Videogiocatrice salva la vita a un amico dall’altra parte del mondo
L'incredibile storia di un salvataggio "a distanza".
Negli ultimi anni, è proprio il caso di dirlo, nel mondo dei videogiochi ne abbiamo viste di tutti i colori: particolarmente infelice è il fenomeno che prende il nome di Swatting – ovvero la segnalazione alle forze dell’ordine di una falsa emergenza – che ha visto nel tempo come vittime famosi streamer di Twitch e simili.
La storia che invece vi riportiamo oggi si differenzia diametralmente da questi casi di falsi allarmi e racconta della prontezza dei riflessi e del sangue freddo di Dia Lathora, una ragazza ventunenne del Texas, che è riuscita a salvare la vita ad Aidan Jackson, diciassettenne del Regno Unito.
Ma andiamo con ordine; a seguito di una sessione di gioco online, Jackson si era soffermato a parlare con l’amica. Dopo qualche scambio di battute, Lathora si è accorta che qualcosa non andava: Jackson aveva appena avuto un malore e la ragazza americana è riuscita immediatamente ad accorgersi dell’emergenza e ad allertare i soccorsi nella contea di Cheshire (luogo di residenza del ragazzo) con una telefonata, fornendo loro indicazioni per arrivare alla casa dell’amico.
Senza l’intervento di Lathora le conseguenze sarebbero state probabilmente molto gravi: gli stessi genitori del ragazzo – presenti in casa al momento dell’attacco – non si erano accorti di nulla (poiché Jackson si era chiuso in camera) fino a che non si sono trovati i soccorsi all’ingresso, i quali affermavano di aver ricevuto una chiamata dagli Stati Uniti per una persona che aveva avuto un malore in quella casa. L’improvviso silenzio di Jackson nel bel mezzo della conversazione avrebbe allertato Lathora, che si è dimostrata capace di salvare vite non solo nel mondo virtuale.