1000xResist Recensione

Recensito su PC

1000xResist Recensione Alieni
L'invasione alla base della storia di 1000xResist è molto affascinante, con tinte molto da horror cosmico

Nel mentre mi appresto a coprire 1000xResist con una recensione, non riesco a togliermi dalla testa una strana sensazione. Amo scrivere recensioni e ormai lo faccio da 7 lunghi anni, ho coperto grossi blockbuster come Final Fantasy XVI e terribili asset flip di cui nemmeno ricordo il nome.

Nulla mi ha messo in difficolta come 1000xResist, nulla mi ha fatto pensare a quanto limitante sia la struttura di una recensione per comunicare l’appeal di un gioco tanto quanto questa specifica opera.

Parlare del suo comparto tecnico, della colonna sonora, della storia e delle sue meccaniche di gioco sarebbe facile. Basterebbe articolare in frasi attraenti dei pensieri semplici, lo stile grafico cattura l’occhio pur mostrando dei limiti, la colonna sonora è fantastica, l’interazione limitata ma funzionale alla narrazione.

Questi sono i punti principali che potrei e dovrei esprimere nella recensione. Non penso possano fare giustizia alla mia esperienza con 1000xResist. L’alpha e l’omega del lavoro di Sunset Visitor è nella storia raccontata, nei dialoghi tra i personaggi, nei temi trattati, negli espedienti narrativi interattivi e non utilizzati per portare in vita la storia di Watcher. 

Se dovessi semplicemente riassumere le mie opinioni sotto forma di una recensione che serva da guida all’acquisto, sarebbero semplici. Se amate il sci-fi, se amate i videogiochi narrativi o se siete anche vagamente interessati alla premessa, comprate 1000xResist. Se cercate un titolo dall’interazione meccanicamente complessa, allora ve lo sconsiglio.

1000xResist Recensione comicità
Nonostante la pesantezza, il gioco ha dei momenti di sollievo grazie a dei dialoghi ben scritti o…questi disegni

Tutto troppo riduttivo, troppo semplice. 1000xResist è un raro videogioco dalle aspirazioni narrative accumunabili ai grandi della letteratura, in questo caso ovviamente sci-fi. Non parliamo di un gioco che “potrebbe essere bello come serie tv” o “potrebbe essere bello come film”, opinioni diventate comuni nel mondo videoludico moderno in cui tanti franchise fanno il salto multimediale, alcuni persino egregiamente come The Last of Us (di cui trovate la nostra recensione qui).

1000xResist è un videogioco che mi sento a mio agio paragonare solo a grandi opere di narrazione. Un’esperienza il cui più vicino paragone è il capolavoro manga di Haruko Ichikawa (famosa anche per essere la designer di vari personaggi di Pokémon) Land of the Lustrous, ma che si addentra in riflessioni filosofiche e religiose non distanti da opere quali la Trilogia di Valis. 

Insomma, è un’opera di narrativa molto impegnativa. Ed è proprio per questo che voglio concentrarmi su questo settore per il resto della recensione. Vi ho già detto le mie opinioni sui vari componenti ludici ed estetici e ve le ripeterò in chiusura, non sono il punto del gioco. Il punto è un altro.

Piangere fino alla morte

La storia di 1000xResist inizia in maniera volutamente confusionaria. L’intera narrazione si pone come un puzzle i cui pezzi finiscono pian piano al loro posto andando a creare un dipinto del mondo in cui è ambientato.

Durante l’avventura si segue il punto di vista di Watcher, una di centinaia di sorelle clonate da un’essere divino immortale chiamato ALLMOTHER. Il compito di Watcher, nonché strumento principale usato dal gioco per raccontare la propria storia, è quello di entrare in Comunione con la Madre e riviverne i ricordi.

I pezzi del puzzle sono quindi i vari scenari che Watcher andrà a scoprire, presentati in ordine sparso e con forti sbalzi temporali. Le varie comunioni non sono unite da un evento specifico, prendendo luogo in diverse ere della vita di ALLMOTHER.

