13 Sentinels: Aegis Rim – Recensione Nintendo Switch

13 Sentinels: Aegis Rim è un titolo particolare, che mischia generi diametralmente opposti come le Visual Novel e gli RPG Tattici condendo il tutto con una salsa tecnologica e servito su un letto di viaggi nel tempo con contorno di paradossi temporali. Uscito nel 2019 in Giappone e nel 2020 in Europa su console, questo piccolo capolavoro targato Vanillaware a cui, almeno secondo noi, tutti dovrebbero dare una possibilità, approda oggi grazie ad ATLUS su Nintendo Switch. Analizziamo insieme il perché.

La trama di 13 Sentinels: Aegis Rim è difficile da essere raccontata senza incappare nel pericolo spoiler, data la quantità di eventi chiave, di colpi di scena – e la loro profondità – senza contare la vasta articolazione temporale in cui essi si svolgono. Infatti Vanillaware, dopo aver prodotto capolavori quali Dragon’s Crown e Odin Sphere con le loro atmosfere squisitamente fantasy, si sposta sul fronte tecnologia e spazio tempo, con tutti i rischi che questa scelta comporta.

La storia principale, o meglio le 13 storie principali, si snodano su un arco temporale di 400 anni (almeno in apparenza) e coinvolgono la vita di 13 ragazzi dall’aspetto del tutto normale: studenti delle superiori, con passioni e interessi diversi, che affrontano spensierati le loro vite, tra uscite e compiti, tempo libero e attività sportive, interessi amorosi e amicizie goliardiche.

Affrontare il terreno di viaggi temporali e dimensioni parallele è da sempre un rischio: l’argomento infatti è sempre ricco di contraddizioni, paradossi e tranelli che possono fare la differenza tra una trama banale e un colpo di genio. Vanillaware decide quindi, per affrontare l’argomento, di pescare a piene mani dall’universo cinematografico degli ultimi 20 anni, riciclando idee, frammenti di trame e anche parecchi colpi di scena.

A dirla così potreste pensare di trovarvi di fronte a un titolo riciclato senza nulla di buono, ma fareste un errore di valutazione: 13 Sentinels: Aegis Rim prende molto ma lo articola e lo cesella con una precisione e una coerenza disarmanti.

Non vogliamo togliervi il gusto di scoprire passo passo i vari tasselli del puzzle, ma vi possiamo assicurare che è incredibile quanto man mano che la trama si dipana ogni cosa trovi il suo giusto spazio, e il senso della storia in sé non venga mai meno.

Potrete vivere le gesta di ognuno dei protagonisti in maniera del tutto libera, e verrete vincolati solo di tanto in tanto quando per il prosieguo della storia sarà necessario anche approfondire parte della vita di un altro comprimario.

In ogni caso ogni cosa scorre fluida e se anche non appartenete agli amanti delle visual novel, (come chi vi scrive – N.d.R.) vi appassionerete al titolo grazie a una trama originale e allo stesso tempo familiare e a una direzione artistica a dir poco eccezionale. Ad aiutare questo processo c’è una caratterizzazione profonda di ogni singolo protagonista che avrà atteggiamenti, passioni, e persino fissazioni personali che lo renderanno unico e indimenticabile.

Immancabile la fissa dello studio di programmazione di fare dei piatti tipici giapponesi un must per alcuni dei protagonisti: vi imbatterete per esempio in un naufrago temporale, ribelle e audace, pronto a sacrificare tutto tranne i suoi amati panini alla yakisoba per cui va letteralmente matto; ma le esperienze culinarie proposte non si limitano a questa, andando tra le altre cose a occupare tante caselle dell’archivio di informazioni consultabile durante il tragitto per non perdere nessuna informazione.

Altro merito dello studio di programmazione va alla semplicità con cui si riesce a far trasparire la sessualità dei personaggi e le loro preferenze senza diventare mai invasivo, offensivo o puerile. Anche in questo ambito tutto scorre con naturalezza e si riesce a empatizzare con i protagonisti, resi sempre più umani dai loro gusti, dalle loro passioni e persino dai loro difetti.

Punto di forza assoluto, che riesce a donare a 13 Sentinels: Aegis Rim quel guizzo in più che incolla il giocatore allo schermo, è dato dalla pennellata artistica che da sempre contraddistingue Vanillaware. Ogni singola animazione, ogni fondale, ogni accessorio, ogni elemento a schermo è equiparabile a una piccola opera d’arte che respira e incanta a ogni sguardo. Lo sfondo di una semplice conversazione vive con le ombre che si muovono e donano profondità e la luce che batte sempre nel punto giusto enfatizza qualunque particolare il team di sviluppo voglia sottolineare.

13 Sentinels: Aegis Rim si divide in tre parti, ognuna da portare da 0 al 100%. Per quanto riguarda la prima, denominata ”Avventura” il vostro compito in termini di gameplay si limita a riflettere sulle parole chiave e interagire in termine di discussioni con gli NPC a schermo, in una linea guidata che poco lascia al caso, o alla scelta personale.

Questo sarebbe un punto a sfavore se non fosse che la trama regge e si fa seguire con interesse, pur lasciando al protagonista poche scelte.

La seconda parte di 13 Sentinels: Aegis Rim intitolata “Battaglia” riguarda invece il vero cuore del gioco, il gameplay tattico strategico con un sentore di RPG di cui vi abbiamo già accennato che dona movimento e azione al titolo. In questa sezione dovrete infatti affrontare un terreno di guerra che comprende una porzione di città stilizzato in versione digitale e con una visuale isometrica regolabile e zoomabile.

