Watch Dogs: Legion, NPC intorno ai 9 milioni
In Watch Dogs: Legion potrai reclutare scegliendo tra 9 milioni di NPC. A rivelarlo è il produttore associato del gioco, Shelley Johnson
In una recente intervista è stato dichiarato che in Watch Dogs: Legion, il numero di NPC (personaggi non giocanti, i classici bot) sarà intorno ai 9 milioni.
Questa è un’ulteriore conferma che il titolo ha tutte le carte in regola per segnare una svolta nel modo di concepire i videogame. Le impressioni e i giudizi catturati durante la presentazione ufficiale sul palco dell’E3 sono stati eccellenti. La sua promessa di giocare con “chiunque” ha senz’altro incuriosito, anche se l’incertezza e l’incredulità sono sempre dietro l’angolo.
Questo Shelley Johnson, il produttore associato di Watch Dogs: Legion, lo sa bene e in un’intervista rilasciata a gamecrate.com ha provato a chiarire quali sono gli aspetti chiave della nuova IP firmata Ubisoft.
Shelley esordisce chiarendo subito che questo nuovo capitolo ha voluto estendere il concetto di collettività e di squadre di attivisti hacker, cercando di estremizzarlo fino trasformarlo in un movimento di resistenza contro il potere corrotto.
Questo concetto di ampiezza estenderà il margine di controllo e di movimento del giocatore, offrendo una maggiore varietà in gameplay.
La caratteristica principale di Watch Dogs: Legion, prosegue il produttore, è la possibilità di giocare con qualsiasi NPC presente in gioco. In base alle stime e ai calcoli eseguiti saranno presenti circa 9 milioni di personaggi generati dal sistema in maniera procedurale.
Tale tecnologia, realizzata in 4 anni di sviluppo, permette di elaborare animazioni, dialoghi, profili biografici, tratti somatici e combinarli tra loro per creare sempre un personaggio unico e diverso.
Al di là di questa nuova evoluzione del gioco, si tratterà sempre di un titolo con una forte componente RPG, per cui sarà possibile livellare il personaggio preferito per tutto il tempo di utilizzo.
Un altro aspetto che ha fortemente caratterizzato il franchise in questi anni è la componente hacking, che viene nuovamente confermata anche in questo nuovo capitolo. Il produttore associato di Watch Dogs: Legion ha spiegato che ci sarà un sistema di progressione della capacità di hacking che estenderà l’efficacia degli attacchi informatici del personaggio.
Shelley però ha voluto ribadire nuovamente l’importanza del concetto di collettività e resistenza popolare e di non soffermarsi troppo sulle doti dei singoli hacker perché sarebbe riduttivo e non coglierebbe tutta l’essenza del gioco.
D’altronde in Watch Dogs: Legion chiunque può fare la differenza.