The Last of Us Part II: ecco che impatto avrà la violenza
Il co-sceneggiatore Halley Gross ha parlato dell'impatto della violenza.
The Last of Us Part II è stato oggetto di dibattito per l’elevata violenza che aveva mostrato nelle apparizioni degli ultimi due anni. Naughty Dog, tuttavia, ha voluto dare qualche spiegazione in merito e ha mostrato di essere consapevole della violenza inserita nel gioco. La software house, infatti, sta inserendo tutta questa violenza con lo scopo di mostrare i temi della vendetta e dell’odio, ma anche per mettere a disagio il giocatore.
Un esempio delle intenzioni di Naughty Dog è dato dal fatto che ogni nemico che uccideremo avrà un nome, che verrà dolorosamente urlato dai suoi compagni nel momento dell’uccisione. E questo è un particolare che si estende, con la stessa dinamica, anche ai cani presenti all’interno del gioco. Appare chiaro quindi che Naughty Dog voglia aumentare l’empatia del giocatore, ma anche metterlo di fronte alla violenza causata dalle proprie azioni.
Intervistato dalla rivista PlayStation, il co-sceneggiatore Halley Gross ha dichiarato:
questa è una storia sul ciclo della violenza, ma è anche un’opera sugli effetti che un simile trauma può avere sul tuo animo.
Ricordiamo che The Last of Us Part II era previsto per il 21 febbraio 2020, ma è stato rimandato al 29 maggio dello stesso anno.