In questo terreno sarà compito vostro schierare le 13 sentinelle in battaglia facendo attenzione a porne al massimo 6 in attacco e le altre in difesa. Quelle in attacco seguiranno un ordine preciso e saranno sotto i vostri comandi in tutto e per tutto, mentre quelle in difesa si limiteranno a proteggere l’obiettivo nemico.

Ogni schema per essere superato richiede che venga salvato il terminale centrale per un determinato tempo o che vengano eliminati tutti i nemici a schermo, i deimos.

Questi sono di vario tipo e forniti di vari tipi di attacco o difesa: quelli volanti non saranno colpiti da un attacco di terra e non saranno vincolati alle strade per avanzare; quelli con armature pesanti non saranno scalfibili da attacchi che non siano in grado di penetrare le barriere; inoltre esistono truppe di supporto in grado di difendere e riparare i deimos e anche sciami di attacco in grado di impegnare il nemico.

Anche le sentinelle naturalmente saranno di tipo diverso e schierare quelle giuste farà la differenza tra la vita e la morte. Ricordate inoltre che condizione principale per superare gli schemi è che le sentinelle non periscano e che il terminale venga salvato. Attenzione però: condurre diverse battaglie di fila dona bonus aggiuntivi ma impone ogni due o tre scontri il fatidico “neuroblocco” che inibirà la sentinella per la battaglia successiva.

Ogni operatore può inoltre scendere dalla sentinella e permettere la sua riparazione ma per tutta la durata dell’operazione quella sentinella non potrà essere offensiva.

La parte tattica è data direttamente dallo scontro infatti durante la battaglia avremo un tot di punti BE che sono necessari per attivare un attacco, un’area differente per ogni tipo di attacco e una conseguenza diretta sul movimento delle truppe. Attaccare alle spalle porta un vantaggio ma lanciare un componente in un dato settore di gioco, facendogli attraversare una strada comporta dei rischi. Se intercettato da un nemico interromperà la sua corsa e l’azione intrapresa, consumando comunque i BE consumati.

Inoltre ogni azione comporta un tempo per essere svolta e tenere conto di questi fattori rende l’esperienza tattica di 13 Sentinels: Aegis Rim piacevole senza essere mai frustrante. Peccato per la componente RPG di 13 Sentinels: Aegis Rim che si limita alla possibilità di potenziare le abilità offensive e difensive e allo sbloccare nuove armi e capacità. Sarebbe stato gradito se si fosse pensato a una personalizzazione delle sentinelle non solo in termini di armi ma magari anche di accessori che ne cambiassero le caratteristiche.

Per completare al 100% la sezione “Battaglia” è necessario superare ogni schema proposto, una trentina in totale, completando le missioni. Occhio che per ogni schema sono presenti degli obiettivi specifici da completare come per esempio l’utilizzare determinati membri in attacco o non subire troppi danni.

La terza sezione, infine, è denominata “Archivio” e si compone di due parti distinte. La prima richiede di essere sbloccata con i “Punti Mistero” sbloccabili in battaglia e che danno la possibilità di accedere a capitoli riguardanti i protagonisti dell’avventura, gli oggetti, le location, i cibi e molto altro. Sbloccare questi approfondimenti rende più avvincente e complessa l’avventura donando profondità e spessore al titolo. La seconda parte dell’archivio di 13 Sentinels: Aegis Rim invece riassume gli avvenimenti, le battaglie, i protagonisti e l’avventura: essa si completa man mano che la fase “avventura” e “battaglia” avanzano. Potete considerarla un valido riassunto degli avvenimenti in caso in cui doveste perdere il filo della trama.

Vi sveliamo un piccolo particolare senza che nessuno ci possa incolpare di uno spoiler: per completare l’archivio al 100% è necessario che le altre sezioni siano completate al 100% e che la sezione “Battaglia” vi veda completare tutti gli obiettivi secondari e tutte le missioni con il grado “S”.

Solo cosi riuscirete ad avere 13 Sentinels: Aegis Rim completato al 100% in ogni sezione, ma non vi preoccupate: la difficoltà di gioco è modificabile in qualunque momento e non comporta penalizzazioni.

Una volta completate le sezioni di gioco avrete modo di rivivere l’intera storia con l’archivio o potrete cimentarvi in una selezione di schemi di guerra infinita che vi permetterà di continuare a giocare a lungo. Il porting per Nintendo Switch non richiedeva chissà che sforzo in termini di prestazioni e per questo riesce magnificamente nell’intento.

Gli unici difetti imputabili a 13 Sentinels: Aegis Rim sono dati da un livello di difficoltà altalenante e da una sorta di eccessiva confusione a schermo nelle fasi di battaglia più concitata.

13 Sentinels: Aegis Rim è un titolo davvero molto profondo, con una trama che si assume dei rischi, fa chiari riferimenti cinematografici e si snoda su un binario complesso e profondo: la cosa veramente importante però è che nonostante potenzialità e rischi il team riesce nell’impresa di confezionare un grande titolo in maniera egregia. La storia convince e appassiona anche chi non ama il genere, grazie all’impatto artistico di Vanillaware, a una traduzione in italiano ben fatta (per una volta), a un parlato giapponese o inglese coinvolgente e a una colonna sonora che convince e che si fa apprezzare per tutta la durata dell’avventura (che si assesta sulle 30 ore circa). Godervi 13 Sentinels: Aegis Rim fino in fondo è un imperativo dato che per dare un senso al tutto dovrete prestare attenzione a tutto fino alla fine dei titoli di coda… e anche oltre.