3D Thunder Blade
Erano gli ultimi momenti degli anni ’80, quando in sala giochi si potevano trovare i cabinati Sega che facevano impazzire chiunque. La maggior parte delle persone era intenta a squagliarsi le dita su titoli rinomati e veloci, come Outrun o After Burner, ma a fare la sua figura vi era Thunder Blade, con la sua grafica eccezionale per quei tempi, ma forse troppo lento e difficile per surclassare gli altri classici. Nonostante ciò aveva la sua ampia fetta di fan, e dopo dei falliti porting su console casalinghe che non riuscivano a replicare l’aspetto grafico della versione arcade, Sega si è decisa solo oggi a riproporcelo in una versione 3D su 3DS.
3 giochi in uno
Thunder Blade era un particolarissimo sparatutto di aerei. Ce n’erano a bizzeffe di titoli simili, tuttavia Thunder Blade riusciva a districarsi dalla matassa grazie a un gameplay trasformabile, diviso in diverse sezioni in ogni livello.
Guidando un elicottero, che anche da ciò che dice il titolo è fin troppo simile a quello di Blue Thunder, il nostro scopo sarà distruggere gli aerei dei cattivoni mentre faremo del nostro meglio per non schiantarci sui palazzi o per non farci colpire dai nemici. Tutto ciò è molto più semplice a dirsi che a farsi, a causa di una difficoltà piuttosto sadica che ci porterà alla morte più spesso di quanto pensiamo.
I livelli hanno inizio con una sezione in visuale da dietro, in stile After Burner, dove la bravura nella guida è tutto quanto. Non solo, infatti, dovremo pensare ad abbattere i velivoli nemici grazie a una quantità di munizioni infinita per mitragliatrice e missili, ma dovremo schivare ogni edificio per evitare una brutta fine, che capiterà tuttavia anche in situazioni in cui eravamo sicuri di aver schivato con successo. In questa sezione potremo non solo alzarci e abbassarci di quota, muovendoci così per tutta l’ampiezza dello schermo, ma con lo stick destro potremo anche aumentare o diminuire la nostra velocità, emulando ciò che accadeva nel bellissimo cabinato pieno di leve. Una velocità minore ci permetterà di schivare in maniera più semplice eventuali collisioni, tuttavia ci renderà un bersaglio più facile per il fuoco nemico, quindi è importante regolare il proprio stile di gioco in maniera equilibrata a seconda della situazione.
Seconda sezione del livello sarà quella classica: la telecamera si alzerà portandoci a una visuale dall’alto, trasformando il titolo in uno shooting a scorrimento verticale, che non ha nulla da invidiare ai propri concorrenti. Solo alla fine degli stage si arriverà alla terza sezione: quella del boss. Contrariamente al solito, questa sezione sarà più che altro una sfida di sopravvivenza contro un fuoco nemico piuttosto duro, e solamente il boss finale risulterà in un vero e proprio conflitto dove dovremo abbattere il nemico.
Viva la profondità di campo
Il porting 3D sulla console Nintendo, così come per gli altri 3D classics, non può che giovare al titolo in questione, che acquista non solo nuovi contenuti, ma anche una profondità di campo dettata dal 3D stereoscopico della console. E non c’è dubbio sul fatto che questo sia il gioco su cui il 3D fa il miglior effetto in assoluto, parlando dei 3D classics: le sezioni con visuale da dietro si trasformano infatti in uno spettacolo visivo che valorizza all’inverosimile la grafica dell’epoca, ancor più di quanto fosse possibile con After Burner. A parte ciò, comunque il comparto audio non presenta musiche degne di nota e nonostante il buon gameplay che dona divertimento, tale dura solo una manciata di minuti. Il terribile punto debole di Thunder Blade è infatti la longevità, essendo composto di soli quattro livelli e completabile in una decina di minuti, privo oltretutto di valore di rigiocabilità a causa dell’assenza di diverse situazioni in cui incappare.
La versione 3D di questo gioco permette comunque di sbloccare, dopo aver completato la modalità Arcade una volta, una piccola sezione aggiuntiva di due o tre minuti creata apposta per questa occasione. Oltre a ciò, per evitare eccessiva frustrazione nel giocatore, è possibile disabilitare sulle opzioni la morte per collisione con i palazzi, cosa che rende il tutto decisamente più semplice.
[signoff icon=”quote-circled”]3D Thunder Blade è un titolo che senz’altro riporta alla mente memorie degli anni passati. Al contrario di classici molto amati come Sonic o Outrun, Thunder Blade è però un gioco quasi di nicchia che può essere apprezzato a pieno solo dai pochi fan dell’epoca. La sua longevità quasi nulla, con i suoi quattro livelli e dieci minuti scarsi di gioco per completare il tutto, non giustifica la spesa su eShop. Non ci sentiamo di consigliarvi l’acquisto, a meno che non siate dei collezionisti o comunque sia non siate tra i felici frequentatori di sale giochi che hanno potuto provare con mano il magnifico cabinato.[/signoff]