Videogames: Aumenta il fenomeno del binge-gaming
Secondo un rapporto di Limelight Networks il 6 per cento dei gamer italiani gioca per più di 20 ore a settimana.
Limelight Networks Inc. ha pubblicato il rapporto State of Online Gaming 2020 in cui sono stati analizzati i comportamenti di gioco e le aspettative di 4500 gamers, dai 18 anni in su, sparsi un po’ per tutto il globo, Italia compresa. Dallo studio emerge, a livello globale, l’utilizzo sempre più frequente del binge-gaming con un aumento del 7% rispetto al 2019 e una media di 4 ore e 36 minuti consecutivi.
La diffusione del binge-gaming è superiore tra i giovani gamer e, secondo i dati del rapporto, coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 25 anni fanno sessioni di gioco che arrivano a una media di 6 ore e 34 minuti, l’11% in più rispetto al 2019. Addirittura, in Giappone, quasi 1 giocatore su 10 sostiene di aver giocato per più di 15 ore di fila. La media settimanale di gioco – a livello globale – si attesta sulle 6 ore e 20 minuti e l’aumento della durata delle sessioni di binge-gaming può essere attribuita in parte anche alla diffusione dell’anywhere, anytime gaming.
Lo smartphone risulta essere il principale dispositivo di gioco per i gamer di tutto il mondo e la preferenza per questa piattaforma di gioco è aumentata del 13% rispetto al 2019. Anche la maggior parte dei gamer italiani preferisce giocare su smartphone piuttosto che su PC e console. Dal rapporto è emerso anche un forte interesse a livello mondiale verso i servizi di console-less gaming anche se il 51,2% dei gamer italiani non sarebbe invece interessato a questo tipo di gaming a causa del prezzo elevato e ai problemi legati alla latenza. Anche altri spunti interessanti emergono dalla ricerca di Limelight Networks Inc. come l’aumento dei gamer che vorrebbero trasformare la loro passione in una vera e propria professione e, in Italia, il 43,6% dei gamer sarebbe disposto a lasciare il proprio lavoro per diventare un giocatore professionista.
Inoltre, quasi la metà dei gamer italiani non dorme per continuare a giocare mentre alcuni saltano il lavoro, i pasti o addirittura la doccia (circa il 20%). Da sottolineare anche il fatto che circa la quasi totalità dei gamer di tutto il mondo trova frustrante il processo di download dei giochi mentre il 17,3% dei gamer italiani indica la velocità di download lenta come la principale preoccupazione che diventa vera e propria frustrazione per i gamer esperti e per gli aspiranti professionisti.