Una producer di God of War si unisce a Nintendo
La speranza è quella di promuovere e guidare le relazioni fra publisher e developer.
Hannah Foell, ex dipendente di Santa Monica Studios (studio di sviluppo della saga di God of War) per 6 anni, ha di recente annunciato di lasciare lo studio per… Nintendo.
Il suo ruolo nello studio di PlayStation non era cosa da poco, sia chiaro: per la precisione è stata Gameplay Producer dal 2016 al 2022, lavorando, per la quasi totalità del suo tempo lì, a God of War: Ragnarok, la cui produzione è iniziata nel 2018. Le sue responsabilità includevano la gestione delle pipeline di lavoro, lato gameplay, con i lead di reparto, la gestione delle meccaniche e varie feature di combattimento, e la comunicazione con “i livelli manageriali superiori” riguardo proprio alle pipeline di produzione.
In qualsiasi ciclo di sviluppo di un gioco AAA, la gestione della produzione può essere (e, onestamente, è) importante quanto il design, il reparto art o il sound design, poiché la creazione di un gioco, già complicata di per sé, diventa ancora più complicata in studi grandi, con decine se non centinaia di sviluppatori e sviluppatrici tutti contemporaneamente al lavoro sui diversi aspetti del gioco; la sua esperienza nella produzione di titoli AAA, quindi, la rende adatta al suo nuovo ruolo di Senior Manager of Partner Management di Nintendo.
Entrerò a far parte del team third-party di Nintendo of America per guidare le relazioni con gli sviluppatori e i publisher, in particolare gli sviluppatori AAA. Una persona come lei sarebbe ben equipaggiata per discutere i dettagli della produzione con i potenziali partner AAA che vogliono mettere i loro giochi su Nintendo Switch.
Nel corso della generazione Switch, Nintendo ha avuto una selezione di giochi AAA di terze parti, come The Witcher 3 e Doom (2016), ma il bacino di utenza è sempre stato piuttosto scarso, soprattutto a causa della potenza di Nintendo Switch stessa, non all’altezza delle altre piattaforme principali come Xbox e PlayStation. Una maggior affluenza di titoli third-party su Nintendo Switch, in combinazione con l’arrivo (si spera) di una Nintendo Switch più potente, potrebbe forse essere la risposta alle tante speranze di chi primariamente gioca sulla console Nintendo? Come sempre, solo il tempo potrà dirlo.