Valve rifiuta giochi contenenti asset creati con IA?
Secondo l'utente baobaozi89, Valve avrebbe rifiutato di pubblicare su Steam un suo videogioco contenente diversi artwork realizzati mediante l'utilizzo lecito di intelligenza artificiale.
Sembrerebbe che pubblicare videogiochi su Steam possa diventare decisamente complesso se nel corso dello sviluppo sono stati utilizzati software di intelligenza artificiale per la creazione di asset.
L’utente baobaozi89 avrebbe infatti riportato su Reddit il rifiuto da parte di Valve di inserire in catalogo su Steam un suo videogioco a causa della presenza di alcuni artwork realizzati utilizzando software di IA generativa; secondo la società infatti, per pubblicare un titolo su Steam è necessario che i suoi sviluppatori siano in possesso di ogni genere di diritto di sfruttamento degli asset utilizzati.
In seguito alla risposta di Valve, che riportiamo tradotta appena sotto, lo sviluppatore ha provveduto a modificare il contenuto in oggetto al fine di renderlo non più riconoscibile come generato da IA, la società fondata da Gabe Newell ha tuttavia rigettato nuovamente la richiesta, informando baobaozi89 della necessità di rimuovere totalmente tali contenuti dal software.
Non è chiaro quale genere di tecnologia Valve utilizzi per identificare i contenuti creati con intelligenza artificiale, secondo lo sviluppatore, inoltre, la società non riserverebbe affatto ai creatori un trattamento standard in quanto diversi titoli presenti su Steam contengono dichiaratamente elementi realizzati mediante IA.
Valve non permetterà di pubblicare videogiochi contenenti asset realizzati con IA? Ecco la risposta della società all’utente baobaozi89
Buongiorno,
Sebbene il nostro goal sia di pubblicare la maggior parte dei titoli che ci vengono inviati, non siamo in grado di distribuire videogiochi di cui lo sviluppatore non detiene tutti i diritti necessari.
Le analisi hanno infatti riportato che la proprietà intellettuale di alcuni elementi presenti in [titolo del gioco] appartiene a individui di terze parti. In particolare, [titolo del gioco] contiene asset generati da algoritmi di intelligenza artificiale che appaiono come coperti da diritti di terze parti.
Non essendo chiara da un punto di vista legale la proprietà di tali elementi, non possiamo pubblicare alcun titolo che ne contenga, a meno che lo sviluppatore non sia in grado di provare contro ogni ragionevole dubbio di essere in possesso dei diritti di sfruttamento appropriati.
Le diamo ancora una possibilità per rivedere il software in modo da rimuovere tali elementi, in caso contrario non saremo in grado di inserire il titolo su Steam e l’applicazione sarà bannata permanentemente.
Un messaggio chiaro. Con tutta probabilità quindi Valve applicherà una stretta importante sulla pubblicazione di qualsiasi software contenente elementi generati attraverso IA, se non altro fino a quando gli aspetti legali di queste pratiche non saranno regolamentati correttamente.
Motivazione ciononostante non propriamente limpida in quanto, effettivamente, non è possibile definire con chiarezza con quale metodo Valve effettui questo genere di valutazione ma soprattutto quale trattamento venga riservato ad altri studi, magari più grandi, che invece utilizzano dichiaratamente algoritmi di intelligenza artificiale per arricchire i propri titoli.
Viene automatico da chiedersi infatti come sia possibile dichiarare di possedere i diritti di sfruttamento di qualcosa creato da un’applicazione IA alimentata con fonti sconosciute… un tema assolutamente oscuro per cui moltissimi, tra artisti e tecnici, si stanno battendo al fine di ottenere opportune garanzie legali.
L’unica possibilità, per il momento, è che determinati studi abbiano stretto accordi diretti con i proprietari dei software generativi, contratti in grado di fornire un certo livello di scarico di responsabilità.