Two Point Museum nel nuovo trailer parla di spedizione ed esposizioni
Dagli ospedali alle università arrivando ai musei, ma sempre con un'immancabile dose di follia.
Dopo avere gestito ospedali e poi università fuori dall’ordinario, con la fine dell’anno alle porte si avvicina il momento di prendere le redini del nuovo museo cittadino. Two Point Studios ci porta a scoprire un nuovo pezzo di Two Point Museum, con l’ultimo trailer di gameplay pubblicato di recente sul canale YouTube ufficiale del gioco.
L’obiettivo del titolo consiste infatti nel gestire un museo e per farlo serve allestire delle mostre. In questo senso, vengono in aiuto vari esperti al fine di organizzare delle spedizioni e recuperare dei reperti da commemorare e fare ammirare dal pubblico pagante, come illustrato nell’ultimo trailer.
L’Esperto deve prima di tutto essere addestrato ed equipaggiato con degli oggetti come il Kit di primo soccorso, che può prevenire una potenziale ferita. È inoltre possibile aumentare i punti esperienza con il Diario delle spedizioni, ridurre i costi delle stesse traversate con il Manuale di contrattazione e altro ancora.
Come caratteristico di Two Point Studios, le situazioni che si presentano poi sono imprevedibili. Potrebbe capitare di scovare un serpente gigante, o di dovere gestire una squadra affamata. A seconda delle proprie decisioni, potrebbero giungere delle conseguenze significative. In caso di successo, un elicottero da carico porterà un nuovo pezzo al museo.
Two Point Museum nel nuovo trailer parla di spedizione ed esposizioni
Two Point Museum è la terza iterazione della targata Two Point Studios iniziata con Two Point Hospital e proseguita con Two Point Campus. Dopo avere ripreso lo spirito e l’eredità del classico Theme Hospital con il titolo del 2018, Mark Webley, Gary Carr e il resto del team sono pronti a farci gestire i musei più folli del mondo.
Tra i livelli presenti, abbiamo già potuto dare uno sguardo a Wailon Lodge, un tempo luogo di villeggiatura caratteristico e accogliente della Contea di Two Point, oggi posto in rovina, considerato troppo lontano, antiquato ed eccessivamente vicino all’ingresso dell’Oltretomba per i vivi. Come curatore, il giocatore deve creare ectovasche per trasformare gli spettri in visitatori e non solo.
Wailon Lodge si unisce a Memento Miglio e Baia Acquescure come una delle aree giocabili in Two Point Museum, in arrivo il 4 marzo 2025 per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Nessuna versione Nintendo Switch confermata al momento, ma non è da escludere che lo studio lavorerà a una versione per il successore della console ibrida.
Rispetto ai capitoli precedenti, Two Point Museum sposta l’attenzione sull’esplorazione e sull’ottenimento di più manufatti, introducendo nuovi fattori di rischio e avventura che si intrecciano con la classica meccanica di gestione delle risorse, accompagnata da qualche novità per accontentare tanto i fan quanto i novizi.
Le novità del museo
Tanto dalla campagna comunicativa proposta fino a oggi, quanto le anteprime della stampa – come il nostro della scorsa gamescom – sembrano promettere che iniziare Two Point Museum sarà molto familiare per chi abbia approcciato i titoli precedenti. Al contempo però, questa terza iterazione presenta delle novità dal grande potenziale.
Bisogna sì assumere del personale qualificato, tra cui assistenti per la biglietteria, guardie di sicurezza per proteggere le esposizioni dai ladri e dai visitatori irrequieti, ma anche degli esperti per mantenere e restaurare gli artefatti. Questi ultimi, come mostra l’ultimo trailer, possono partire per delle spedizioni alla ricerca di nuovi oggetti da sfoggiare nel museo stesso.
Ancora, Two Point Museum introduce un nuovo sistema di progressione rispetto ai giochi precedenti, utilizzando cioè un sistema di punteggio senza fine che incoraggi a espandere continuamente la propria struttura, con nuove esposizioni e temi per aumentarne la valutazione complessiva.
Il novello gestore può inoltre progettare dei percorsi personalizzati per le visite guidate, curare esposizioni che catturino l’interesse di diversi tipi di visitatori e persino gestire dei servizi di base come bagni e negozi di souvenir per migliorare la soddisfazione dei visitatori.
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Dagli ospedali alle università arrivando ai musei, ma sempre con un'immancabile dose di follia.