1-2-Switch – Recensione
E’ passato ormai parecchio tempo da quel lontano dicembre 2006, quando uscì nei negozi la vendutissima Nintendo Wii. Una delle console più vendute al mondo e che ha fatto della sua forza anche l’inclusione, all’interno del pacchetto, dell’acclamato Wii Sports. Collezione di minigiochi sportivi, Wii Sports è nato quasi come “demo” delle capacità del Wiimote ed è finito invece per diventare una sorta di killer application che ha trainato a non finire le vendite della macchina Nintendo. Basta pensare che alcuni acquirenti hanno mantenuto Wii Sports come loro unico gioco per tutta la durata del ciclo vitale di Wii. Cosa sarebbe accaduto però, se Wii Sports non fosse stato incluso all’interno della confezione della console e fosse invece stato venduto separatamente a prezzo pieno? Avrebbe avuto lo stesso successo?
Questo è probabilmente ciò che scopriremo, dato che si tratta esattamente del caso di 1-2-Switch.
Nel frattempo, potete anche leggere cosa ne pensiamo della console Nintendo Switch e del suo gioco di punta The Legend of Zelda: Breath of the Wild.
28 giochi per Switcharli tutti
1-2-Switch è un titolo party game, esclusivamente multigiocatore, composto da 28 mini esperienze che dovrebbero essere, idealmente, l’anima di una festa per far divertire tutti quanti insieme. Il tema ricorrente in questi giochi è il “non guardare lo schermo”: ognuna di queste piccole esperienze difatti è giocabile guardandosi l’un l’altro negli occhi, creando anche momenti spesso imbarazzanti.
Il tentativo di Nintendo è quello di farci entrare nel personaggio indipendentemente da qualsiasi minigioco si tratti: impersonificheremo cowboy, potenti maghi, o mungitori di mucche. Saremo sempre impegnati a sfruttare in qualche modo le peculiarità dei due Joy-Con, rendendo di fatto 1-2-Switch una sorta di “demo” tecnica come Wii Sports lo fu per Nintendo Wii.
Ogni giocatore tiene in mano uno dei due Joy-Con, e a quel punto la scelta del gioco andrà a determinare quale aspetto tecnico dei controller verrà utilizzato: il sensore di movimento, il giroscopio, o il nuovissimo Rumble HD.
Naturalmente alcuni giochi risultano meglio riusciti piuttosto che altri. Se nel selvaggio west è molto interessante l’attesa della parola “Fuoco!” per poi cercare di estrarre il Joy-Con più velocemente possibile e colpire l’avversario con la giusta angolatura (andando poi a vedere su schermo i movimenti e l’angolatura usati con tanto di timer), il gioco degli stregoni ci costringe invece a roteare il pad sulle nostre teste e “scagliare” poi un raggio immaginario contro il nostro avversario, senza però dare una chiara idea del reale funzionamento e delle meccaniche, che alla fine risulteranno più un muoversi a caso che un usare una vera e propria strategia.
A prescindere dalle regole di gioco il giroscopio fa un’ottima figura e mostra tutto l’avanzamento tecnologico dopo il “testing” di questa ultima decina di anni, soprattutto in giochi come quello in cui il Joy-Con viene tenuto sul tavolo e i giocatori devono alzarlo con cautela e ruotarlo di più gradi possibile senza farlo inclinare o tremare. Il sensore di movimento non è certo da meno, usato per titoli come cattura la bandiera (dove dovremo correre sul posto con il Joy-Con in mano simulando una vera e propria corsa e poi alzare la mano quando sentiremo il controller vibrare indicando l’arrivo alla bandiera) o come in quello della mungitura di mucche, nel quale fisseremo l’avversario dritto negli occhi mentre eseguiremo con la mano dei movimenti che lasciano ben poco spazio all’immaginazione.
Anche il sensore a infrarossi ottiene la sua parte di “gloria” con un singolo gioco che ci mette nei panni di un mangiatore di panini. “Gnam Gnam” infatti prevede di mettere il Joy-Con di fronte alla nostra bocca e di iniziare poi ad aprirla e chiuderla simulando un malato masticaggio di panini, risultando infine in un certo quantitativo di panini mangiati da osservare su schermo.
Tra tutte le nuove funzionalità però, ciò che la fa davvero da padrone in termini di funzionamento e potenzialità è il Rumble HD, mostrato a gennaio da un non ben chiaro video di un bicchiere pieno di cubetti di ghiaccio che viene mosso. Questo nuovo sistema di vibrazione non cambia nella sola intensità, ma anche nella posizione in tutta la lunghezza, larghezza, e profondità del controller. In 1-2-Switch c’è un unico gioco che fa uso di questo nuovo rumble, e si tratta di un’esperienza nella quale terremo in mano una scatola di legno chiusa con all’interno delle palline di metallo. Muovendo il Joy-Con come se fosse la scatola, riusciremo a sentire alla perfezione le palline ruotare al suo interno, con un risultato talmente realistico e ben realizzato che ci ha lasciati di stucco.
Ciccione VS Donnina asiatica
La realizzazione tecnica del titolo non è certo il cuore del gioco. Anzi, considerato il fatto che per la maggior parte del tempo guarderemo negli occhi il nostro avversario, 1-2-Switch non ha richiesto alcuno sforzo in merito. In ambito visivo abbiamo semplicemente alcuni menù molto simpatici e ben realizzati, e le schermate finali con i risultati di ogni attività.
Oltre a ciò, prima di cimentarci in un gioco, potremo osservare dei video-tutorial più o meno esplicativi, nei quali vedremo 2 giocatori cimentarsi nel minigioco in questione. In tale video ovviamente il divertimento la fa da padrone, almeno considerando le espressioni e il coinvolgimento degli attori; peccato che poi nella realtà il risultato sia ben diverso.
Ognuno di questi giochi verrà giocato sì e no una o due volte, e molto difficilmente riusciranno a impegnare un’intera serata, stancando presto, risultando troppo imbarazzanti o insulsi, e in alcuni casi addirittura saltandoli a piè pari (come il gioco della Sfilata di Moda, che dubitiamo verrà mai attivato da qualcuno). Il doppiaggio italiano è gradevole e presenta voci molto conosciute nell’ambito degli anime e delle serie TV, ma la longevità fa sprofondare a picco tutta la nave nonostante anche la presenza di una modalità a gioco casuale e una di gioco a squadre.
1-2-Switch è un grosso insieme di minigiochi multigiocatore simpatici per la prima o seconda volta, e noiosi o imbarazzanti in quelle successive. Il pregio di questa produzione è il mostrare le capacità tecniche dei Joy-Con al meglio, (e sono veramente impressionanti), con il contro però di essere una vera e propria “demo” venduta separatamente dalla console e a un prezzo improponibile. Non potremmo consigliare nemmeno a un nemico di spendere € 50 per 1-2-Switch, considerata la sua natura e soprattutto il fatto che Nintendo, per una volta, non sia riuscita al meglio nel suo compito di far divertire i suoi utenti.
Se questo gioco fosse stato incluso nella confezione della console, gratuitamente, sarebbe stato probabilmente il buonissimo extra che fu al tempo Wii Sports, ma nella situazione attuale anche chiedere € 20 per un acquisto digitale sarebbe stato probabilmente troppo.
Pro
- Il Rumble HD è fenomenale
- Una buona demo delle potenzialità dei Joy-Con
Contro
- Il prezzo è assurdo
- Non è divertente a lungo termine
- Nemmeno l'ombra di un gioco single player