Tomb Raider: Inferno e il rapporto tra Lara e Sam
Nonostante le richieste dei fan il rapporto tra Lara e Sam non è mai stato approfondito, almeno fino ad ora.
Il primo titolo della saga Tomb Raider, celebre serie firmata Square Enix e approdata su console PlayStation 3 nel 2013, ha anche avuto il compito di introdurre alcuni personaggi completamente nuovi, tra cui spicca Sam.
Quest’ultima rappresenterebbe infatti la migliore amica di Lara, ragazza che l’eroina della serie tenterà di salvare e aiutare per la maggior parte dell’avventura.
Nonostante l’apparente importanza del personaggio di Sam e le valanghe di richieste dei fan a riguardo – unite alla creazione di diverse storie a sé stanti create proprio dagli appassionati della serie videoludica – il rapporto tra lei e Lara non è mai stato approfondito all’interno della saga Tomb Raider.
A porre rimedio è stato un racconto, intitolato Tomb Raider: Inferno, completamente dedicato proprio alle emozioni di una nei confronti dell’altra. Stando a quanto apparso online la novel porterebbe infatti Lara, in seguito ad una serie di allucinazioni provocate da droghe, a capire finalmente i suoi sentimenti nei confronti dell’amica, e che si spingerebbero al di là di un semplice rapporto di simpatia.
Uno degli artisti che ha posto la sua firma sulla vicenda, Phillip Sevy, ha anche confermato come, al termine della storia nella versione originale, il finale fosse rappresentato da un bacio tra le due protagoniste, invece che dell’attuale abbraccio.
Al momento non sono state rilasciate dichiarazioni riguardo alla scelta di disegnare nuovamente la novel e modificare il bacio finale trasformandolo in un abbraccio, ma ad essere certo rimane comunque il rapporto tra le amiche, rivelatosi molto più impegnativo di quanto previsto inizialmente.
Ultima testimonianza a favore di questa visione sarebbe rappresentata anche dal finale del titolo della serie videoludica risalente al 2013. Quest’ultimo sarebbe infatti rappresentato da un ritrovo delle due ragazze sotto uno splendido arcobaleno, normalmente scelto come simbolo per indicare la comunità LGBT e tutto ciò che ha a che fare con essa.