della nuova ambientazione cambiano drasticamente rispetto ai paesaggi classici.

Interessante è anche l’aspetto del conto terzi, per cui sarà possibile trasformare le dure ore di lavoro in denaro liquido, da spendere in acquisti o semplici noleggi di nuove attrezzature o bestiame.

Permane, purtroppo, la totale mancanza delle quattro stagioni che risulta essere palesemente fondamentale per un gioco basato sull’ agricoltura. E’ infatti ancora presente il classico meteo variabile di tanto in tanto, passando spesso e inverosimilmente da un tramonto di puro sole alle 21.00 (che ci rimanda a una classica estate) ad una bufera di neve circa 12 ore dopo.

Gli scambi di denaro tra domanda e offerta, salari dei collaboratori e vendita/acquisto dei prodotti e macchinari, continuano a risultare piuttosto lontani dalla realtà. Sicuramente questo ci permette di avanzare più velocemente nello sviluppo della nostra azienda agricola (il gioco per quanto divertente, risulta molto realistico e quindi inevitabilmente noioso con lunghi e spesso presenti tempi morti), ma rende il tutto meno realistico di quanto ci si aspetterebbe. Ci troveremo infatti ancora ad ottenere circa 100 euro per aver venduto 3 uova al ristorante più vicino, oppure ad acquistare una gallina per la modica cifra di 75 euro.

Per quanto concerne la parte dei menù, resta ferma e decisa la volontà da parte del team di sviluppo di semplificare sempre di più il tutto. Non basta, però: è infatti palese come il menù sia ancora parecchio complesso con la parte della mappa che si mischia incresciosamente con l’andamento della domanda/offerta dei prodotti, fino alla classica tendina delle impostazioni. Insomma, è comprensivo che si tratti di un gioco complesso, ma sarebbe necessario rivedere l’aspetto gestionale scorporandolo dalla parte delle impostazioni di gioco. Il tutto appare ancora molto confusionario, ma indubbiamente più semplificato rispetto alle versioni precedenti.

Alla luce di quanto sopra, ci si aspettava forse una dinamica migliore dell’espansione, piuttosto che un semplice DLC basato sull’ integrazione di una nuova mappa con la semplice aggiunta di macchinari.

L’aspetto fondamentale del gioco restano indubbiamente le mod create dalla community, che continuano ad essere una parte fondamentale del gioco. Esse sono capaci di rendere l’esperienza videoludica in continua espansione oltre che sempre differente. Ci si può così cimentare in nuovi macchinari, attrezzi o mappe, così da rendere più longeva possibile l’esperienza di gioco.

Farming Simulator 17 Platinum Edition è ora disponibile per Playstation 4, PC tramite piattaforma Steam e Xbox One. Non è dato sapere se il titolo riceverà ottimizzazioni aggiuntive per Xbox One X. L’espansione è acquistabile separatamente per sbloccare i nuovi contenuti, se avete già Farming Simulator 17, o in bundle con il titolo base.

Fatte le dovute considerazioni, definiamo l’espansione come una semplice mod ufficiale del gioco, che permette di cimentarsi con nuove condizioni climatiche, nuove tecnologie e nuovi prodotti. Qualcosa però di già visto con le mod e, probabilmente, poco significativo rispetto a una classica espansione a cui gli appassionati sono abituati. C’è da dire comunque che, grazie a queste espansioni, il gioco rimane molto intrigante e longevo da esplorare. Il che non è cosa da poco, visto che parliamo pur sempre di un simulatore.