Uccide la figlia di 5 mesi per giocare ad Assassin’s Creed 3
Dove può arrivare la follia e l’esasperazione di un uomo? si può arrivare a gesti estremi solo per un videogioco? i pianti di una bimba di 5 mesi posso essere realmente così insopportabili?
Quest’oggi la BBC riporta una notizia davvero tragica, Mark Sandland, un giovane ragazzo di 28 anni inglese, ha ucciso in preda ad un raptus omicida la figlioletta di soli 5 mesi perchè con i suoi pianti lo distraeva da alcune missioni particolarmente complesse di Assassin’s Creed III, capitolo del franchise di Ubisoft ambientato durante la rivoluzione d’indipendenza americana.
Mark Sandland è stato condannato a soli 8 anni di carcere, forse troppo pochi per il suo gesto senza senso, forse troppo pochi perchè nonostante tutto ha tentato di insabbiare l’accaduto trovando la scusante di un attacco epilettico, ma non è bastato ciò ha convincere il giudice che dopo l’autopsia sul piccolo corpo della bambina ha riscontrato lesioni sul tutto il corpo, sul viso, sul torace, sull’addome e sui fianchi.
Noi avviamente siamo una testata d’informazione videoludica non di cronaca, e dunque non possiamo che dire che in questo caso la colpa non è attribuibile ai videogiochi, sempre comidi capri espiatori di queste tragedie dovute all’instabilità psichica del genitore e non di certo ai “videogiochi violenti”.