Uomo rimane paralizzato per arcade di boxe
In Cina un uomo di 29 anni è rimasto di recente paralizzato a causa della sua passione videoludica. Recatosi in una sala giochi a Foshan, il 29enne, del quale è noto solo il nickname A.Zhen, si è dedicato con troppa convinzione a un cabinato arcade di pugilato, di quelli dotati non di joystick o pulsanti da premere, ma di veri e propri bersagli imbottiti da colpire con forza (anni fa uscì nelle sale giochi nostrane un titolo molto simile dedicato a Kenshiro).
Tre giorni dopo la sessione, A.Zhen si è risvegliato completamente paralizzato dal collo in giù e incapace di parlare.
Pessimisti i medici, che hanno riscontrato una grave lesione del sistema nervoso centrale causata dalla compressione della spina dorsale, e dubitano che l’uomo possa mai guarire completamente.
La famiglia esclude qualsiasi tipo di denuncia nei confronti della società produttrice del cabinato, dal momento che sullo stesso era chiaramente riportata l’informazione di giocare solo se in condizioni fisiche ottime.
Avvertimento che A.Zhen, forse in buona fede ma di sicuro non in possesso della costituzione fisica necessaria, ha completamente ignorato.