Ubisoft Toronto annuncia il licenziamento di 33 dipendenti
Ubisoft Toronto vedrà una riduzione del personale di ben 33 persone, ma non avrà alcun impatto sui remake di Splinter Cell e Prince of Persia
“Licenziamenti” e “2024” sono due parole che vanno ancora a braccetto, per quanto riguarda il mondo del gaming. La fila di dipendenti licenziati da Xbox, Sony, Riot Games, Square Enix, Unity, Activision Blizzard e via dicendo non cenna a fermarsi. Stavolta, Ubisoft Toronto fa il suo ingresso in lista
Non è la prima volta che Ubisoft licenzia dipendenti quest’anno, e riguardo Ubisoft Toronto è stato ufficialmente annunciato che questa divisione perderà 33 dipendenti. Con una dichiarazione fornita a PC Gamer, Ubisoft Toronto ha evidenziato come tali licenziamenti serviranno per far trovare lo studio in una migliore posizione per proseguire con il loro ambizioso percorso.
Ci si potrebbe giustamente chiedere come lavorare con meno professionisti possa aiutare a migliorare la qualità dei progetti in corso. Queste parole sono le stesse che, in salsa diversa, abbiamo sentito pronunciare anche da Phil Spencer e da Matt Booty in relazione alla chiusura di Tango Gameworks e Arkane Austin.
Ubisoft Toronto si è impegnata a fornire supporto ai dipendenti colpiti per aiutarli in questa separazione dall’azienda, e ha anche aggiunto come i progetti in corso non siano stati minimante intaccati da questi licenziamenti. E stiamo parlando di progetti quali un remake del primo Splinter Cell ma anche di Prince of Persia The Sands of Time.
Ubisoft Toronto, 33 persone perderanno il loro lavoro
Il remake di Splinter Cell è stato annunciato nel 2022, e il creative director Chris Auty aveva dichiarato come il progetto avrebbe ambito a creare un’esperienza stellare, cercando di fare “ogni cosa nel modo giusto”. Questo progetto si inserisce in quel filone di videogiochi del passato che vengono “rimessi a nuovo”, come Silent Hill 2 o Demon’s Souls.
Ricreare un prodotto storico in chiave odierna si potrebbe definire quasi un dovere per far si che anche le generazioni future possano giocare al meglio questi progetti, se lo si fa, però, con un certo livello di qualità. Ricorderemo bene come all’annuncio del remake di Prince of Persia The Sands of Time, Ubisoft non avesse affatto centrato questo obbiettivo.
Tale progetto non sembrava affatto in linea con gli standard di altri remake realizzati in maniera pressoché perfetta come Resident Evil 4, ed infatti la produzione di Prince of Persia è ricominciata da zero, assegnando il progetto proprio a Ubisoft Toronto, la quale però si trova privata di 33 dipendenti nonostante questo carico di lavoro.
Prince of Persia The Sands of Time dovrebbe arrivare nel 2026; nell’ultimo Ubisoft Forward era stato mostrato un brevissimo teaser del progetto, con l’anno di uscita e nient’altro. Staremo a vedere se questi licenziamenti avranno effettivamente o meno un impatto su questi progetti decisamente importanti, o se si riuscirà comunque a centrare gli obbiettivi preposti.
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