PlayStation 5: ecco data d’uscita e nome ufficiale
L'attesa per la nuova console Sony si fa intensa.
Sin dal lancio della prima PlayStation, nel 1994, i nomi della console sono rimasti puri, cristallini, puliti; nessun “Super” o “Max” o “Ultra”, solo Playstation 2, Playstation 3 e PlayStation 4 (e 4 Pro, ovvio).
Beh, è una coerenza che di sicuro non smette di esistere ora.
La prossima console Sony?
PlayStation 5, lo conferma Jim Ryan, CEO di Sony Interactive Entertainment, uscirà durante le festività di fine 2020.
Sony è silenziosa da un po’, tra assenze alle conferenze di fama mondiale come E3 2019 e Gamescom 2019, e qualche State of Play il cui fulcro sono e rimangono i giochi, strategia in piena antitesi a quella Microsoft; del futuro percorso della casa di Redmond sappiamo infatti un po’ di più, Project Scarlett per prima, con le sue caratteristiche che così tanto richiamano le specifiche di Playstation 5 (CPU Ryzen di AMD, GPU Navi, e un SSD al posto dell’attuale HDD).
Pronti alle novità?
Ray-tracing
È il primo chiarimento che Mark Cerny vuole fare, viste le ultime discussioni a riguardo.
Il ray-tracing su Playstation 5 non sarà un fix a livello software, come molti temevano, ma un effettivo hardware GPU in grado di effettuarlo e gestirlo.
SSD
La scelta di un SSD è ovvia conseguenza della voglia di accelerare i tempi di caricamento di giochi e applicazioni, ma è una scelta motivata anche dall’efficienza che un SSD promette.
In un normale HDD, ogni informazione di cui la console necessita va ricercata su un disco in rotazione a 5400 rpm, e sì, si può reperire in qualche millisecondo, ma ogni ricerca in coda rallenta il tutto; molti game dev, per ovviare a questo chiaro limite, devono raddoppiare alcuni assets per renderli più facilmente reperibili per creare una sorta di blocco di dati contigui. Considerate anche solo Marvel’s Spiderman: ha degli asset duplicati fino a 400 volte sull’HDD, e questo occupa spazio.
L’SSD velocizza di molto questi tempi e permette una miglior gestione dello spazio, tanto che i giochi Playstation 5 saranno su dischi ottici da 100 GB leggibili alla massima velocità dall’optical drive di PS5 (che ora è anche un lettore bluray 4K).
Un nuovo modo di installare
L’SSD permetterà una libertà ancora più interessante, ossia l’installazione selettiva di contenuti. Volete installare solo la componente multiplayer di un gioco? Si potrà fare. Volete installare single e multi-player? Potrete impostare Playstation 5 in moda da cancellare il single-player una volta completato.
Non sono più enormi e granitici blocchi di dati, ma qualcosa di più granulare, leggero e, quindi, gestibile.
User interface
La velocità non è tutto, e Playstation 5 accontenta anche la nostra parte estetica, prima di tutto nella sua user-interface, che a colpo d’occhio ci dirà a quale attività multiplayer dei nostri amici potremo unirci, o quali missioni single player ci mancano da affrontare, con relative ricompense.
A portata d’occhio, a portata di mano.
Il controller
Playstation 5 vedrà piccole ma decisive novità in fatto di controller, che ancora non porta il quasi scontato nome di “Dualshock 5” ma che esteticamente molto lo ricorda. Una delle novità probabili è l’integrazione di un’assistente vocale integrata, mossa da intelligenza artificiale, ma non è stata confermata da Cerny (“Ne parleremo qualche altra volta”).
Le feature confermate sono invece i grilletti “adattativi”, in grado di offrire diversi livelli di resistenza alla pressione, restituendo al meglio la tensione di un arco, o la sottile differenza di fuoco fra un fucile a pompa ed una mitragliatrice; Dualshock 5 includerà anche un feedback aptico, ottenuto da degli attuatori posti nei grip destro e sinistro del controller.
È un’interessante caratteristica che, unita al rinnovato speaker, promette di farci davvero percepire la differenza fra, ad esempio, le diverse superfici e aree su cui il nostro PG sta camminando, o magari farci capire a livello tattile il passaggio della ruota della nostra auto dalla fermezza asciutta dell’asfalto alla sdrucciolezza ingannevole del ghiaino a bordo pista. Il controller ha un cavo alimentazione USB-C e può essere usato anche cablato; risulta apparentemente più pesante dell’attuale Dualshock 4 ma comunque più leggero dell’attuale controller Xbox a batterie.
I giochi in arrivo per la console
Ovviamente è presto per avere certezze, ma c’è da ringraziare il “Stiamo lavorando a qualcosa di grosso” di Marco Thrush per la conferma che almeno Bluepoint Games, il team dietro al remake di Shadow of the Colossus, sia già all’opera su Playstation 5.
Playstation 5 non ci costringerà più, come ora, a rallentare artificiosamente il giocatore per permettere al gioco di caricare quell’area, o la stanza dietro quella porta, o la prossima scena d’intermezzo. È un po’ come tornare al tempo dei giochi a cartuccia, con i loro caricamenti automatici e la loro immediatezza: stiamo tornando a giocare come dovremmo.
Ecco qui, tutto ciò che sappiamo di Playstation 5 è qui. Ora non manca che scoprirne il design.
Chissà, magari uno dei prossimi giorni.