1000xResist Recensione famiglia
La storia famigliare di 1000xResist è scritta con una cura più unica che rara

Piuttosto si concentrano su dei temi. Se quella comunione avrà il tema dell’abbandono, si potrebbero vedere ricordi d’infanzia della ALLMOTHER, quando ancora era un’essere umana chiamata Iris, che affronta un litigio con un’amica, per poi vedere in contemporanea eventi accaduti centinaia di anni dopo e riguardanti le prime figlie create dalla Dea.

Il gioco non specifica questo dettaglio narrativo, non ti dice in anticipo “ora parleremo di questo”. Tratta il giocatore con molto rispetto e pretende da esso uno sforzo attivo per capirne la storia senza affidarsi a lunghi preamboli.

Invece si comunica con dialoghi scritti divinamente e meccaniche ludiche semplici, principalmente pensate per trasmettere informazioni e non per forzare il giocatore a prendere delle decisioni.

La meccanica principale del gioco è quella di poter viaggiare nel tempo, vedendo gli stessi luoghi ma in momenti diversi, cosa utilizzata per dei leggerissimi puzzle meccanici ma più utile a livello di scrittura, dato che porta il giocatore a vivere ogni scena come un indizio e la storia come un mistero da risolvere.

In realtà, nemmeno il mistero è il vero e proprio punto del gioco. 1000xResist ha una storia avvincente, con dei risvolti anche molto sorprendenti nella seconda metà, quindi c’è assolutamente un grande valore per chi volesse vivere la narrazione come un thriller. 

1000xResist Recensione

Il punto però, a mio parere, è più filosofico. Nelle primissime ore di gioco si scopre che l’umanità è essenzialmente estinta a causa di un’invasione aliena e di un virus misterioso che porta le persone a morire dal piangere.

Con un concept del genere si può creare un interessantissimo mistero in grado di tenere in piedi un gioco narrativo per 5, anche 10 ore. Se vi ho detto questo dettaglio però, è perchè non lo ritengo spoiler.

L’invasione aliena, il virus, han tutti importanza e non vengono dimenticati man mano che il gioco va sul filosofico e il personale, tuttavia servono principalmente come esca per attirare il giocatore su discorsi molto pesanti. Si tratta di uno di tanti escamotage geniali di 1000xResist, l’unico di cui posso parlare senza cadere in spoiler.

La qualità di quanto proposto non è analizzabile in una “mera” recensione. Ci sarebbero da scrivere analisi su analisi, interpretazioni su interpretazioni. Nel mercato videoludico, ambiente che ha delle incredibili eccellenze narrative (basti pensare a Mouthwashing, altro incredibile horror del 2024) 1000xResist brilla comunque di una luce propria.

1000xResist Recensione post apocalisse
Nonostante i modelli poco dettagliati, il gioco sa creare ambienti molto suggestivi

Una luce che non lo mette su un piano migliore di altri, non si tratta della mia storia preferita in un videogioco. Tuttavia lo mette su un piano diverso, più affine alla letteratura classica che alla variante nata nell’arte del videogioco.

Anche per questo è un gioco che ritengo incredibile, che penso chiunque abbia interesse nella narrativa videoludica debba provare. Davvero, è difficile recensire un’opera di questo tipo, perché senza spoiler si possono solo dire frasi pompose e potenzialmente vacue.

Però vi scongiuro, date una chance al lavoro di Sunset Visitor. Merita di essere ricordato.

1000xResist è un gioco narrativo unico anche nel panorama variegato dei titoli a lui affini. Un’opera sci-fi dai toni filosofici ma che non dimentica mai di tenere intrigati grazie a dei misteri interessanti e ben raccontati all’interno di una decina di ore d’esperienza.

Ha poca interazione, limitata a semplicissimi puzzle ed esplorazione essenziale di poche aree. Inoltre l’estetica può non essere gradevole a tutti, specie grazie a modelli poco dettagliati. Però è un titolo essenziale per chiunque ami le storie sci-fi, tenendo conto che non parliamo del sci-fi d’azione, del cyberpunk o del fantasy nello spazio, ma di un sci-fi più radicato nella letteratura che lo ha inventato.

9.5
Date una chance al lavoro di Sunset Visitor. Merita di essere ricordato.

Pro

  • Un'esperienza unica nel panorama videoludico moderno e non
  • Ottima colonna sonora
  • Scrittura di altissimo livello

Contro

  • Poca interazione
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