Xbox: nemmeno Don Mattrick ci credeva
All'inizio, almeno
È sempre difficile lasciarsi il passato alle spalle, ancora di più se ti chiami Phil Spencer e stai cercando di riportare in vita un marchio come Xbox.
Gran parte delle energie di Phil sono andate nel tentativo di ringiovanire e rivitalizzare il brand Xbox negli anni, in estrema antitesi al comportamento del precedente detentore delle redini della società, Don Mattrick, che invece spinse il marchio lontano da una strategia basata sulla creazione di esclusive e più verso un’esaltazione delle caratteristiche più da “media center” dell’ecosistema, prima di tutti Kinect.
Mattrick è stato alla guida di Xbox per diversi anni prima di lasciare tutto a Phil Spencer, ma l’ironia della situazione la si coglie solo tornando al periodo di Mattrick in EA Canada, ben prima che lui entrasse in Microsoft.
È in questo periodo che Mattrick espresse più vocalmente i suoi dubbi sull’effettiva capacità di Microsoft di creare una console funzionante, tanto da tentare di boicottare la presentazione di un primo prototipo di essa a EA Canada da parte di Seamus Blackley, uno dei creatori di Xbox.
I’ve never talked about this before, but the irony of Don Mattrick as Xbox Chief was huge for me: when I first came to EA Canada to present the idea of a Microsoft console, he nearly blocked me from addressing the company because he didn’t believe it was possible. It was tense. pic.twitter.com/3pqRq4rGBL
— Seamus Blackley (@SeamusBlackley) March 4, 2019
Una volta diventato capo proprio di Xbox, Mattrick non ci mise molto a trasformare inconsciamente la sua incredulità in chiara incapacità di credere nel prodotto, senza saper proporre piani d’azione o strategie efficaci al risollevamento del marchio.
Ora come ora sicuramente Xbox non naviga in cattive acque, ma è solo grazie alle fatiche e alle iniziative di Spencer, e sicuramente non grazie alla poca lungimiranza di Mattrick.